Prevenzione oncologica femminile in carcere per garantire il diritto alla salute. Con questo obiettivo, ASL Foggia organizza nella Casa Circondariale di Foggia, il prossimo 10 novembre, una sessione di screening per i tumori della mammella e del collo dell’utero.
MAMMOMOBILE E PAPMOBILE
L’iniziativa, promossa dal Distretto Socio Sanitario (DSS) di Foggia in collaborazione con il Centro Operativo degli Screening aziendali e concordata con la Direzione della struttura penitenziaria, rientra nel progetto di prevenzione per la diagnosi precoce delle patologie oncologiche femminili.
A bordo dei due mezzi mobili di ASL Foggia, il Mammomobile e il Papmobile, dalle ore 9 alle 13, le detenute potranno sottoporsi gratuitamente agli esami di screening. L’iniziativa è aperta anche alle agenti della Polizia Penitenziaria e alle dipendenti amministrative in servizio nel carcere di via delle Casermette.
SINERGIA ASL-CARCERE
“Il progetto sottolinea il valore della collaborazione tra ASL e istituzione penitenziaria come strumento indispensabile per rendere effettivo il diritto alla salute che la nostra Costituzione, all’articolo 32, riconosce come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, dichiara il Direttore Generale di ASL Foggia, Antonio Nigri. “Solo attraverso un’azione sinergica – sottolinea – è possibile superare barriere logistiche e sociali e garantire la presa in carico sanitaria anche delle persone ristrette”.
“Con questa iniziativa – aggiunge Cinzia Piccaluga, Direttrice del Distretto Soio Sanitario di ASL Foggia – ASL Foggia intende affermare che il diritto alla cura e alla prevenzione appartiene a tutti, anche a chi vive situazioni di fragilità o limitazione della libertà. L’impegno è rendere la sanità pubblica sempre più vicina alle persone per raggiungere chiunque, ovunque”.
“Con il Mammomobile e il Papmobile – afferma Luigi Esposto, Dirigente responsabile Psichiatria penitenziaria e autori di reato – la sanità pubblica entra fisicamente nei luoghi di restrizione per assicurare pari opportunità di accesso ai servizi sanitari, coerentemente ai principi di equità e inclusione che ispirano il Servizio Sanitario Nazionale.
DIRITTO ALLA SALUTE
“La salute – prosegue Antonio Lacerenza, Direttore UOC Dipartimento Materno-Infantile ASL Foggia – è un diritto universale, rispetto al quale non possono esserci barriere ed esclusioni. La sanità pubblica non deve mai lasciare indietro nessuno. Solo una sanità inclusiva, in grado di ascoltare e raggiungere ogni persona, può dirsi davvero giusta”.
“L’adesione agli screening oncologici – ricorda Carmela Totaro, Medico Responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Senologia di ASL Foggia – è fondamentale per ridurre la mortalità e migliorare la qualità della vita, perché gli esami consentono di individuare precocemente eventuali patologie e garantire percorsi di cura tempestivi e appropriati”.