L’Italia e la Liguria protagoniste all’UNESCO Restaurant di Parigi grazie alle ragazze e ai ragazzi di Fondazione AUT AUT ETS. L’occasione è stata l’evento internazionale “Work Inclusion: Talents and Skills in Italian Cuisine”, promosso dal Ministero per le Disabilità e fortemente voluto dalla ministra Alessandra Locatelli, per celebrare la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità e raccontare, attraverso la tavola, il valore dell’inclusione e dei talenti che la rendono possibile.
Sono state 27 le associazioni presenti, provenienti da 18 regioni italiane, per un totale di oltre 200 partecipanti tra ragazzi con disabilità, educatori e accompagnatori, dimostrando come la cucina possa diventare un linguaggio universale di partecipazione e dignità. Unica a rappresentare i piatti della tradizione ligure è stata Fondazione AUT AUT, costituita da AGAPO Odv e Fondazione Il Domani dell’Autismo ETS insieme a Fondazione Carispezia, che ha portato in tavola le casarecce al pesto di produzione propria e le trofie senza glutine, preparate in omaggio al ministro Locatelli. Il gruppo, composto da due ragazzi e una ragazza in cucina e quattro ragazzi e una ragazza in sala, ha curato ogni dettaglio, dalla preparazione alla mise en place, servendo un centinaio di ospiti provenienti da tutto il mondo.
“È stata un’esperienza straordinaria. Ha permesso ai nostri giovani di confrontarsi con un contesto internazionale e di vivere da protagonisti un’occasione di crescita e consapevolezza. Dopo le esperienze alle Nazioni Unite di New York e al G7 di Solfagnano, partecipare all’UNESCO ha rafforzato in loro il senso di autonomia, responsabilità e orgoglio per il lavoro che svolgono ogni giorno nella struttura della Fondazione AUT AUT”, racconta Alberto Brunetti, responsabile di Luna Blu, la struttura che, insieme a Sant’Anna Hostel, promuove ogni giorno un modello di inclusione, coniugando, da quasi dieci anni, formazione, impresa sociale e welfare di comunità.