70 ANNI DI STORIA TRASFUSIONALE A FERRARA: EVENTO CELEBRATIVO A PALAZZO DEI DIAMANTI

L’Unità Operativa celebra il traguardo del Servizio con un convegno scientifico e istituzionale, tributo all’impegno e all’innovazione della sanità ferrarese

Ferrara si prepara a celebrare un importante anniversario per la sanità locale. Venerdì 17 ottobre 2025, a partire dalle ore 10:30, presso il Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara (Palazzo dei Diamanti), avrà luogo la giornata celebrativa in occasione dei 70 anni del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale (SINT) di Ferrara attualmente diretto dal dott. Gianluca Lodi. L’evento, promosso dall’Unità Operativa di Immunoematologia, intitolato “Nelle tracce del passato le fonti del nostro futuro”, è un momento di riflessione sull’evoluzione storica e scientifica della medicina trasfusionale.

Contesto storico e strategico. L’istituzione del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale a Ferrara risale al gennaio 1955, grazie alla lungimiranza e alla profonda dedizione del prof. Cesare Menini. In quell’anno, infatti, nel sotterraneo del “Padiglione Adriana Ascoli” dell’Arcispedale S. Anna, vennero ricavate le prime stanze adibite a deposito e laboratorio trasfusionale. Ferrara si colloca così tra le prime realtà trasfusionali italiane. Il SINT oggi rappresenta un pilastro del sistema sanitario garantendo un supporto essenziale in numerosi ambiti clinici, dalla medicina d’urgenza alla chirurgia, dall’oncoematologia ai trapianti.

Nel 1945, con la definizione delle problematiche clinico-laboratoristiche degli anticorpi incompleti o bloccanti da parte di Coombs e Diamond, a completamento degli studi condotti da Carlo Moreschi, iniziano a svilupparsi e diffondersi laboratori a vocazione specialistica: i laboratori di immunoematologia. Si riconoscono così le cause di molte reazioni trasfusionali nella presenza di anticorpi naturali irregolari e immuni, con la conseguente necessità di una esatta classificazione del sangue del donatore e del ricevente e di sicure metodiche che consentano di valutare preventivamente la compatibilità del sangue trasfuso. Queste due realtà distinte, dove da un lato si esamina il donatore e se ne raccoglie il sangue mentre dall’altra si esamina il sangue del ricevente in modo da selezionarne di compatibile da trasfondere, realizzano i cosiddetti Centri Trasfusionali.

Il primo Centro Trasfusionale in Italia viene inaugurato nel giugno 1948 a Torino, presso l’Ospedale Maggiore Molinette. Il Centro Nazionale Trasfusione Sangue (C.N.T.S.) nasce a Roma nel 1953 ed inizia la sua attività nel 1954. Rappresenta un Istituto della Croce Rossa Italiana. Dal C.N.T.S. dipendevano cinque Centri Trasfusionali Ospedalieri e il sangue raccolto in questi Centri confluiva quotidianamente al C.N.T.S., dove veniva esaminato e conservato. Per chiudere questa breve rassegna storica, ricordiamo infine la nascita nel 1970 del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale degli Ospedali Galliera di Genova. Merita menzione l’avvio in tale sede della nuova attività di tipizzazione tessutale, dalla quale nacque nel 1989 il Registro Nazionale dei Donatori di Midollo Osseo (attuale IBMDR).

Il programma della giornata.  La giornata di venerdì 17 ottobre si aprirà alle 10:30 con l’intervento del dott. Lodi e i saluti delle Autorità, tra cui il Consigliere della Regione Emilia – Romagna Paolo Calvano (in rappresentanza del Presidente De Pascale), l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara Cristina Coletti e il Direttore Sanitario delle Aziende Sanitarie ferraresi dott. Roberto Bentivegna.

Il programma sarà poi suddiviso in tre sessioni tematiche:

  1. Raccolta Sangue ed Emocomponenti: con approfondimenti sulla nascita dei primi Centri Emodiagnostici Trasfusionali, il Sistema Sangue Emilia – Romagna e il futuro della donazione.
  2. Innovazione in Immunoematologia: che tratterà l’evoluzione delle metodologie (a partire dai test di Moreschi-Coombs degli anni ‘70) fino ai temi della digitalizzazione e informatizzazione e della genotipizzazione estesa.
  3. Innovazione in Emaferesi: che esplorerà le nuove frontiere terapeutiche, come l’impiego delle cellule CAR-T/CAR-CIK.

“Questo settantesimo anniversario – dichiara il dott. Lodi – ci offre l’opportunità non solo di ripercorrere le tappe principali della storia del Servizio, ma soprattutto di proiettarci verso il futuro, consapevoli del ruolo strategico della medicina trasfusionale all’interno del percorso di cura. L’evento vuole valorizzare i risultati raggiunti e il contributo fondamentale di tutti gli operatori sanitari, ponendo l’attenzione sulle nuove sfide scientifiche, tecnologiche e organizzative, come l’evoluzione in Immunoematologia e l’implementazione della digitalizzazione”.

ALCUNI DATI DEL SERVIZIO TRASFUZIONALE (aggiornati al 2024). Sono state raccolte 23.318 sacche di sangue intero (+ 2,5% rispetto al 2023) grazie all’attività di AVIS Provinciale e Comunale Ferrara e di FIDAS Renazzo. Inoltre sono state raccolte 1.856 sacche di plasma da singolo donatore (+ 12,4% rispetto al 2023).

Nel corso del 2024 trasfuse 18.477 unità di emazie concentrate (- 5,5% rispetto al 2023). Di queste oltre 7.600 unità sono state destinate ai pazienti emoglobinopatici che afferiscono al DH della Talassemia dell’Ospedale di Cona (Hub regionale).

Hanno beneficiato di trasfusione oltre 4.800 pazienti distribuiti tra Poli Ospedalieri (Cona, Lagosanto, Cento e Argenta), Case di Cura (Salus e Quisisana) e Assistenza Domiciliare.

Negli Ambulatori del Servizio Trasfusionale sono stati sottoposti a terapia (aferesi terapeutiche, filtrazioni su colonna, salassi, infusione di ferro endovenosa) 427 pazienti per un totale di 1.354 procedure; inoltre sono state trasfuse 510 unità di emazie concentrate leucodeplete.

Sono state raccolte 22 unità di cellule staminali autologhe da sangue periferico in 16 pazienti oncoematologici nel contesto del Programma Trapianti con l’Unità Operativa di Ematologia.

Nel Centro Donatori di Midollo Osseo (CDFE02) sono attivi oltre 9.000 Donatori Tipizzati che confluiscono nel Registro Nazionale IBMDR (Italian Bone Marrow Donor Registry) per garantire Cellule Staminali Ematopoietiche a pazienti oncoematologici che non possono beneficiare di Donatori Familiari; nel 2024 sono state fornite 7 donazioni a pazienti Nazionali e Internazionali, che sommate alle donazioni degli ultimi 10 anni, hanno portato a 61 quelle totali dal CDFE02.

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