Modena. Breast Unit Ausl conferma i livelli di eccellenza e ottiene per il settimo anno la certificazione Eusoma

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Dal 2019, tra controlli annuali e rinnovi triennali, l’ente certificatore europeo riconosce la qualità del lavoro dell’équipe multidisciplinare diretta dalla dottoressa Katia Cagossi che si occupa di diagnosi e trattamento del tumore al seno. Quasi 120 le donne prese in carico da inizio anno a metà giugno.

Per la terza volta dal 2019 arriva la certificazione Eusoma per la Breast Unit dell’Azienda USL di Modena con sede all’Ospedale Ramazzini di Carpi. Nei giorni scorsi l’ente certificatore europeo, dopo un’attenta e scrupolosa visita, ha riconosciuto la qualità del lavoro espresso dall’équipe multidisciplinare diretta dalla dottoressa Katia Cagossi che si occupa di diagnosi e trattamento del tumore al seno. Inserita all’interno della Struttura complessa di Oncologia di Prossimità di cui è direttrice la dottoressa Claudia Mucciarini, la Breast Unit Ausl ha sempre superato con successo le verifiche annuali previste dall’iter certificativo, così come quelle triennali, più approfondite, per il rinnovo della certificazione.

L’équipe è formata da professionisti radiologi, radioterapisti, oncologi, anatomopatologi, chirurghi e infermieri, e discute collegialmente dei casi per creare un iter su misura sulla base delle caratteristiche cliniche di ogni paziente.

L’accesso al percorso multidisciplinare avviene secondo quattro modalità: da screening (programma provinciale di Ausl Modena); da mammografia clinica (Radiologia di Carpi, Mirandola, Ambulatori privati accreditati dell’area Nord); da Consultorio; o con invio al percorso da parte del Medico di medicina generale tramite il contatto diretto con una delle due case manager, figura molto importante in quanto responsabile del processo di accoglienza della donna, momento particolare in cui alla paziente viene spiegato a 360 gradi il percorso e le vengono sottolineati i suoi diritti. Non è la donna a dover contattare i diversi professionisti: tutto avviene all’interno del Centro di senologia, in strutture integrate dal punto di vista funzionale. Prevenzione e screening, approfondimento diagnostico, terapia, follow up e riabilitazione, nella Breast Unit l’assistenza è costruita intorno alla paziente, che viene presa per mano per affrontare il carcinoma mammario attraverso un approccio che offre le maggiori chance di guarigione.

Nei primi mesi del 2025 (dati al 17 giugno) la Breast Unit Ausl ha aumentato l’attività rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in termini di prime diagnosi (117 contro 107), prime visite (265 contro 240), visite di controllo (2300 contro 2020) e colloqui telefonici (90 contro 62). Incrementata anche la parte chirurgica: da gennaio a maggio sono stati eseguiti 85 interventi e 67 quadrantectomie, mentre nello stesso periodo del 2024 erano stati 80 e 62.

“Siamo molto orgogliosi di questo risultato, che ci spinge a proseguire nella direzione intrapresa – sottolinea la dottoressa Cagossi –. Nel certificato sono stati particolarmente apprezzati la leadership, la performance di elevata qualità dell’équipe radiologica e l’ottimale organizzazione in ambito anatomopatologico. Inoltre sono rimasti favorevolmente impressionati dalla dedizione, dalla professionalità e dall’impegno nel processo inter e multidisciplinare, apprezzando la coesione del gruppo e l’elevata professionalità. Abbiamo inoltre reso partecipi gli esperti dei nostri progetti di prevenzione: all’interno della Breast Unit è infatti attiva una rete di professionisti specializzati che affianca le pazienti nel percorso di cura e supporto dopo una diagnosi di tumore al seno. Tra questi, il medico nutrizionista, il fisiatra e lo psiconcologo, figure fondamentali per affrontare il percorso oncologico in modo completo e personalizzato. Grazie alla competenza e alla disponibilità dell’équipe di Ginecologia dell’Ospedale di Carpi, è stato recentemente avviato un nuovo servizio dedicato alle giovani donne colpite da tumore al seno che, a causa dei trattamenti oncologici, si trovano ad affrontare una menopausa precoce. Questo importante ampliamento si inserisce nel quadro dei percorsi già esistenti per le donne portatrici di una specifica mutazione che le rende più a rischio di sviluppare tumori al seno rispetto al resto della popolazione, e per la preservazione della fertilità, offrendo nuove opportunità di assistenza mirata. Da due anni, inoltre, è attivo il “Percorso Benessere”, un progetto innovativo che collega ospedale e territorio per promuovere uno stile di vita sano e attivo dopo le cure oncologiche. Il percorso offre consulenze personalizzate sugli stili di vita e programmi di attività motoria adattata rivolti a pazienti in sovrappeso e/o con uno stile di vita sedentario. Grazie al sostegno di AMO Carpi ODV, – conclude la Direttrice della Breast Unit dell’Ausl – vengono proposte numerose attività orientate al benessere psicofisico delle pazienti e al rafforzamento della prevenzione oncologica”.

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