“La sentenza della Corte sulla legge Toscana riguardante il fine vita ribadisce un aspetto assai rilevante sul ruolo del servizio sanitario nazionale. La Corte si premura infatti di sottolineare nuovamente che la persona che si trova nelle condizioni stabilite dalla Corte ha ‘il diritto’ di ottenere dalle aziende sanitarie locali il farmaco, l’eventuale strumentazione tecnica necessaria, e l’assistenza sanitaria opportuna per eseguire il proposito di suicidio. È una conferma importante, alla quale il legislatore nazionale ovviamente non può in alcun modo derogare. È un diritto pienamente riconosciuto e dunque pienamente esigibile. Non ci sono margini di interpretazione possibili, e dunque la proposta di legge presentata in commissione dal centrodestra, laddove esclude ruolo e funzioni del servizio sanitario nazionale, dovrà inderogabilmente essere modificata, pena la violazione di principi costituzionali oramai scolpiti dalla Corte”. Lo dichiara il senatore Alfredo Bazoli, vicepresidente del Gruppo Pd di Palazzo Madama.