18 dicembre 2025 – Si è svolta nei giorni scorsi la web conference dal titolo “Intelligenza artificiale e nuove sfide per l’etica nella clinica e per la responsabilità professionale”, organizzata dall’Azienda USL Toscana nord ovest e, in particolare, dal Comitato per l’etica nella clinica dell’Azienda, con la partecipazione di 147 persone.
I lavori sono stati aperti e moderati dal direttore della struttura di Governo delle relazioni con il pubblico, partecipazione e accoglienza Sergio Ardis, che in apertura ha richiamato con forza il tema dell’equità di accesso all’intelligenza artificiale.
Ardis ha sottolineato come, a livello globale, una larga parte della popolazione non abbia ancora accesso a internet e, di conseguenza, alle nuove tecnologie, con il rischio di ampliare disuguaglianze già esistenti. Anche nei contesti occidentali – ha evidenziato – l’accesso all’intelligenza artificiale come strumento di lavoro non è uniforme. In Italia, in particolare, negli enti pubblici sono ancora pochi gli abbonamenti a sistemi di intelligenza artificiale messi a disposizione degli operatori, nonostante il loro potenziale nel migliorare la produttività e favorire un allineamento con quanto avviene in altri Paesi.
Nel corso della conferenza Mariella Immacolato, medico legale e componente del Comitato per l’etica nella clinica dell’ASL Toscana nord ovest, ha affrontato il rapporto tra intelligenza artificiale, innovazione tecnologica ed etica della cura, sottolineando opportunità e limiti degli strumenti algoritmici e ribadendo la centralità del giudizio clinico e della responsabilità professionale.
La direttrice della struttura di Medicina legale di Lucca Diana Bonuccelli ha illustrato funzioni e responsabilità del Comitato per l’etica nella clinica nell’era digitale, soffermandosi sui nuovi dilemmi etici legati all’uso delle tecnologie in sanità.
Silvia Dadà (Università di Pisa) ha proposto una riflessione sulle vulnerabilità digitali nelle pratiche sanitarie, richiamando l’attenzione sui rischi di nuove forme di fragilità per pazienti e professionisti.
Nella seconda parte dell’incontro Giampaolo Collecchia, medico di medicina generale, ha approfondito il tema del rischio di deskilling nella pratica clinica, mettendo in rilievo la necessità di un uso consapevole dell’intelligenza artificiale per evitare la perdita progressiva di competenze cliniche e relazionali.
Ha chiuso i lavori Gabriele Rugani, giurista esperto di diritto dell’Unione Europea, che ha analizzato il quadro della regolamentazione europea dell’intelligenza artificiale, soffermandosi sull’approccio basato sul rischio e sulle sfide poste dai modelli di intelligenza artificiale generativa.
La web conference ha offerto un momento di confronto interdisciplinare su come integrare l’intelligenza artificiale nei contesti sanitari, mantenendo al centro l’etica della cura, la responsabilità professionale e la riduzione delle disuguaglianze di accesso alle nuove tecnologie.