Pne Agenas: Chirurgia oncologica dell’ospedale Perrino di Brindisi tra le prime in Puglia

Nel 2024 eseguiti 398 interventi di Chirurgia senologica, nel 2025 già superata quota 500.

Sono 51 le strutture certificate da un livello “molto alto” nel Programma Nazionale Esiti pubblicato nei giorni scorsi da Agenas per quel che riguarda la Chirurgia oncologica e tra queste figura l’ospedale Perrino di Brindisi che vede in Saverio Cinieri, direttore dell’Uoc di Oncologia e coordinatore della Breast unit brindisina, e Stefano Burlizzi, responsabile della Uosd di Chirurgia senologica, i suoi portabandiera. 

Cinieri, a commento dei dati diffusi dall’agenzia, ha focalizzato l’attenzione sull’approccio multidisciplinare necessario a una presa in carico tempestiva ed efficace dei vari casi: in questo modo tutti gli specialisti d’organo vengono chiamati in causa nell’iter terapeutico, permettendo di inquadrare al meglio la situazione di ogni paziente. Il direttore di Oncologia ha espresso la sua soddisfazione per i risultati raggiunti in termini di chirurgia oncologica al Perrino.  “Grazie all’attività dei gruppi di patologia specifici coordinati dai vari specialisti d’organo – ha spiegato Cinieri – tutte le patologie oncologiche hanno avuto un incremento sostanziale nella quantità e nella qualità della presa in carico. Si auspica che a breve la Asl si fornisca di strumenti tecnologici all’avanguardia come il Da Vinci, un robot di ultima generazione utile nel trattamento di alcune neoplasie come quelle urologiche, e che ci sia un incremento dell’attività di Anatomia patologia, specialità che accompagna gli oncologi nelle scelte terapeutiche degli esami istologici. L’oncologia di precisione richiede, infatti, sempre una maggiore specificità per scegliere il farmaco giusto per ogni paziente. Come gruppo, l’incremento di tutte le attività oncologiche e chirurgiche non può che farci onore: questi numeri, ovviamente, sono spinti verso l’alto dall’attività della Breast unit che coordino. Fin dal 2008, questa scelta aziendale ha premiato in termini di esiti, grazie all’attività di un gruppo che si riunisce settimanalmente per discutere i casi di tumore alla mammella. Questa impostazione ci ha permesso di essere all’apice della classifica. Non si può pensare di lavorare da soli ma serve multidisciplinarietà che è la visione che ci ha guidato negli anni e ci ha permesso di diventare una tra le migliori Chirurgie oncologiche secondo Agenas”.

In questo contesto, sempre secondo i dati del Pne, la Chirurgia senologica dell’ospedale Perrino, diretta da Stefano Burlizzi, si conferma tra le prime tre realtà della Puglia per volumi e attività, come accade da tre anni a questa parte, salendo sul podio tra le prime tre casistiche regionali e tra le prime al Sud.

Nel corso del 2024, l’unità ha effettuato 398 interventi chirurgici, con una casistica che si colloca su livelli paragonabili a quelli di grandi centri nazionali, tra cui il San Raffaele di Milano, a conferma del ruolo di riferimento assunto dall’ospedale Perrino nel panorama non solo locale ma anche regionale e nazionale, prendendo in carico pazienti che arrivano da ogni provincia pugliese e anche da fuori regione.

Il trend di crescita è proseguito anche nel 2025, anno in cui si è registrato un ulteriore incremento delle prestazioni, superando le 500 procedure.

“Conti alla mano, sui 3000 casi che si registrano ogni anno in Puglia – ha dichiarato Burlizzi – noi ne operiamo praticamente un sesto: se fossimo una Breast unit della Lombardia, ad esempio, saremmo al quarto posto dopo i grossi centri come lo IEO, l’Istituto Tumori e l’Humanitas, pure davanti al San Raffaele. Abbiamo finalmente raggiunto, quindi, le performance dei centri da sempre considerati un riferimento per le donne italiane che scoprono un tumore al seno. Questi risultati sono il frutto del lavoro di équipe e di un’organizzazione sempre più efficiente. I numeri raggiunti sono stati possibili anche grazie alla riprogrammazione delle sedute operatorie messa a punto insieme alla direzione strategica della Asl Brindisi, che ha contribuito in modo concreto ad abbattere le liste d’attesa: all’inizio del 2025 erano mediamente di circa due mesi, oggi gli interventi vengono programmati ed eseguiti entro i 30 giorni previsti dal protocollo regionale”.

La direzione generale della Asl Brindisi esprime soddisfazione per il risultato ottenuto, che testimonia l’impegno dell’azienda nel potenziamento dei percorsi di diagnosi e cura e nel miglioramento dell’accesso alle prestazioni chirurgiche, con l’obiettivo di garantire tempestività, qualità e appropriatezza dell’assistenza.

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