Proximity Care è sbarcato all’Isola d’Elba: 415 screening realizzati in 6 comuni elbani

Settimana di screening all’Isola d’Elba grazie alla collaborazione tra Asl Toscana nord ovest, ISPRO, Comuni, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. La presenza del camper “Proxy Screening” ha consentito di effettuare oltre 400 test.

Isola d’Elba, 6 novembre 2025 – Si è conclusa positivamente la prima esperienza di multiscreening nei comuni dell’Isola d’Elba. Sette giorni di screening itinerante promosso da Proxy Screening, l’azione nata per garantire la prevenzione oncologica “sotto casa” e sperimentata per la prima volta nella Valle del Serchio, nell’ambito di Proximity Care, progetto promosso dalla Scuola Superiore Sant’Annadi Pisa, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (www.proximitycare.it) e la collaborazione con ISPRO.

In soli sette giorni sono stati effettuati 250 screening per la prevenzione del tumore al colon retto, 103 mammografie e 62 pap test

“L’esperienza di “Proxy screening” – sottolinea Fabio Chetoni, direttore della zona distretto Elba – ci conferma l’importanza della rete, un insieme di elementi complementari che interagiscono tra di loro per il perseguimento di obiettivi comuni di salute. L’integrazione dei dipartimenti aziendali intervenuti, dei comuni, del terzo settore, della Scuola Superiore Sant’Anna, ha consentito di raggiungere un risultato eccellente sia per l’efficacia della azione sia per l’efficienza dell’organizzazione. Le sedi di stazionamento sono state individuate in accordo con i sindaci per garantire vicinanza e raggiungibilità per tutte le persone interessate. Vorrei estendere il ringraziamento anche all’intera comunità elbana che ha aderito numerosa a questa nuova modalità di screening.”

“La presenza sull’isola del Camper “Proxy screening” – dichiara Maurizio Papi, sindaco di Porto Azzurro – ha evidenziato come l’integrazione tra i diversi Enti, lo sviluppo di modelli sanitari di prossimità e il coinvolgimento partecipato della popolazione siano fondamentali per raggiungere buoni risultati di prevenzione in un territorio insulare come il nostro. Un’esperienza che auspico si possa ripetere per renderla ancora più incisiva”.

Anche la direttrice alla ASL Toscana Nord Ovest Maria Letizia Casani si è detta soddisfatta dei risultati.  “Grazie al progetto Proximity Care stiamo portando avanti una serie di azioni che possono realmente migliorare i servizi socio-sanitari per i cittadini, in particolare quelli delle cosiddette aree interne o insulari, puntando sui concetti di prossimità e di innovazione tecnologica. Possiamo così ridurre gli ostacoli per i residenti di questi territori e far diminuire i costi ambientali, sociali ed economici. Si è infatti sviluppata una collaborazione unica tra partner complementari, in cui ciascuno porta i propri saperi, con un lavoro comune su alcune specifiche progettualità che vanno nella direzione di rispondere ai bisogni dei cittadini utilizzando anche i risultati più avanzati degli studi legati alla tecnologia. Ringrazio i nostri operatori, che svolgono un ruolo fondamentale in questo ambito: sperimentano le azioni sul campo, interagiscono quotidianamente con la popolazione ed erogano servizi”.

Infine, la prof.ssa Sabina Nuti, responsabile scientifica del progetto Proximity Care della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sottolinea l’importanza dell’iniziativa: “Portare il progetto Proxy Screening, già sperimentato con successo nella Valle del Serchio, anche all’Isola d’Elba rappresenta un risultato significativo. È infatti un primo passo concreto verso la scalabilità del modello di multi-screening, che consente di offrire più esami di prevenzione in un unico appuntamento, direttamente vicino a casa delle persone. Questa esperienza dimostra come la collaborazione tra ricerca, sanità pubblica e amministrazioni locali possa tradursi in un impatto reale sulla salute dei cittadini, rendendo la prevenzione più accessibile e capillare, anche nei territori insulari e nelle aree interne. Desidero ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ISPRO, l’ASL Toscana nord ovest, il Centro Screening di Livorno, gli operatori sanitari della Valle del Serchio che hanno accompagnato l’iniziativa all’Elba insieme ai colleghi della Zona Distretto Elba, i Comuni e il terzo settore. L’esperienza di scalabilità si è rivelata un successo e costituisce un punto di partenza importante per estendere questo modello innovativo di prevenzione di prossimità ad altre aree interne della nostra regione.”

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