Rete Izs: “Prevenzione prima infrastruttura di salute pubblica”. Alleanza con Ministero e Regioni

La prevenzione è la prima infrastruttura della salute pubblica: un patrimonio collettivo che si regge su un’architettura capace di unire scienza, competenza, governance sanitaria e territori. In Italia ha un nome: Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (Rete IZS). È lungo la filiera Ministero-Regioni-Rete che l’approccio One Health diventa operatività misurabile, chiave per un approccio integrato e sostenibile alla prevenzione: sorveglianza epidemiologica e diagnostica omogenee, allerta precoce su zoonosi e malattie emergenti, sicurezza alimentare lungo l’intera catena, formazione continua degli operatori, standard condivisi e piattaforme di interoperabilità dei dati a supporto di decisioni pubbliche tempestive e coerenti. In questo quadro, la Rete IZS rappresenta la spina dorsale tecnica del Servizio sanitario nazionale: luogo di standardizzazione, circolazione delle evidenze e coordinamento operativo che consente risposte coerenti e comparabili tra territori.

Di questo si è discusso nell’incontro “One Health e prevenzione sanitaria – Il ruolo dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna”, promosso con Regione Lombardia e Regione Emilia-Romagna e ospitato dallo stesso IZSLER. Per la prima volta, nello stesso contesto, si sono riuniti i rappresentanti del Ministero della Salute, con la partecipazione del Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema One Health e della Direzione generale della sanità animale, rappresentate da Giovanni Leonardi e Giovanni Filippini, Guido Bertolaso, assessore al welfare della Regione Lombardia, Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, e i vertici tecnici dell’Istituto.

Dall’incontro è emersa con forza la consapevolezza che la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente sono inscindibilmente legate, e che solo un approccio trasversale, culturale e operativo potrà garantire la sicurezza sanitaria nei prossimi anni. Per tutti i partecipanti, il confronto ha rappresentato un passo decisivo verso la costruzione di un linguaggio comune e di una governance integrata One Health, capace di orientare le scelte future in modo coerente e coordinato.

La sfida del futuro non è più solo teorica, ma richiede un’immediata concretizzazione: tradurre i principi della One Health in azioni, progetti e strumenti di prevenzione condivisi tra le istituzioni, il mondo scientifico e la società civile. In questo contesto IZSLER ha le competenze e le capacità per definire gli scenari futuri che forniscono ai decisori politici gli strumenti per definire la strategia di azione a favore della salute pubblica, mettendo a disposizione della Rete IZS piattaforme, competenze e metodologie utili a rendere comparabili gli esiti e più rapidi i tempi di risposta.

“La prevenzione vive se è rete: la Rete IZS è il luogo in cui dati, laboratori e procedure diventano capacità di azione; il contributo di IZSLER è mettere a sistema ciò che facciamo ogni giorno, evidenze solide, metodologie condivise, supporto tecnico alle Regioni per trasformare la conoscenza in decisioni e assicurare risposte omogenee sul territorio”, spiega Giorgio Varisco, Direttore Generale IZSLER.

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