Liste d’attesa. A Catania definita la roadmap per l’attuazione del nuovo modello regionale

Direzioni aziendali, Sindacati dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, Ordine dei Medici insieme per attuare le disposizioni regionali. Gruppi di lavoro specialistici, Rao e nuovi profili assistenziali condivisi.

CATANIA – La gestione delle liste d’attesa e l’attuazione del nuovo modello operativo voluto dalla Regione Siciliana sono stati al centro dell’incontro che si è svolto oggi presso la sede dell’Asp di Catania.

Alla riunione hanno preso parte i direttori generali dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, dell’Arnas “Garibaldi”, Giuseppe Giammanco, e dell’Aou “Policlinico-San Marco”, Gaetano Sirna, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta: Domenico Grimaldi per la Fimmg, Sergio Lombardo per lo Smi, Giuseppe Paternò per la Cisl Medici e Maria Concetta Zinna per la Fimp, quest’ultima in rappresentanza del segretario provinciale Filippo Di Forti. Era inoltre presente il consigliere dell’Ordine dei Medici, Giovanni Di Fede, in rappresentanza del presidente Alfio Saggio. Costantemente informato sugli esiti del confronto è stato anche il direttore generale dell’Aoe “Cannizzaro”, Salvatore Giuffrida.

La discussione si è focalizzata sulla recente circolare assessoriale n. 39016 del 28 agosto 2025, firmata dall’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, che dà attuazione alla legge regionale 12 agosto 2025, n. 29. La direttiva introduce un modello organizzativo ispirato al principio dell’assistenza per intensità di cure, fondato su percorsi preferenziali per i pazienti con prescrizione a priorità “U” e “B”, da erogare entro termini certi: 3 giorni per le urgenze e 10 giorni per le prestazioni brevi, come previsto dal Piano nazionale di governo delle liste d’attesa (Pngla).

Nel corso della riunione è stata condivisa una roadmap operativa tra tutti gli attori della rete assistenziale provinciale, che prevede la costituzione di gruppi di lavoro per branca specialistica, con il coinvolgimento di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, professionisti ospedalieri, territoriali e ambulatoriali. A questi gruppi è affidato il compito di valutare l’appropriatezza delle prescrizioni, definire percorsi assistenziali standardizzati, assicurare la corretta applicazione dei Rao (Raggruppamenti di attesa omogenei) e rafforzare la collaborazione tra Ospedali, specialisti e medicina del territorio.

Un ruolo centrale è affidato ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e agli specialisti.

«Come medici di medicina generale – ha dichiarato Grimaldi, individuato come coordinatore dei gruppi di lavoro – siamo pronti a contribuire in modo proattivo alla costruzione del nuovo modello di gestione delle liste d’attesa. Assicuriamo il nostro contributo per una corretta applicazione delle nuove disposizioni, tema sul quale i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sono chiamati a un impegno costante e responsabile, in piena sinergia con gli specialisti ospedalieri e ambulatoriali. Il nuovo modello ci consente di ridefinire con chiarezza percorsi, obiettivi e responsabilità, in un quadro rinnovato di collaborazione, costruendo processi più ordinati e condivisi: dalla presa in carico, al corretto ordine dei processi prescrittivi, fino ai setting assistenziali e di cura. Lavorando insieme, medici di famiglia e specialisti garantiscono appropriatezza, riducono ridondanze e assicurano ai pazienti percorsi rapidi e trasparenti».

Il nuovo sistema rappresenta un cambiamento profondo nell’organizzazione delle prestazioni sanitarie. Con questo assetto la Regione Siciliana, guidata dal presidente Renato Schifani, punta a rafforzare l’equità di accesso alle cure e a garantire ai cittadini non solo tempi certi, ma anche percorsi clinico-assistenziali omogenei. Un modello che, in armonia con le indicazioni assessoriali, ci si prepara a realizzare anche a livello provinciale, per rendere il servizio sanitario più efficiente e vicino ai bisogni reali della popolazione.

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