Si è svolta all’interno della Biennale del Mare organizzata dal Comune di Livorno, l’iniziativa “Mare che accoglie”, una tavola rotonda dedicata al tema delle migrazioni e delle operazioni di salvataggio e accoglienza in mare, alla quale hanno partecipato istituzioni, operatori del soccorso, enti del terzo settore e rappresentanti della sanità territoriale.
A partire dal 22 dicembre 2022, Livorno è diventato uno dei principali porti di sbarco a livello europeo, accogliendo oltre 1.500 persone con un’importante mobilitazione della rete istituzionale e civile. L’evento ha rappresentato un momento di riflessione condivisa per comprendere il fenomeno migratorio nella sua complessità: le ragioni della fuga, le drammatiche traversate in mare, i protocolli di soccorso e le successive fasi di accoglienza e presa in carico.
Per l’Azienda USL Toscana nord ovest sono intervenuti la direttrice della Zona Distretto Livornese, Cinzia Porrà e il direttore della Centrale 118, Nicola Bertocci.
“L’esperienza maturata a Livorno in questi anni – spiega la direttrice della Zona Distretto Livornese, Cinzia Porrà – dimostra quanto sia fondamentale il coordinamento tra istituzioni per garantire risposte efficaci, umane e tempestive. Se ad ogni sbarco viviamo un’emozione sempre diversa e anche vero che ad ogni sbarco cresce e si struttura la nostra capacità di accoglienza. La sanità territoriale è parte attiva di questo processo: partecipiamo stabilmente al tavolo di coordinamento in Prefettura e collaboriamo con i servizi sociali comunali e la rete antitratta per la presa in carico delle persone più fragili, soprattutto minori, donne e vittime di tratta. Accogliere significa anche tutelare la salute e i diritti fondamentali di chi arriva dopo un viaggio spesso drammatico”.
“Gli sbarchi – conferma il direttore della Centrale 118, Nicola Bertocci – sono delle vere esperienze umane, oltre che professionali. Ogni intervento rappresenta un momento di grande intensità emotiva e richiede un altissimo livello di preparazione e coordinamento. Assieme alla Zona Distretto e al personale sanitario multiprofessionale messo in campo, garantiamo l’allestimento e il presidio della postazione medica avanzata tramite il 118, assicurando un’assistenza sanitaria immediata ed efficace a tutte le persone sbarcate, spesso provate da viaggi estremamente duri. Lavorare in questi contesti significa affrontare sfide sanitarie e logistiche importanti, ma anche essere testimoni diretti di storie di speranza e resilienza. È una responsabilità che sentiamo fortemente e che affrontiamo con la consapevolezza di rappresentare un sistema di soccorso che mette al centro la dignità e la salute delle persone”.
L’incontro, moderato dall’assessore Andrea Raspanti, ha evidenziato il valore dell’approccio integrato e della responsabilità condivisa nel gestire un fenomeno globale che si riflette con forza anche nei contesti locali. Ha aperto i lavori il Capitano di Vascello Roberto D’Arrigo, Capo della Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, offrendo un quadro preciso delle operazioni di Search and Rescue coordinate a livello nazionale. Sono intervenuti, tra gli altri, Roberto Lucarella, Field Associate dell’UNHCR, rappresentanti di Emergency impegnati nei soccorsi in mare, operatori del terzo settore e dei servizi pubblici.