ORISTANO, 16 DICEMBRE 2025 – Il servizio di continuità assistenziale nei ventisette punti di guardia medica del territorio della Asl 5 di Oristano si basa essenzialmente sulla disponibilità volontaria dei medici, che decidono in che giornate coprire i turni.
IL SISTEMA
I punti di guardia medica dell’oristanese sono: Ales, Arborea, Baressa, Laconi, Marrubiu, Mogoro, Terralba, Uras, Villa Sant’Antonio, Usellus, Bosa, Suni, Ardauli, Cuglieri, Fordongianus, Ghilarza, Sedilo, Seneghe, Cabras, Milis, Narbolia, Oristano, Riola Sardo, Samugheo, Simaxis, Solarussa e Villaurbana. Ciascun punto ha una copertura di 12 ore notturne (dalle 20 alle 8) nei giorni feriali, dalle 10 della mattina e per tutta la giornata del sabato e dei prefestivi e nell’arco di tutte le 24 ore nei giorni festivi. Sono 26 i i medici titolari impegnati nelle 25 guardie mediche, 62 con incarichi trimestrali, alcune centinaia i medici che coprono saltuariamente e su base volontaria gli ambulatori di continuità assistenziale.
I TURNI
Ecco perché, anche in occasione delle prossime festività natalizie, potrebbe accadere che alcuni turni risultino scoperti soprattutto nelle giornate dedicate agli incontri con i propri cari, come Natale e Capodanno. La Asl 5 di Oristano, attraverso gli uffici della medicina convenzionata del Distretto di Oristano, coordina costantemente il sistema del servizio della guardie mediche nella provincia, accogliendo le disponibilità ulteriori e cercando anche di coprire gli eventuali turni rimasti senza medico. Il nostro ufficio stampa aggiorna tempestivamente i turni nel sito aziendale.
L’ASSISTENZA NEL TERRITORIO
Oltre alla guardia medica, nel territorio sono presenti i medici di base, pur in estrema carenza: su 123 sedi, solamente 61 risultano coperte, meno di una su due. Proprio per la carenza cronica della medicina territoriale, sono stati attivati da anni gli ambulatori straordinari di comunità territoriale, meglio noti come ASCoT: sono ora 35 nei tre distretti dell’azienda sanitaria oristanese, riservati ai pazienti rimasti senza medico di famiglia, anche delle zone più periferiche. Attualmente sono oltre 1600 ore al mese garantite con gli ambulatori ASCoT, destinate ad aumentare. Per questo abbiamo chiesto la disponibilità anche ai medici in pensione. Per i casi reali di reale emergenza-urgenza, ci si può poi rivolgere ai pronto soccorso di Oristano e Bosa e al punto di primo intervento di Ghilarza, direttamente o chiamando il 112.
IL NUMERO UNICO
Da alcuni mesi anche nella ASL è attivo il Numero Unico Europeo (NUE) 116117, attivo 24 ore su 24 e a disposizione di tutti i cittadini, che fornisce loro cittadini, indica anche il punto di guardia medica attivo più vicino e può passare la chiamata al medico in servizio. Un nuovo servizio per dare una risposta ai cittadini anche qualora fosse scoperto l’ambulatorio di continuità assistenziale al quale possono fare riferimento abitualmente.
“VACCINATEVI”
E’ ancora in corso alla Asl 5 di Oristano la campagna di vaccinazione antiinfluenzale. I risultati raggiunti finora sono ottimi. Oltre 11 mila vaccini somministrati solo nel mese di novembre anche grazie alla nuova campagna di sensibilizzazione messi in campo dall’ufficio stampa in collaborazione con il Servizio di Igiene Pubblica. Il rinnovato appello, per chi non lo avesse ancora fatto, è: “Vaccinatevi!”. Infatti ogni anno si registra il picco di nuovi casi di influenza proprio all’inizio del nuovo anno. Dunque per trascorrere le festività natalizie in maniera serena e senza virus e per non ammalarsi dopo l’Epifania, il nostro consiglio è quello di sottoporsi alla vaccinazione antiinfluenzale. Evitare la malattia è il modo migliore per proteggere la propria salute.
LA GESTIONE
La ASL continuerà a fornire in modo puntuale e trasparente le reali disponibilità mediche nei territori, così da consentire ai cittadini di avere la giusta conoscenza della disponibilità di servizi sul territorio. È certo che il servizio di continuità assistenziale non possa essere completamente ed efficacemente garantito nella maniera attuale, basata essenzialmente sulla volontarietà dei singoli medici, e dunque insufficiente a coprire tutti i turni. Ringraziamo i colleghi che si rendono disponibili, anche nelle giornate di festa da trascorrere con i propri cari e anche attraverso la prescrizione di farmaci, che non riescono ad essere prescritti dai medici di medicina generale o dai medici ASCoT. E’ infine innegabile che una ristrutturazione dell’intero sistema di continuità assistenziale debba essere affrontata a breve, con l’obiettivo di definire le priorità di copertura del bisogno sanitario, che vede le case di comunità come baricentro delle cure territoriali.