PIANO NAZIONALE ESITI DI AGENAS PREMIA ECCELLENZE ULSS PEDEMONTANA IN ORTOPEDIA, OSTETRICIA, CHIRURGIA GENERALE E NEUROLOGIA

Molti gli indicatori per i quali gli ospedali di Bassano e Santorso hanno ottenuto la massima valutazione.
Al top anche l’ospedale di Asiago per l’Ortopedia

Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, ha diffuso i risultati del Progamma Nazionale Esiti 2025, che preso in esame l’attività di 1.117 ospedali in tutta Italia, pubblici e privati, valutando la qualità dell’assistenza fornita sulla base di una serie di indicatori oggettivi.

Nel rapporto gli ospedali dell’ULSS 7 Pedemontana hanno ottenuto la massima valutazione in diverse aree: Ortopedia, Ostetricia, Chirurgia Generale e Neurologica.

Più in dettaglio, per la cosiddetta area “osteomuscolare”, i tre ospedali dell’Azienda si sono collocati tutti nella fascia massima di valutazione per i seguenti indicatori considerati da Agenas: i volumi di intervento per protesi di anca, ginocchio e frattura di femore, la percentuale di riammissioni in ospedale entro 30 giorni a seguito di intervento di protesi di ginocchio e la tempestività di intervento per la frattura di femore. 

Ad esempio, viene sottoposto all’intervento per la frattura di femore entro 48 ore dall’accesso in ospedale l’89,51% dei pazienti al San Bassiano e l’86,9% a Santorso, mentre deve essere nuovamente ricoverato entro 30 giorni dall’intervento di protesi al ginocchio solo lo 0,75% dei pazienti a Bassano, lo 0,86% a Santorso e addirittura lo 0,49% per Asiago. 

Nella fascia di valutazione più alta si collocano anche le misurazioni per gli indicatori afferenti all’area “Gravidanza e Parto” per gli ospedali di Bassano e Santorso. In questo ambito Agenas ha considerato 4 dati: il volume di parti (1015 per Bassano e 1466 per Santorso nel 2024), la percentuale di parti cesarei primari (Santorso con 9,87% è addirittura tra le 10 strutture in Italia con la minor percentuale di parti cesarei), la proporzione di parti vaginali in donne con pregresso cesareo (per la quale Santorso in particolare si conferma il migliore in Italia, ma anche il San Bassiano si posiziona bene) e la proporzione di episiotomie nei parti vaginali (solo lo 0,14% a Bassano e l’1,36% a Santorso).

Ma gli ospedali di Bassano e Santorso brillano anche per la Chirurgia Generale e in particolare per l’intervento di rimozione della cistifellea (colecisti) con metodica mininvasiva (laparoscopia): in questo caso vengono valutati con il massimo dei giudizi sia il volume dei ricoveri (considerato un indice di esperienza dell’équipe e quindi di sicurezza per il paziente) sia soprattutto la percentuale di pazienti dimessi nei due giorni successivi all’intervento, che supera le soglie richieste (92% per Bassano e 89% per Santorso).

Infine, una nota di merito va anche alla Neurologia, in particolare all’ospedale di Santorso per il trattamento dell’ictus ischemico, che ottiene la massima valutazione per la mortalità a 30 giorni (solo il 2,36%).

«Il fatto di avere ricevuto la massima valutazione su un numero di specialità e una tipologia così ampia di indicatori – commenta il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza – rappresenta un grande risultato, a maggior ragione se consideriamo che si tratta di ospedali spoke: è la dimostrazione che i cittadini della Pedemontana possono rivolgersi con la massima fiducia agli ospedali vicino a casa. Inoltre voglio sottolineare che pur senza arrivare al massimo punteggio, valutazioni positive sono state assegnate ai nostri ospedali anche per molte altre specialità e indicatori, a conferma del grande lavoro di squadra svolto dai nostri medici, infermieri e da tutto il personale nei nostri ospedali e degli elevati standard qualitativi che possiamo garantire per la presa in carico dei nostri pazienti». 

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