Un gesto di grande generosità della Fondazione Donato-Venturi rinnova completamente la dotazione letti dei reparti di Geriatria e Medicina
L’Ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola diventa ancora più accogliente grazie alla donazione di 140 letti tecnologici di ultima generazione, destinati ai reparti dell’area medica e geriatrica. Tra i nuovi dispositivi sono inclusi 4 letti speciali dedicati alle persone con demenza o malattia di Alzheimer, progettati per offrire maggiore sicurezza nei movimenti e ridurre il rischio di cadute, garantendo un ambiente di cura più sereno e rassicurante anche nei momenti di maggiore fragilità.
Una prima tranche di 70 letti, comprensiva dei 4 letti Alzheimer, è già stata completamente installata al reparto di Geriatria alla fine di novembre 2025, mentre tra gennaio e febbraio 2026 saranno consegnati ed installati i letti dell’Unità Operativa di Medicina interna e di una parte della Medicina di Urgenza.
A rendere possibile questo importante investimento nella qualità dell’assistenza è la Fondazione Donato-Venturi, presieduta dal dottor Mauro Marocchi.
Oltre 292 mila euro il valore di questa donazione in natura, un intervento generosissimo, concreto e mirato che migliora la vita delle persone ricoverate, ma anche la quotidianità di chi cura, con ricadute dirette su sicurezza, benessere, prevenzione del rischio clinico e dignità della degenza.
La nuova dotazione introduce infatti letti completamente elettrificati, dotati di sistemi dedicati alla prevenzione delle cadute, comandi intuitivi per la persona assistita, soluzioni ergonomiche per il personale sanitario e strumentazioni utili alle manovre di emergenza, come il comando CPR.
All’inaugurazione sono intervenuti: la direzione generale, sanitaria, amministrativa ed assistenziale dell’Azienda USL di Imola, il Sindaco di Imola Marco Panieri, l’Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna Massimo Fabi e i membri del CdA della Fondazione Donato-Venturi, Mauro Marocchi (Presidente), Sergio Zanarini e Piergiorgio Turatello (Consiglieri di Amministrazione). Numerose le autorità civili e militari e gli operatori sanitari presenti.
“Un ringraziamento di cuore da parte di tutta l’Azienda USL, della comunità professionale e credo di poter dire di tutti gli assistiti per questa donazione della Fondazione Donato – Venturi, che quando ci ha contattato per esprimerci la propria volontà di contribuire significativamente alla sanità locale ha sposato il nostro progetto un po’ particolare: non una attrezzatura tecnologicamente molto sofisticata, bensì il rinnovo della dotazione di letti per una quota parte importante dell’Ospedale – ha spiegato la direttrice generale Agostina Aimola – Una proposta che abbiamo dapprima avanzato timidamente, sia per l’impegno economico consistente che avrebbe richiesto, sia per l’atipicità delle attrezzature che chiedevamo. La Fondazione ha risposto subito positivamente, intuendo immediatamente come questo specifico ammodernamento di attrezzature mediche (quali sono i letti elettrificati) garantisca cure sicure ed orientate ai bisogni delle persone ed un ambiente di cura che riduce lo stress e la fatica assistenziale, che sostiene gli operatori e le operatrici nel personalizzare l’assistenza e garantire maggiore comfort, autonomia e partecipazione delle persone ricoverate. È un gesto che mette al centro il valore della relazione di cura e dell’umanizzazione del percorso assistenziale di cui siamo profondamente grati alla Fondazione Donato-Venturi e che portando innovazione nelle corsie dell’ospedale, rafforza il legame con la comunità e riconosce la professionalità delle persone che operano nel nostro sistema sanitari. Dimostrazioni di generosità come questa costituiscono per noi una testimonianza di stima ed un grande incentivo a lavorare sempre con maggiore impegno per raggiungere i nostri obiettivi”.
“La Fondazione Donato-Venturi si costituisce all’inizio del 2019, per volontà del nostro concittadino Vittorio Venturi, e in ricordo della moglie Daniela Donato, scomparsa prematuramente a causa di una malattia oncologica – spiega il Presidente dell’ente benefico Mauro Marocchi – Proprio il sostegno della ricerca e della formazione in ambito oncologico costituiscono in un primo momento la nostra mission principale. Purtroppo Vittorio Venturi si ammala e nel in pochi mesi ci lascia, nel 2021. Negli anni scorsi la Fondazione ha sostenuto borse di studio e dottorati di ricerca medica che hanno peraltro ottenuto riconoscimenti internazionali, mentre per il 2025 e 2026 ha ritenuto di indirizzare il proprio contributo alla sanità pubblica del proprio territorio, aderendo pienamente alla proposta dell’Azienda sanitaria della nuova dotazione di letti per l’area medico-geriatrica dell’Ospedale. Questa proposta ci è piaciuta subito perché è una donazione con un impatto concreto ed immediato a favore di pazienti e degli operatori, e contestualmente è un investimento che durerà nel tempo. D’altra parte questo è il nostro Servizio Sanitario Nazionale, che molti ci invidiano e che tutti debbano sostenere”.
La Fondazione Donato-Venturi conferma ancora una volta il valore della solidarietà e il ruolo decisivo delle realtà filantropiche nel generare salute, sviluppo e coesione sociale, come ha sottolineato il Presidente del Nuovo Circondario Imolese e Sindaco di Imola, Marco Panieri, nel salutare e ringraziare tutti i presenti.
“Ringrazio il Presidente Marocchi e i Consiglieri della Fondazione Donato-Venturi per questo importante contributo che si traduce in un miglioramento tangibile della vita quotidiana di chi ogni giorno affronta una malattia, e che è espressione di un percorso che ha caratterizzato la volontà forte e silenziosa di Vittorio Venturi, che sulla solidarietà ed il bene comune si incentra”. Il Sindaco ha poi salutato, ringraziato e fatto gli auguri di Buon Natale agli operatori sanitari dell’Ausl di Imola.
L’Assessore Massimo Fabi ha messo in rilievo quanta empatia e sentimento di fratellanza vera si sia espressa nelle parole e nel gesto dei donatori. “E’ la fratellanza che guida quando persone decidono di fare un gesto tanto significativo come donare, non solo delle attrezzature all’Ospedale e alla comunità tutta, ma anche il loro tempo e il loro impegno per portare avanti la volontà di un amico che ha voluto pensare anche nel momento del fine vita al bene comune – ha detto Fabi – Il bene comune del Servizio Sanitario Regionale e Nazionale, come la Scuola ed il Lavoro, sono valori fondamentali da tutelare, e lo abbiamo sentito nelle parole dei donatori”. L’Assessore ha quindi rivolto il proprio ringraziamento anche agli operatori del servizio sanitario. “Viviamo una situazione difficile – ha continuato Fabi rivolto soprattutto agli operatori presenti – Il nostro Servizio Sanitario Nazionale vive da 15 anni una situazione di sottofinanziamento cronico, e durante la crisi pandemica abbiamo visto quanto un servizio sanitario pubblico sia centrale per la tenuta della salute ma anche come elemento centrale di coesione centrale. La Giunta Regionale guidata dal Presidente De Pascale ha messo la sanità al centro delle proprie attività di mandato ed ha anche recentemente ribadito che la salute deve essere al centro di tutte le politiche, perché promuovere salute significa sostenere anche le attività civili, produttive e del terzo settore di tutto il nostro territorio. Portare innovazione che garantisca la sostenibilità del sistema è pertanto essenziale, perché la società ed i bisogni di salute sono mutati, con un aumento importante delle cronicità, che esigono stretta integrazione tra servizi sanitari, servizi sociali, istituzioni, cittadini e comunità e promozione della salute e prevenzione”.
La sanità pubblica è un bene prezioso da custodire e far crescere insieme e questa donazione non porta solo nuovi letti: porta attenzioni, possibilità, prossimità.
Porta sollievo a un familiare che trascorre lunghe ore accanto a chi ama, strumenti più efficaci nelle mani di chi, ogni giorno, dedica energie e competenze alla cura, conforto e sicurezza a chi affronta la fragilità. È, soprattutto, la conferma che il benessere collettivo nasce da alleanze responsabili.
E che ogni gesto, quando è fatto per la salute di tutte e tutti, fa la differenza.