Tecnologia con oltre 30 anni di utilizzo clinico e più di 3 milioni di impianti: biocompatibile, reversibile e indicata anche nei pazienti non idonei al laser
Monza, 16 dicembre 2025 – Le lenti intraoculari ICL si confermano una delle soluzioni più affidabili e innovative per la correzione permanente di miopia, astigmatismo e ipermetropia. Con oltre trent’anni di impiego clinico, l’approvazione della FDA e più di 3 milioni di impianti nel mondo, questa tecnologia garantisce una qualità visiva superiore, un’elevata biocompatibilità, la possibilità di rimuovere la lente in caso di necessità e un recupero estremamente rapido.
L’intervento, infatti, prevede una tecnica mini-invasiva: una piccola incisione, anestesia tramite collirio e l’inserimento della lente in pochi minuti, senza modificare la struttura della cornea. Il recupero è veloce: la maggior parte dei pazienti, già il giorno successivo, riferisce una visione molto nitida e stabile.
Queste caratteristiche rendono le ICL una soluzione particolarmente indicata non solo per difetti visivi elevati, ma anche per i pazienti che non possono sottoporsi alla chirurgia laser, come quelli con cornee sottili o problemi di occhio secco.
L’esperienza del dottor Buscemi: “Risultati molto positivi e qualità eccellente”
Il dottor Maurizio Buscemi, oftalmologo con lunga esperienza nella chirurgia refrattiva, utilizza le ICL da molti anni. «Utilizzo le lenti ICL da lungo tempo per la correzione permanente di miopia, astigmatismo e ipermetropia. Nel tempo ho sempre riscontrato risultati molto positivi: tutti i pazienti che si sono sottoposti all’intervento affermano che lo rifarebbero senza esitazioni», racconta.
La qualità visiva è uno degli aspetti maggiormente apprezzati. «La qualità visiva ottenuta è molto alta e rimane stabile nel tempo. Ricordo casi di pazienti operati con laser su un occhio e con ICL sull’altro: nonostante la miopia fosse molto più elevata nell’occhio trattato con la lente, la visione era migliore rispetto all’occhio operato con laser. È una differenza che continuo a osservare», spiega Buscemi.
Nuove possibilità per i pazienti non idonei al laser
Le ICL hanno ampliato il numero di persone che possono accedere a una correzione chirurgica sicura del difetto visivo. «Il laser è la procedura più diffusa, ma non sempre è consigliabile: cornee sottili, miopie molto elevate o problemi di occhio secco possono renderlo sconsigliato. In questi casi le ICL non sono solo un’alternativa: sono spesso l’unica opzione davvero indicata. Per molti pazienti rappresentano una soluzione che ha aperto nuove possibilità nella correzione dei difetti visivi», afferma Buscemi.
Prima dell’introduzione delle ICL, infatti, alcuni difetti visivi non potevano essere corretti in modo chirurgico con sicurezza paragonabile.
Biocompatibilità e reversibilità: un profilo di sicurezza elevato
Il materiale delle ICL è altamente biocompatibile:« In 25 anni non ho mai avuto problemi di tolleranza o fenomeni infiammatori», sottolinea il dottor Buscemi. La procedura è inoltre completamente reversibile:«Se un paziente dovesse avere problemi – come halos (aloni luminosi attorno alle luci o fastidi luminosi), cosa che nella mia esperienza non è mai accaduta – la lente può essere rimossa e l’occhio torna alla situazione di partenza».
Una tecnica rapida e mini-invasiva
L’impianto richiede pochi minuti e si esegue in anestesia locale.
«Si dilata la pupilla, si applica un collirio anestetico, la lente viene caricata in un iniettore e inserita nell’occhio. L’intervento dura meno di quello di cataratta, che è già un intervento breve. Il giorno dopo, la maggior parte dei pazienti vede già molto bene», afferma Buscemi.
Superare i timori con l’informazione corretta
Il principale timore dei pazienti riguarda la natura intraoculare dell’intervento, ma – spiega Buscemi – la consapevolezza riduce rapidamente ogni preoccupazione:
«Quando si spiegano sicurezza, materiali e consolidata esperienza clinica, i pazienti si tranquillizzano. E infatti tutti quelli che l’hanno fatto lo rifarebbero».