Durante la cerimonia, tenutasi a Firenze ieri, è stato sottolineato il valore dell’impegno delle professioniste per affrontare, con un approccio orientato al supporto di donne in condizioni di fragilità, il disturbo da gioco d’azzardo
Un importante riconoscimento quello ricevuto dall’Equipe Disturbi Gioco d’Azzardo – Serd delle Aziende Sanitarie ferraresi, nella cornice del Premio Donne Protagoniste in Sanità 2025, per aver sviluppato un progetto sul disturbo da gioco d’azzardo che si rivolge in primis alle donne in condizioni di fragilità o marginalità sociale.
Durante la cerimonia, che si è tenuta a Firenze ieri (mercoledì 10 settembre ndr), il progetto è stato premiato dagli organizzatori della 5^ convention di Donne Protagoniste in Sanità come primo classificato, per aver messo in campo delle iniziative concrete volte a superare le barriere (come lo stigma, il giudizio sociale e la mancanza di spazi sicuri) attraverso un approccio gender-oriented.
A presentare il progetto, frutto dell’integrazione di diverse professionalità, sono state proprio le professioniste delle Aziende Sanitarie Ferraresi: Cristina Sorio (Responsabile UOS Prevenzione), Ilaria Galleran (Equipe Disturbi Gioco d’Azzardo), Elisa Massimo (Unità di strada) ed Emily Davis (Programma Scuole che promuovono salute).
Le azioni già realizzate negli scorsi mesi dall’Equipe Disturbi Gioco d’Azzardo hanno coperto una ampia gamma di canali comunicativi, diversi e complementari fra loro: performance di danza, attività con le scuole, mostre artistiche, ma anche campagne informative digitali e quiz ludico-interattivi.
Il progetto ha dimostrato come un approccio personalizzato, inclusivo e digitale, orientato al genere, possa intercettare il disagio invisibile.
Fra i risultati raggiunti dalle iniziative dell’Equipe Disturbi Gioco d’Azzardo, le specialiste delle Aziende Sanitarie ferraresi hanno evidenziato i dati relativi all’aumento significativo delle richieste di aiuto, il superamento di barriere culturali e comunicative e anche il rafforzamento delle reti territoriali, cresciute dal punto di vista dell’integrazione e dell’inclusività.