Approvata procedura Asl per la presa in carico integrata delle pazienti affette da carcinoma mammario nei territori Apuane e Lunigiana  

Massa, 15 ottobre 2025 – E’ stato presentato oggi (15 ottobre), in una conferenza stampa che si è tenuta all’ospedale “Apuane” di Massa la procedura che riguarda, nell’ambito della provincia di Massa e Carrara, il percorso della presa in carico integrata delle pazienti affette da carcinoma mammario.

La procedura, che recepisce le linee guida di indirizzo nazionali e regionali, è stata redatta da Maurizio Lucchesi, referente del gruppo di lavoro aziendale, medico della struttura complessa dell’Oncologia Apuana, insieme a molti altri professionisti:

Annalisa Baldini – Infermiera CORD PIOT Carrara;

Maria Cristina Bernardoni – Ambulatorio Reumatologia UOC Reumatologia PIOT Carrara;

Costanza Bisordi – Dirigente Medico I Livello DPO Ospedale Apuane;

Daniela Dani – Infermiera CORD – PIOT Carrara;

Aurelio Maria De Iorio – Servizio Ambulatoriale Onco-Geriatrico ZD Apuane;

Antonella Farina – Infermiera Ambulatorio Oncologica Chirurgica Ricostruttiva della Mammella;

Antonella Grandinetti – UOC Radioterapia Apuane;

Francesca Marcelletti – Infermiera Ambulatorio Oncologica Chirurgica Ricostruttiva della Mammella;

Simonetta Montemagni – Referente Zona Apuane e Lunigiana U.O.C S. Qualità e Accreditamento ATNO;

Giorgio Piacentini – UOC Radioterapia Apuane;

Serena Pallotti – Psicologia COT;

Maria Cristina Pennucci – Ambulatorio Agopuntura Day Hospital Oncologico Ospedale Apuane;

Nicoletta Spirito – Ambulatorio Menopausa Iatrogena UOC Ginecologia Ostetricia Ospedale Apuane;

Roberta Tartarini – Ambulatorio Nutrizionale Servizio CORD PIOT Carrara;

Michela Zanetti – Psicologia COT.

La procedura è stata poi approvata da numerosi professionisti sanitari: Gianni Baldetti, direttore della struttura semplice di Oncologica Chirurgica Ricostruttiva della Mammella Apuane; Roberto Marrai, direttore della struttura complessa di  Ginecologia e Ostetricia Apuane; Pietro Bertolaccini, direttore della struttura complessa di Medicina Nucleare Massa; Chiara Iacconi, direttrice della struttura semplice dipartimentale di  Radiologia Senologica Apuane; Gianluigi Occhipinti, direttore della struttura semplice dipartimentale della Reumatologia Allergologia Zona Apuane; Elena Fiaschi, direttrice della struttura complessa di Recupero e Rieducazione Funzionale della Zona Apuane e Lunigiana; Patrizia Fistesmaire, direttrice della struttura complessa di Psicologia della Continuità Ospedale Territorio dell’Asl; Andrea Mambrini, direttore della struttura complessa di Oncologia Apuane; Giuliano Biselli, direttore della Direzione Medica del Presidio Apuane, Pontremoli Fivizzano; Tiziana Nannelli, referente della struttura semplice Gestione Lunigiana (Ospedale e Territorio) del Dipartimento delle Professioni Infermieristiche e Ostetriche; Anna Fornari, referente della struttura semplice Gestione Apuana (Ospedale e Territorio) del Dipartimento delle Professioni Infermieristiche e Ostetriche; Milena Gemignani, direttrice della struttura complessa delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione in riabilitazione funzionale del Dipartimento delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione funzionale; Monica Guglielmi, direttrice della Zona Distretto Apuane; Marco Formato, direttore della Società della Salute della Lunigiana; Sonia Iapichino, direttrice della struttura semplice Gestione Documentale e Sviluppo Accreditamento.

“La pubblicazione di questa procedura – ha spiegato il direttore dell’Oncologia delle Apuane Andrea Mambrini – segna un momento significativo nell’ambito del percorso dedicato a una patologia davvero importante, con circa 300 pazienti all’anno che sono presi in carico come nuovi casi e che vengono discussi all’interno dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM).

Il carcinoma mammario richiede un approccio completo e condiviso e nella nostra Azienda un gruppo di professionisti si prende cura in modo totale e integrato delle persone interessate. E’ infatti necessaria la presenza di molti specialisti e per questo un anno e mezzo fa abbiamo iniziato questo lavoro, mettendo insieme tutte queste figure professionali, come suggerito dalle linee guida della Regione Toscana. Il dottor Lucchesi e la dottoressa Montemagni sono stati fondamentali nel portare a compimento questo complesso progetto, che permette di consolidare il percorso”

“La procedura – osserva l’oncologo referente per i tumori della mammella nella zona Apuana Maurizio Lucchesi – riunisce una serie di professionisti che si fanno carico di erogare prestazioni per una totale presa in carico davvero a 360 gradi. I colleghi hanno realizzato liste a sé stanti con spazi ambulatori dedicati e con percorsi facilitati per le pazienti. Quando siamo di fronte a una donna con tumore alla mammella, esiste già un percorso terapeutico definitivo ma ci sono bisogni sempre più rilevanti. Grazie alla disponibilità dei professionisti che hanno redatto e approvato la procedura, abbiamo – oltre ai servizi “standard” – tutto un insieme di altre prestazioni (assistenza psicologica, osteoporosi, riabilitazione, visita fisiatrica etc). E’ inoltre prevista una personalizzazione delle terapie, anche per prevenire e curare le tossicità da trattamento. Ringrazio, quindi, per la disponibilità e la collaborazione tutti i professionisti che hanno aderito al progetto. Rendere sempre più adeguati i percorsi significa migliorare la qualità di vita delle donne che ricevono questa diagnosi”.

“Si tratta di un documento di valore – aggiunge la referente del Sistema qualità e accreditamento aziendale delle zone Apuana e Lunigiana Simonetta Montemagni – che ha coinvolto oltre 30 specialisti e che è improntato su criteri di qualità e sicurezza nella presa in carico complessiva della persona. E’ un approccio che va al di là del bisogno specifico legato alla patologia. Questa procedura condivisa potrà rappresentare la base per un percorso aziendale anche negli altri territori dell’Asl”.

“E’ un orgoglio per l’Azienda – afferma il direttore della Direzione Medica del Presidio Apuane, Pontremoli Fivizzano Giuliano Biselli – poter contare su questa procedura operativa, che consente di mettere insieme tutta una serie di professionisti di valore. I tasselli sono così perfettamente allineati, con l’obiettivo di migliorare continuamente questo percorso e per arrivare a garantire sessioni chirurgiche sempre più mirate, proprio a livello millimetrico, anche grazie a professionisti come la dottoressa Iacconi e il dottor Bertolaccini.

Anche grazie a questo progetto, continuiamo ad affinare un percorso già eccellente ma sempre migliorabile in un’ottica di prevenzione. E’ infatti fondamentale diagnosticare il tumore nelle prime fasi di sviluppo. Il nostro ospedale si conferma all’avanguardia e permette di operare i pazienti in totale sicurezza e con interventi sempre meno invasivi”.

La gestione del carcinoma mammario rappresenta una delle principali sfide in ambito oncologico per complessità clinica, impatto emotivo e rilevanza epidemiologica. L’evoluzione delle conoscenze scientifiche, lo sviluppo dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) e il modello organizzativo delle Breast Unit hanno profondamente modificato l’approccio alla malattia, favorendo una presa in carico sempre più globale, multidisciplinare e personalizzata della paziente.

La procedura si configura pertanto come uno strumento operativo per tutti gli attori coinvolti nel percorso senologico, contribuendo alla costruzione di un modello assistenziale orientato alla personalizzazione delle cure, alla valutazione multidimensionale dei bisogni e al miglioramento continuo dei processi.

In particolare, il monitoraggio dei bisogni clinico-assistenziali delle pazienti, e la relativa attivazione dei percorsi assistenziali è garantita dai seguenti servizi ospedalieri: Chirurgia Senologica, Oncologia, Radiologia Senologica e Radioterapia.

Lo psicologo è parte integrante del gruppo multidisciplinare senologico fin dalla fase diagnostica, partecipa alla discussione medica dei casi, al processo di rilevazione dei bisogni psicologici, sociali e relazionali delle pazienti e dei caregiver.

La presa in carico prevede, tra l’altro, anche la gestione della menopausa iatrogena, delle problematiche osteo-articolari, della valutazione fisiatrica e della riabilitazione, dell’attività fisioterapetica, della valutazione geriatrica nelle pazienti anziane, del counseling nutrizionale, della medicina integrata per il trattamento degli effetti collaterali delle terapie, compresa l’agopuntura.

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