Insieme ai lavori di costruzione continuano quotidianamente anche i monitoraggi per la sicurezza e la prevenzione a tutela di operai edili, operatori e utenza dell’ospedale e cittadini: in un anno di cantiere non sono mai state superate le soglie di allerta.
Genova, 15 dicembre 2025. “Si è conclusa la fase di scavo del Padiglione Zero, cuore del progetto di trasformazione del Nuovo Gaslini. Da oggi la struttura inizia a crescere in altezza: il nuovo monoblocco salirà di un piano ogni mese e mezzo, circa 45 giorni, dando forma al futuro volto dell’ospedale – spiega il presidente dell’Istituto Gaslini Edoardo Garrone – Si tratta di un intervento che porta con sé una doppia sfida: rinnovare in profondità l’ospedale dopo 87 anni di attività e, allo stesso tempo, garantire la piena operatività di tutti i reparti durante i lavori. Un equilibrio complesso, portato avanti nel pieno rispetto degli standard di sicurezza e prevenzione nei confronti dei lavoratori del cantiere, ma soprattutto dei pazienti e delle loro famiglie, di tutti gli operatori dell’Istituto e degli abitanti del quartiere”.
“In pochissimo tempo siamo passati dall’idea di un nuovo ospedale alla concessione affidata a Zena Project e alla costruzione del Padiglione Zero. Dal 2021, anno in cui abbiamo presentato il progetto del Nuovo Gaslini all’interno del Piano Strategico quinquennale, siamo arrivati all’aggiudicazione del bando di gara nel 2023 a favore di Zena Project. Oggi, a soli due anni di distanza, vediamo il Padiglione Zero prendere forma sotto i nostri occhi. Un’evoluzione rapida e concreta, che testimonia la solidità della visione e la capacità realizzativa dell’intero progetto. Un risultato che testimonia come una collaborazione pubblico-privato ben impostata possa rendere più agile il rinnovamento di un grande istituto come il Gaslini, garantendo efficienza, qualità senza dispersioni di risorse. Resta fermo un principio: il Gaslini continua ad essere un ente pubblico al servizio di tutti i bambini” sottolinea il direttore generale del Gaslini, Renato Botti.
“Il progetto prevede che il Gaslini diventi una vera e propria Città della Salute, un ospedale che integrerà attività cliniche, universitarie, sociali e sportive. L’avanzamento del Padiglione Zero è un segnale fortissimo della capacità della Liguria di realizzare opere strategiche con rapidità ed efficienza. Il Nuovo Gaslini non è solo un cantiere che procede spedito: è un investimento concreto nel futuro della nostra sanità e nella qualità delle cure dedicate ai bambini. Vedere crescere un IRCCS di questo livello, pilastro nazionale dell’eccellenza pediatrica, significa rafforzare uno dei beni più preziosi della nostra regione” commenta Massimo Nicolò , assessore alla Sanità di Regione Liguria.
La rapidità e l’efficienza, con cui questa trasformazione sta avvenendo, sono possibili anche grazie al modello di Partenariato Pubblico Privato adottato dall’Istituto. La realizzazione del progetto è affidata a Zena Project (società di progetto creata dal raggruppamento temporaneo di imprese CMB Società Cooperativa, Renovit Public Solutions e Arcoservizi) per un valore totale dell’investimento di 182,8 milioni di euro. Il progetto è stato reso possibile anche grazie alle risorse messe in campo dalla Fondazione Gerolamo Gaslini, presieduta da Mons. Marco Tasca, arcivescovo di Genova, che ha contribuito con due finanziamenti di complessivi 20 milioni di euro in conto capitale.
L’Istituto Gaslini si avvale del supporto del servizio di Project Management Consulting di RINA – PROGER.
“Il Gaslini è un’eccellenza pubblica riconosciuta a livello mondiale e un patrimonio della nostra città. I lavori in corso sono necessari per renderlo sempre più funzionale, accogliente e al passo coi tempi, a beneficio dei bambini e delle loro famiglie. È comprensibile che interventi così importanti comportino disagi temporanei per chi vive e lavora nel quartiere. Proprio per questo credo sia fondamentale accompagnare il cantiere con ascolto, trasparenza e confronto costante. L’Osservatorio Gaslini, nato da una mozione che ho presentato quando era consigliera in municipio, va in questa direzione: uno strumento stabile di dialogo e partecipazione, perché l’innovazione non lasci indietro nessuno. Credere nel Gaslini significa credere in una sanità d’eccellenza che cresce insieme al territorio” commenta la presidente della Commissione 5 Territorio del Comune di Genova, Serena Finocchio.
Lo stato avanzamento dei lavori
Le attività di scavo del Padiglione Zero sono state completate il 29 novembre 2025. È in corso la realizzazione dei contromuri in calcestruzzo armato a ridosso delle berlinesi, ovvero la cortina di micropali affiancati che sostiene i fronti di scavo. Da adesso si inizia a salire: “In questa fase stiamo terminando le ultime attività nel sottosuolo e iniziando a realizzare le prime parti del nuovo edificio – spiega Siriana Bertacchini, presidente di Zena Project. – Significa che stiamo completando il sistema fondazionale da cui spiccano gli elementi strutturali verticali, pilastri e muri in calcestruzzo armato, a sostegno dei solai de piani superiori. In parallelo procede anche il Polo Tecnologico, in cui stiamo realizzando i tamponamenti interni ed esterni. Sono passaggi importanti perché segnano il completamento della fase iniziale e l’avvio della costruzione vera e propria del Padiglione Zero e del relativo Polo tecnologico, cuore di tutto il sistema impiantistico del nuovo Istituto Gaslini, che da ora in poi sarà sempre più visibile dall’esterno”.
La fine dei lavori della prima fase, delle quattro previste in totale, è attesa nel primo semestre 2027, alla quale seguiranno i collaudi degli impianti tecnologici e infine la disponibilità dell’ospedale, con l’obiettivo di attivare i primi reparti ospedalieri del Padiglione Zero entro il 2027.
“Il completamento degli scavi del Padiglione Zero rappresenta un traguardo fondamentale nel percorso di realizzazione del Nuovo Gaslini – aggiunge Carlo Luzzatto, amministratore delegato e direttore generale di RINA -. La nostra attività garantisce una gestione integrata e rigorosa del cantiere e assicura trasparenza in tutte le fasi di sviluppo. Accompagnare un’eccellenza come il Gaslini nella realizzazione di un’infrastruttura all’avanguardia, sostenibile e progettata per migliorare il soggiorno dei pazienti e delle loro famiglie rappresenta inoltre per noi un motivo di ulteriore responsabilità e orgoglio”.
Il progetto
Il progetto di restyling del Gaslini prevede la costruzione di un nuovo padiglione, il cosiddetto Padiglione Zero, dove saranno trasferite e collegate tra loro tutte le funzioni ad alta intensità di cura (il Pronto Soccorso, le Rianimazioni neonatale e pediatrica, il blocco operatorio, il punto nascita, i servizi di Radiologia) e, grazie a questi trasferimenti, la ristrutturazione di cinque edifici già esistenti destinata alla media e bassa intensità di cura, alla ricerca e alla morgue. A seguire, è prevista la rifunzionalizzazione di altrettanti cinque padiglioni, che una volta liberati dalle attuali attività clinico-scientifiche, saranno destinati ad attività socio-sanitarie.
“La costruzione del Nuovo Gaslini è un’opera che prende vita portando avanti un’importante sfida: creare un nuovo monoblocco all’interno di un presidio completamente funzionante. Viene infatti, assicurata la piena operatività di ogni reparto per tutta la durata dei lavori, nel rispetto dei bambini, delle famiglie e di tutto il personale. Il progetto si sviluppa in quattro fasi: la prima, avviata a luglio 2024, ha portato alla demolizione dei padiglioni 7 e 8, nonché all’avvio dei lavori di costruzione del Padiglione Zero e del nuovo Polo Tecnologico, quest’ultimo oggi quasi terminato” spiega il direttore dei Servizi Tecnici e RUP del Nuovo Gaslini Ezio Nicolas Bruno Urbina.
I monitoraggi e la sicurezza
Un cantiere di queste dimensioni richiede un impegno costante in termini di sicurezza. Per questo l’Istituto effettua monitoraggi continui su vibrazioni, rumori e polveri: in un anno di lavori nessun valore ha mai superato le soglie di allerta. “La sorveglianza sanitaria, attiva per oltre 3.300 operatori del Gaslini presso la Medicina Preventiva, non ha mai evidenziato la necessità di misure aggiuntive. In particolare, il ritrovamento di idrocarburi e amianto durante gli scavi, avvenuto nel settembre 2024, non ha prodotto rischi per la salute, in quanto i valori rilevati sono sempre stati nettamente al di sotto della soglia normativa, ma ha comportato una ripianificazione del cronoprogramma per garantire il corretto smaltimento dei materiali” spiega Raffaele Spiazzi, direttore sanitario del Gaslini.