Si è svolta oggi (9 maggio) all’ospedale di Massa, la presentazione di un innovativo strumento per la Pneumologia, un ecobroncoscopio che aiuterà a definire diagnosi sempre più accurate per il tumore del polmone.
Si tratta di un investimento importante che è stato realizzato grazie alla donazione di Franca Bernardini e al co-finanziamento dell’Azienda USL Toscana nord ovest.
La signora Bernardini, con grande generosità, ha voluto ricordare il figlio Massimo Baudinelli, detto Max, prematuramente scomparso, rendendosi quindi disponibile a una donazione per portare concretamente un contributo alla sanità.
Grazie all’interessamento di Alda Maria Bassi, radiologa dell’Asl 5 Spezzino e di Antonella Vigani, internista oncologa in libera professione, sono stati presi contatti con Valentina Pinelli, direttrice della Pneumologia – area nord dell’Azienda USL Toscana nord ovest, che ha definito con il suo team l’intero percorso per rendere operativo lo strumento che ora è a disposizione dei pazienti, non solo dell’ospedale Apuane, ma anche di tutto l’ambito territoriale provinciale. Questo permetterà dunque di evitare spostamenti in strutture di secondo livello.
“E’ un onore, ma anche un onere – ha sottolineato la dottoressa Pinelli – perché, oltre all’acquisto dell’ecobroncoscopio, si è resa necessaria la presenza di personale medico ed infermieristico qualificato e debitamente formato. Con questo strumento è possibile effettuare dei prelievi sotto guida ecografica ottimizzando la diagnosi e la stadiazione del tumore dei polmoni. Lo strumento è collocato nell’Endoscopia dell’ospedale Apuane ed è gestito in prima battuta dall’equipe della Pneumologia, diretta dalla dottoressa Anna Porcu“.
Valentina Pinelli ha ringraziato Franca Bernardini, mamma di Max, per questa donazione consapevole, un grande atto di generosità di una famiglia che ha saputo trasformare il dolore in qualcosa di positivo e utile per la collettività.
Il direttore del dipartimento delle specialità mediche Renato Galli si è detto colpito dell’aspettò umano di questa vicenda e della forza di una mamma, in un momento tragico, di non rinchiudersi in se stessa.
“Lavorare in rete, è un valore aggiunto – ha sottolineato il dottor Galli – e grazie alla struttura dipartimentale dell’Azienda la vicinanza tra i professionisti è divenuta ormai un significativo vantaggio professionale e organizzativo”.
Ha poi portato il suo ringraziamento Aldo Casani, coordinatore dell’Area medica dell’ospedale Apuane, che ha espresso gratitudine per questo riconoscimento al lavoro dell’equipe diretta da Valentina Pinelli.
“Per i professionisti della sanità – ha commentato Casani – sentire la vicinanza della cittadinanza è fondamentale per dare il massimo nei propri servizi “.
Il direttore dell’ospedale Apuane Giuliano Biselli si è detto, infine, particolarmente colpito dal lato umano della storia e dalla volontà di trovare i canali più adeguati e le persone giuste per canalizzarla in una cospicua donazione che ha permesso, grazie anche ai tempi rapidi dell’Azienda e all’immediata disponibilità dell’investimento aziendale, di rendere operativo questo progetto.
L’iniziativa si inserisce in un percorso virtuoso per le diagnosi di secondo livello, che permetterà di mettere in campo all’interno dell’Azienda l’utilizzo di tecnologie avanzate, che hanno la caratteristica di dover essere costantemente rinnovate. Biselli ha ringraziato, in particolare, la direttrice generale dell’Asl Maria Letizia Casani per la sensibilità e la disponibilità dimostrate.