ASL Foggia presenterà il Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura “Lavorare in sicurezza con le macchine agricole”

17 dicembre 2025 presentazione del Piano Mirato di Prevenzione:

informazione e formazione per ridurre gli incidenti mortali

L’ultimo report Inail sugli infortuni e sugli incidenti mortali sul lavoro in ambito agricolo, evidenzia una situazione ancora critica in Capitanata. Un quadro che rende urgente e non più rinviabile un’azione strutturata di prevenzione, basata su informazione, formazione e vigilanza, in uno dei settori trainanti dell’economia del territorio. Con questo obiettivo, ASL Foggia presenterà il Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura “Lavorare in sicurezza con le macchine agricole”, strumento operativo elaborato dallo SPESAL (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro) per innalzare i livelli di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori agricoli e contrastare il fenomeno degli infortuni gravi e mortali.

DOVE E QUANDO

Il documento di programmazione delle attività di sanità pubblica per la tutela della salute e della sicurezza in agricoltura sarà illustrato domani, 17 dicembre, dalle ore 9,30 alle ore 12, nella sala convegni dello SPESAL, in piazza Pavoncelli 11 (primo piano), a Foggia.

Il Piano Mirato di Prevenzione (PMP) rappresenta un modello di intervento attivo, per coniugare vigilanza e assistenza, in linea con il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) e con gli obiettivi definiti a livello nazionale per il 2020-2025, aumentando le condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento al comparto agricolo. Un settore che in Puglia e in provincia resta rilevante per estensione e incidenti degli infortuni, gravi e con esito mortale.

IL REPORT

Secondo i dati Inail, in provincia di Foggia, nei primi sei mesi del 2025, sono stati registrati sette decessi in agricoltura, sul totale di 38 in Puglia, con un aumento dell’11,76% rispetto allo stesso periodo del 2024. L’ultimo incidente mortale risale allo scorso mese di settembre, quando un agricoltore è rimasto schiacciato dal trattore.

Nel 2024, la provincia di Foggia si è confermata tra le aree più colpite in Puglia (dopo Bari) per infortuni in agricoltura, con 125 infortuni solo nel primo trimestre, in continuità con il trend registrato nel 2023, anno in cui sono stati registrati con 15 incidenti mortali. 

Particolarmente vulnerabile, la fascia dei lavoratori over 64, che rappresenta circa il 40% dei decessi.

CAUSE DEGLI INCIDENTI

Tre sono le cause principali degli incidenti mortali nel settore agricolo:

  • perdita di controllo di macchinari e mezzi (trattori soprattutto); 
  • cadute dall’alto, spesso legate all’uso di scale o strutture mobili nei campi;
  • movimenti sotto sforzo e colpi di calore.

CULTURA DELLA SICUREZZA

“Dietro ogni dato relativo agli incidenti sul lavoro, ci sono di vite spezzate e storie di famiglie colpite da un dolore profondo”, dichiara Michele Panunzio, Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL Foggia. Per questo, i dati Inail devono essere letti come un richiamo alla responsabilità collettiva: i numeri ci dicono con chiarezza che non è sufficiente limitarsi alle sole attività di controllo e vigilanza, ma che è indispensabile investire in modo strutturato nella promozione e nella diffusione di una vera cultura della sicurezza, in particolare nel settore agricolo che in Capitanata resta trainante per l’economia”.

“Fare informazione e formazione – afferma Addolorata Arsa, Direttore facente funzione dello SPESAL significa mettere lavoratrici e lavoratori, così come datori di lavoro, nelle condizioni di riconoscere i rischi, prevenirli e adottare comportamenti corretti e consapevoli. L’utilizzo sicuro delle macchine agricole, spesso causa degli incidenti più gravi e mortali, richiede competenze aggiornate, attenzione costante e il rispetto delle procedure di sicurezza. La prevenzione – conclude – passa prima di tutto dalla conoscenza: solo attraverso la consapevolezza e l’educazione alla sicurezza possiamo ridurre in modo concreto il numero degli infortuni e tutelare la salute di chi ogni giorno lavora nei campi”.

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