L’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera ha testato recentemente un’innovazione tecnologica significativa nel campo della chirurgia oftalmica: il microscopio digitale Beyonics One. Questo avanzato strumento è stato utilizzato con successo in un intervento di chirurgia vitreoretinica, eseguito da Massimo Lorusso, Direttore dell’Unità operativa di Oculistica, segnando un importante passo avanti per la struttura sanitaria locale.
“L’utilizzo di questo microscopio digitale – afferma Lorusso- ha già mostrato risultati promettenti. In un recente intervento, un paziente affetto da pucker maculare e cataratta è stato trattato con successo. L’operazione ha permesso di arrestare la progressione delle patologie e migliorare significativamente la vista del paziente, che è stato dimesso in giornata”.
Il Beyonics One è un microscopio interamente digitale che integra la realtà aumentata per migliorare la precisione e l’efficacia degli interventi chirurgici. Questo dispositivo consente ai chirurghi di visualizzare immagini tridimensionali ad alta definizione del campo operatorio, eliminando la necessità dei tradizionali oculari. Le immagini vengono elaborate in tempo reale da un supercomputer e trasmesse a un visore 4K indossato dai chirurghi, simile a un casco.
“L’Unità Operativa di Oculistica di Matera – afferma il Direttore Generale dell’ASM, Maurizio Friolo- si conferma aperta all’innovazione e si sta impegnando, anche attraverso il testing di questi nuovi apparati, per offrire ai pazienti le migliori tecnologie disponibili, garantendo interventi sempre più sicuri ed efficaci. La tecnologia digitale per diagnosticare, trattare e gestire le patologie oculari rappresenta una sfida che abbiamo raccolto per offrire una maggiore precisione, efficienza e personalizzazione nell’assistenza sanitaria dei nostri pazienti. Una volta valutati i feedback e tutti i parametri costi-benefici di questo strumento, potremo prevederne l’acquisto inserendolo nel piano di ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero”.