Ben 1600 metri quadrati con nuovi servizi, blocco operatorio e apparecchiature. L’ospedale può recuperare ora 5mila interventi per la cataratta
L’ospedale specialistico Oftalmico torna a essere operativo a 360° dopo 20 anni, grazie a un investimento complessivo di 6 milioni di euro.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha tagliato questa mattina il nastro di ben 1600 metri quadrati – dove sono stati attivati la telemedicina, il nuovo blocco operatorio, le grandi apparecchiature e gli ambulatori –, insieme con il direttore generale della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle.
Moltissimi i presenti, tra cui il direttore regionale della direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani, il Presidente del Consiglio Regionale Antonello Aurigemma, il vicecapo di Gabinetto Vicario Regione Lazio Civita Di Russo, la Delegata del Sindaco per la ASL Roma 1 Monica Moriconi, l’Ispettore Generale della Sanità Militare Tenente Generale Carlo Catalano, il vice Capo della Polizia Carmine Belfiore, il Comandante Provinciale Roma della Giardia di Finanza Gen. Giancarlo Franzese, il comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma Gen. Marco Pecci, il Gen. Francesco Bonfiglio della Struttura di supporto al Commissario Straordinario alla ricostruzione, il Segretario regionale Cittadinanzattiva Lazio Elio Rosati, il Il Segretario generale Corte dei Conti Franco Massi e naturalmente tutto il personale sanitario e tecnico dell’Oftalmico.
Riapre oggi, così, la palazzina storica dell’edificio razionalista, costruito nel 1938, a piazzale degli Eroi, che ospita il centro di riferimento regionale oftalmico, un presidio finalizzato alla gestione di casi anche complessi di oftalmologia medica e chirurgica, e che garantisce la funzione di pronto soccorso specializzato: un vero e proprio punto di riferimento per l’intera regione Lazio.
Si tratta di una ristrutturazione cominciata nel 2005, interrotta più volte e poi definitivamente arenata nel 2019.
Il cantiere è ripreso nell’estate del 2023 e sono state portate avanti opere a carattere strutturale di consolidamento antisismico e adeguamento dei vari impianti, da quello elettrico a quello idrico, oltre alla ricostruzione del polo di diagnostica nel piano seminterrato di circa 600 metri quadrati, che era escluso originalmente dall’appalto.
Moltissimi sono stati anche gli interventi effettuati sul piano terra di mille metri quadrati, completamente rimodulati per implementare le prestazioni sanitarie specialistiche e per rispondere alle esigenze del cittadino.
È stata, infatti, attivata la telemedicina con ben tre sale, di cui una dedicata alla rete interna e due a quella esterna, oltre al nuovo blocco operatorio e alle nove sale per le visite.
A completare il quadro dei lavori anche la nuova zona del Centro unico di prenotazione e dell’accoglienza, con il miglioramento del comfort dei locali e degli spazi esterni.
L’investimento ha riguardato, inoltre, il rinnovamento globale delle apparecchiature elettromedicali.
Ora l’ospedale Oftalmico potrà usufruire di una Moc, una Tac e un telecomandato, oltre che di microscopi operatori, auto-refrattometri, fronti-focometri, tonometri pachi-metro, monitor ottotipi, lampade a fessura, bio-metri e poltrone chirurgiche per gli interventi ambulatoriali.
Attraverso questo nuovo assetto, il presidio ospedaliero specialistico potrà ampliare l’offerta sanitaria. In questo senso, sarà possibile recuperare circa 5mila cataratte dell’intero territorio regionale, smaltendo, altresì, le attese per questa tipologia di intervento e rafforzando la vitale attività svolta finora dai professionisti sanitari dell’Oftalmico.
Sono quasi 6mila gli interventi effettuati ogni anno, di cui 3.500 solo per la cataratta e più di mille per il distacco della retina.
Proseguono, infine, gli interventi di edilizia sanitaria all’interno del nosocomio, la cui programmazione ammonta a 16 milioni di euro.
“Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile un sogno, ogni singolo operatore ha dato il massimo- ha affermato il direttore generale della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle – abbiamo ridato alla città una struttura ferma da molti anni, che recupera prestigio e che avrà prestigio da vendere grazie agli operatori che vi lavorano. Oggi pomeriggio le sale operatorie saranno in funzione per la nostra cittadinanza, iniziamo a recuperare le prestazioni di Rieti. Ringrazio ogni singola persona che ha contribuito a questo grande lavoro e a questo risultato eccellente”.