ORISTANO, 6 NOVEMBRE 2025 – È operativa alla Asl di Oristano la piattaforma che permetterà di effettuare i servizi di Televisita e Teleconsulto, un sistema gestito e messo a disposizione messo a disposizione dal Dipartimento per la Sanità Digitale e l’Innovazione Tecnologica di Ares Sardegna.
Si tratta del primo sistema di telemedicina avviato in Sardegna. Le principali funzionalità della piattaforma Pohema, già disponibili, riguardano l’arruolamento dei pazienti, la programmazione delle prestazioni di Televisita con i pazienti e delle attività di Teleconsulto con altri professionisti sanitari, oltre alle varie altre funzionalità per completare le attività di telemedicina nell’ambito dello sviluppo dell’assistenza territoriale.
La Televisita permetterà al paziente, che può essere anche supportato da un familiare o da un altro caregiver, di collegarsi dal proprio domicilio con il medico tramite una app dedicata scaricabile sul proprio smartphone o sul computer dotato di videocamera: sarà così possibile effettuare una visita a distanza, in tempo reale, attivando una videochiamata sulla piattaforma, totalmente sicura dal punto di vista informatico, consentendo la condivisione di dati clinici e, se necessario, l’invio di documentazione sanitaria tramite lavagna virtuale e messaggi in chat.
Il Teleconsulto servirà per lo scambio delle informazioni cliniche e confronto sulle scelte del percorso di cura e assistenza tra professionisti della salute, come il medico di medicina generale, lo specialista ambulatoriale, il medico ospedaliero e i medici di distretto e Ascot.
Il servizio di Telemedicina è soprattutto indicato per pazienti cronici, in carico al professionista o alla struttura di riferimento, in particolare se inseriti in PDTA (percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali) o in assistenza domiciliare.
“Le prime specialità interessate in Asl sono quelle di Diabetologia e Cardiologia, priorità data anche dalla importante prevalenza di cittadini con patologie croniche che beneficiano delle cure di queste discipline – ha spiegato il Commissario straordinario della Asl di Oristano Federico Argiolas – Nel percorso di formazione sono già stati coinvolto un primo gruppo di medici di medicina generale che prestano servizio anche negli ambulatori Ascot, ma tutti i medici interessati all’utilizzo del nuovo strumento lo potranno richiedere alla Asl per riceverne l’abilitazione. Lo scopo è di estenderlo progressivamente a tutti i setting assistenziali e arrivare in modo capillare a coprire tutto il territorio, anche lontano dalle principali strutture di erogazione dei servizi sanitari, fino alla casa dei cittadini”.
“Con l’avvio della piattaforma Pohema, la Sardegna compie un passo decisivo verso una sanità più digitale, integrata e territoriale – ha sottolineato Cesare Delussu, direttore del Servizio Sistemi Informativi Sanitari del Dipartimento per la Sanità Digitale e l’Innovazione Tecnologica di Ares Sardegna – L’obiettivo è creare un modello unico e interoperabile che consenta a tutte le aziende sanitarie sarde di offrire servizi di telemedicina omogenei, sicuri e facilmente accessibili. La sperimentazione avviata a Oristano rappresenta il primo tassello di un percorso che sta coinvolgendo progressivamente tutte le aziende sanitarie dell’isola”.
Come ha dichiarato la direttrice del servizio di Diabetologia della ASL di Oristano, Concetta Clausi, “siamo attualmente in una fase di arruolamento dei pazienti candidabili al servizio di Televisita, pazienti che insieme ai loro caregiver saranno formati per poter iniziare con le vere e proprie visite a distanza. L’avvio di questa nuova attività presenterà grandi vantaggi per i pazienti, specie per quelli che hanno difficoltà a spostarsi per raggiungere le strutture sanitarie. Effettuare la visita di controllo da casa rappresenterà un passo in avanti significativo nella qualità della vita e nel monitoraggio “smart” della malattia.”
“Vorrei dedicare questo progetto – ha concluso il Commissario straordinario Argiolas – alla memoria di un cittadino ultraottantenne di Terralba, Reginaldo Lilliu, che avevo incontrato all’inizio del mio mandato e che aveva avanzato la proposta di attivare un servizio di telemedicina per semplificare l’accesso dei pazienti, in particolare quelli anziani e fragili, ai servizi sanitari. Oggi il signor Reginaldo non c’è più, ma abbiamo lavorato pensando a lui e a tutte le persone nella sua stessa condizione che potremo aiutare e raggiungere più agevolmente”.