A Trieste si parla di Farmacovigilanza attiva

Venerdì 12 dicembre a Trieste un convegno divulgativo per illustrare i risultati del progetto regionale per favorire una prescrizione più appropriata dei farmaci

L’uso appropriato dei farmaci è fondamentale per l’efficacia clinica e la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Grazie alle normative europee e a migliori sistemi di scambio dati, la farmacovigilanza è notevolmente migliorata, ma si basa ancora su un approccio passivo di registrazione delle reazioni avverse, che non tiene conto, cioè, dei meccanismi biomolecolari e farmacocinetici alla base degli effetti collaterali.

Da qui si è sviluppato il progetto regionale di farmacovigilanza attiva, nato nel 2022 e promosso dal Servizio assistenza farmaceutica e dispositivi medici della Direzione Centrale Salute – Regione Friuli Venezia Giulia, che vede la partecipazione dei due IRCCS regionali (CRO di Aviano e Burlo Garofolo di Trieste) con il coordinamento scientifico da parte della Farmacologia del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano.

Il progetto, finanziato dall’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, e cofinanziato dalla Regione FVG con fondi dedicati allo sviluppo d’iniziative di farmacovigilanza attiva, si propone di supportare un approccio multidisciplinare che integri farmacogenetica, monitoraggio terapeutico e revisione delle interazioni farmacologiche MedReview, per migliorare la qualità dei dati e minimizzare il rischio di effetti avversi attraverso una valutazione più precisa del nesso di causalità e una riduzione delle mancate segnalazioni, aumentando la sicurezza e l’efficacia delle terapie nel contesto regionale.

A conclusione del progetto, venerdì 12 dicembre, dalle 9 alle 13.30, all’Urban Center di Trieste, si terrà un evento divulgativo coordinato da Erika Cecchin, responsabile della struttura di Farmacologia clinica e sperimentale del CRO, per illustrare i risultati e sensibilizzare gli operatori all’utilizzo di strumenti quali farmacogenetica, Therapeutic Drug Monitoring (il monitoraggio terapeutico dei farmaci, ovvero la misura delle concentrazioni di specifiche terapie nel sangue per personalizzare il dosaggio, ndr), e l’analisi delle interazioni per una prescrizione più appropriata.

IL PROGRAMMA prevede la partecipazione di varie figure professionali: la giornata si aprirà con una lettura magistrale di Gianluca Trifirò, professore ordinario di farmacologia all’Università di Verona e presidente della Consulta nazionale dei direttori della Scuola di Specializzazione di Farmacologia e Tossicologia Clinica, che porterà la sua esperienza in ambito di farmacovigilanza e gestione delle politerapie. Poi Giuseppe Toffoli, già direttore della Farmacologia clinica e sperimentale del CRO e attuale membro del Comitato Tecnico Scientifico per la messa in commercio dei farmaci di AIFA, presenterà il ruolo degli organi regolatori nazionali nella medicina di precisione.

Paola Rossi, responsabile del Servizio assistenza farmaceutica e dispositivi medici DCS FVG e coordinatrice del progetto, Erika Cecchin, responsabile scientifica, e il professor Gabriele Stocco, farmacologo del Burlo, presenteranno i risultati preliminari ottenuti. La tavola rotonda finale – con la partecipazione di Anna Arbo, direttore della Farmacia del Burlo e responsabile del progetto per l’IRCCS materno – infantile, Paolo Baldo, direttore della Farmacia ospedaliera del CRO, e Stefano De Monte, responsabile del Cluster per la vita FVG – permetterà di confrontarsi sulle potenzialità della farmacovigilanza anche in un contesto di trasferimento tecnologico e opportunità per il mondo industriale.

L’evento intende anche valorizzare il ruolo e le competenze del farmacologo e farmacista clinico, una figura sempre più centrale per le politiche del farmaco e per la sostenibilità dei Sistemi sanitari regionali e nazionali, anche alla luce dei primi quattro specializzati del Friuli Venezia Giulia che hanno terminato la Scuola in Farmacologia e Tossicologia Clinica dell’Università di Trieste.

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