Conoscenza e cultura come forme di prevenzione contro la violenza. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne l’Università di Messina e l’AOU G. Martino di Messina aderiscono all’iniziativa promossa dalla Fondazione Onda ETS organizzando diversi incontri che coinvolgono studenti, lavoratori e cittadini.
Il 24 Novembre dalle 9 alle 13 – al padiglione W piano terra – l’unità operativa complessa di psichiatria, insieme al Servizio Sociale Aziendale, offre con accesso diretto la possibilità di ricevere consulenze gratuite per crisi di coppia.
Il 25 novembre dalle 10 alle 13, presso il Rettorato dell’Università di Messina, ci sarà un desk con un punto informativo a cura del CERIP (Centro di Ricerca e Intervento Psicologico) dedicato agli studenti; a seguire un incontro per focalizzare l’attenzione su due temi essenziali: I segni precoci di violenza psicologica nelle relazioni e Sviluppo affettivo e autoregolazione emotiva nelle relazioni interpersonali. Nel pomeriggio – a partire dalle 14:30 nell’aula magna del Padiglione H, un evento formativo rivolto a operatori sanitari, specializzandi in formazione, tirocinanti, studenti di area sanitaria sulla Prevenzione della Violenza e delle Aggressioni nei Luoghi di Lavoro.
L’obiettivo alla base dell’’iniziativa è quello di incoraggiare le donne vittime di violenza a chiedere aiuto e accedere alla rete di servizi di supporto e accoglienza protetta. Durante questa settimana, oltre 200 Ospedali con il Bollino Rosa e i Centri antiviolenza aderenti all’iniziativa offriranno gratuitamente servizi clinici e informativi, consulenze e colloqui. Quest’anno, inoltre, il progetto sarà supportato anche dalle farmacie con il Bollino RosaVerde, che dal 24 al 28 offriranno gratuitamente supporto psicologico telefonico dalle 10:00 alle 13:00 al numero 393-7344521 e supporto legale telefonico dalle 14:00 alle 17:00 al numero 393-7141900.
L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio ormai portato avanti da Fondazione Onda ETS dal 2021 e che nel 2025 ha visto la realizzazione di un’indagine, in collaborazione con Elma Research, e di una campagna di comunicazione finalizzata a ridurre i pregiudizi culturali e sensibilizzare sulla parità di genere. Quest’anno, infatti, l’iniziativa si concentra sull’educazione e la sensibilizzazione sulle discriminazioni di genere, con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sui bias culturali e stimolare la costruzione di relazioni basate sul rispetto e sulla parità di genere. Per il terzo anno consecutivo, la campagna social è stata insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica.
«La violenza contro le donne è un tema che deve riguardare tutti noi, uomini e donne, e che troppo spesso viene ignorato e normalizzato. Nel 2025, anniversario del nostro ventennale, abbiamo scelto di dare continuità al percorso già iniziato negli scorsi anni e vogliamo stimolare una presa di coscienza: denunciare, chiedere aiuto e intervenire non devono essere considerati solo atti individuali, ma gesti che possono innescare un cambiamento collettivo.E’ necessario abbattere quei pregiudizi culturali radicati che ancora oggi, sia nelle relazioni di coppia, che famiglia o sul lavoro, alimentano discriminazioni e violenze, e negano alle donne un riconoscimento paritario. Per fare questo, è necessario educare alla consapevolezza, al riconoscimento e al rifiuto di tutte le forme di violenza. Solo attraverso un impegno educativo condiviso e continuo potremo costruire una società basata sulla cultura del rispetto e della parità, e offrire a chi subisce violenza il coraggio e il sostegno per spezzare il silenzio», dichiara Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda ETS.
«Da Presidente della Commissione ho più volte sottolineato che occorre un patto di corresponsabilità tra famiglia, scuola, società civile e politica nella lotta alla violenza di genere. Il tema rimane la cultura del rispetto, che deve permeare tutti gli ambiti del nostro vivere. Tra le inchieste che ho fortemente voluto in Commissione sicuramente prioritaria quella della violenza economica e della formazione economico-finanziaria di genere quale strumento per prevenirla. Ricordo che il 62 per cento delle donne vittime di violenza non ha autonomia economica. Gli uomini esercitano il loro potere anche così: negando la possibilità alle donne di essere economicamente libere e quindi di denunciare. Indipendenza economica, empowerment, lavoro sono oggi parole chiave per l’autodeterminazione femminile. Serve una rivoluzione gentile che metta le competenze economiche al centro della formazione femminile, senza aspettare l’emergenza. Fondamentale punire, ma ancor più prevenire. E la prevenzione ha molte forme. Educazione, formazione, specializzazione, informazione. Ma anche consapevolezza del contesto. Perché se è vero che nessuno nasce violento, è altrettanto vero che la violenza cresce meglio deve la si lascia stare, dove la si considera normale. Dobbiamo essere sentinelle e protagonisti nella lotta alla violenza di genere. Sostituire il conflitto con il confronto. Voler bene alle donne significa non lasciarle sole, e Fondazione Onda ETS da 20 anni non ci lascia mai sole!», dichiara On. Martina Semenzato, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere.
«Da anni Fondazione Onda ETS si oppone alle tante, troppe, tipologie di violenze contro le donne. Negli ultimi tempi queste non solo si sono moltiplicate, ma, oltre a interessare le donne adulte, hanno colpito giovani ragazze e addirittura bambine – non solo nel cosiddetto turismo sessuale maschile, ormai risalente a tempo orsono per giungere all’oggi – e donne anziane. Stanno, inoltre, diffondendosi in modo esponenziale gli stupri del branco contro giovani ragazze; il tutto viene ripreso di norma coi cellulari, in cui i membri maschi si vantano delle proprie “prodezze”. Perché si verificano questi efferati episodi? Purtroppo, in molti ritengono ancora il falso, ovvero che essi si devono a causa della crescita della forza e dell’indipendenza delle donne, eventi che mettono in discussione quelle degli uomini. In tal modo le colpe delle violenze ricadono, come un tempo, sulle donne stesse. Fondazione Onda ETS rinnova il suo impegno nell’opporsi alla violenza in tutte le sue forme, con l’intento di non fornire giustificazioni razionali alle violenze maschili, ma di inquadrarne la radice profonda, cioè la volontà di possedere le donne, considerandole alla stregua di oggetti», afferma Nicla Vassallo, Professore ordinario di Filosofia Teoretica, Ricercatore Associato dell’Isem/C.N.R., Alumna del King’s College of London, Membro del Comitato d’Onore della Fondazione Onda ETS.
Nel mondo, la violenza sulle donne colpisce 1 donna su 3, con conseguenze devastanti quali isolamento, incapacità di lavorare, difficoltà nel prendersi cura di sé e dei propri figli. Secondo l’OMS si tratta di “un problema di salute di proporzioni globali enormi” che si ripercuote con effetti negativi, a breve e a lungo termine, anche sul benessere mentale, sessuale e riproduttivo, come sottolineato dall’indagine realizzata con Elma Research. Tra tutte le forme di violenza, quelle più diffuse contro le donne sono quelle più subdole e pervasive: abusi verbali, pregiudizi, stereotipi di genere e violenze psicologiche, come stalking e relazioni tossiche, rappresentano le situazioni più osservate (76-87 per cento degli intervistati). L’indagine evidenzia inoltre un divario netto tra chi vorrebbe intervenire denunciando o chiamando le forze dell’ordine (67 – 68 per cento) e chi realmente lo fa (12-13 per cento). Il principale ostacolo è l’incertezza su come agire, risulta quindi fondamentale rafforzare la consapevolezza e l’educazione rispetto al tema, fornendo informazioni precise su come intervenire in modo efficace e sicuro. E’ altrettanto importante valorizzare l’educazione sociale, già a partire dai contesti scolastici, per favorire la prevenzione e la sensibilizzazione sin dalle prime fasi della formazione individuale. Infine, emerge la percezione che l’attenzione dei media e delle istituzioni al tema della discriminazione e violenza di genere sia ancora marginale, segnale che suggerisce la necessità di coinvolgerli maggiormente come risorse.
Oltre all’indagine, il progetto è stato arricchito con il contributo creativo di chi ha partecipato alla Open Call “Disegni di svolta” in collaborazione con Illustration Ladies Milano, durante la quale sono state realizzate illustrazioni che raccontassero visivamente la discriminazione di genere. L’immagine vincitrice, insieme ad altre selezionate, saranno utilizzate nei materiali di comunicazione nella campagna di sensibilizzazione e nella promozione dell'(H) Open Week di quest’anno.
Le illustrazioni selezionate saranno inoltre esposte in una mostra fisica che si terrà presso l’Università Statale di Milano dal 25 novembre al 5 dicembre, con l’obiettivo di raggiungere in particolare il pubblico più giovane, coinvolgendolo e stimolandolo ad una riflessione grazie ad una narrazione visiva. La mostra sarà aperta al pubblico dopo un evento inaugurale, che costituirà anche un momento per raccontare l’impegno di Fondazione Onda ETS su questo fronte.
A partire dal 10 novembre, tutti i servizi del'(H) Open week offerti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it e cliccando sul pop-up dell’iniziativa. Sarà possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco delle strutture aderenti e consultare i servizi che offrono.
Fondazione Onda ETS dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento del Bollino Rosa. Il network, composto da 361 ospedali dislocati sul territorio nazionale, sostiene Fondazione Onda ETS nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.
Quest’anno, inoltre, Fondazione Onda ETS ha lanciato il Bollino RosaVerde, che comprende oggi un network di 148 farmacie che offrono servizi dedicati alla salute e ai bisogni dei cittadini, con un’attenzione particolare alle donne. Queste farmacie rappresentano un punto di riferimento per prevenzione, informazione e supporto, diventando un luogo di fiducia per la comunità.
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di Consiglio Nazionale delle Ricerche, DonnexStrada, Farmindustria, Fofi e Fondazione Libellula, con la media partnership di Adnkronos, Baby Magazine, Dottnet, Panorama della Sanità, Salutare, Tecnica Ospedaliera e TrendSanità e con il contributo di Aurobindo Pharma Italia, Crédit Agricole Italia, Eni, FiberCop, Korian Italia, Milano Serravalle e Reale Mutua Assicurazione.