ACQUAPENDENTE (VT). OLIMPIADI DELLA SALUTE, IN GARA CONTRO LA PLASTICA: OGGI TAPPA ALLA RISERVA NATURALE DI MONTE RUFENO

INSIEME AGLI STUDENTI DELL’ISTITUTO LEONARDO DA VINCI DI ACQUAPENDENTE

Stamattina, presso la riserva naturale Monte Rufeno di Acquapendente, si è svolta una nuova tappa delle “Olimpiadi della salute: in gara contro la plastica”, campagna di promozione della salute realizzata dalla Asl di Viterbo, nell’ambito del Piano aziendale della prevenzione, programma Clima, ambiente e salute. Un programma che affronta, in modo integrato, i rischi ambientali e climatici e che si propone di ridurre l’impatto negativo che questi possono avere sulla salute delle persone, promuovendo interventi di prevenzione e sensibilizzazione. La campagna è stata ideata e realizzata grazie al lavoro di un gruppo multiprofessionale e interdisciplinare di professionisti del Dipartimento di Prevenzione, diretto da Nicola Ferrarini e del Team comunicazione della Asl di Viterbo, coordinato da Luca Poleggi.

All’iniziativa, patrocinata dal Comune di Acquapendente, e alla cui organizzazione ha collaborato la riserva naturale di Monte Rufeno, hanno partecipato 38 alunni delle due classi quinte della scuola primaria dell’Istituto omnicomprensivo “Leonardo da Vinci” di Acquapendente, accompagnati dalla sindaca, Alessandra Terrosi, dai loro insegnanti e dalla vice preside Margherita Sani.

La giornata si è aperta con una lezione tenuta dal team consolidato dei professionisti della salute del Dipartimento di Prevenzione all’interno del Museo del fiore, dove il direttore, Gianluca Forti, ha poi guidato i bambini alla scoperta del percorso museale.

All’esterno del museo, l’apicoltore Giorgio Banella ha condotto una dimostrazione con arnia didattica, spiegando la vita delle api e il loro ruolo come sentinelle della salute dell’ambiente. Dopo una merenda a base di pane e miele, occasione per sensibilizzare i più piccoli a un’alimentazione naturale e sostenibile, accompagnati da Sabrina Di Francesco e dai guardiaparco della riserva naturale Monte Rufeno, i partecipanti hanno preso parte a una passeggiata ecologica per la raccolta della plastica lungo i sentieri del parco, imparando sul campo quanto sia importante prendersi cura degli ambienti naturali che ci circondano.

“Abbiamo scelto di parlare di salute nel cuore della natura – afferma Annarita Castrucci, professionista del team Clima, ambiente e salute – perché è proprio da qui che nasce la consapevolezza del legame profondo tra l’uomo e l’ambiente. Comprendere i rischi delle microplastiche e, allo stesso tempo, riscoprire la bellezza e la fragilità del nostro territorio, significa promuovere salute in senso pieno. L’inquinamento da plastica è un fenomeno che negli ultimi decenni ha assunto una portata globale, con conseguenze profonde e diffuse sulla salute umana, animale e ambientale. Si stima che ogni anno vengano rilasciate nell’oceano tra le 8 e le 12 milioni di tonnellate di plastica, con impatti persistenti sui fondali marini e sulle coste. Le microplastiche e le nanoplastiche, derivanti dal degrado dei rifiuti plastici, hanno raggiunto livelli preoccupanti in acqua, suolo e aria, entrando di fatto nella catena alimentare umana. La gestione e prevenzione di questi impatti richiede un approccio interdisciplinare e globale che integri conoscenze scientifiche e sociali e promuova la cooperazione tra settori diversi. In questo contesto, il modello One Health (approccio che riconosce l’interdipendenza tra uomo, animali e ambiente, evidenziando come i cambiamenti in un ambito possano influire sugli altri) rappresenta una prospettiva innovativa e fondamentale per affrontare le sfide legate all’inquinamento da plastica, concentrandosi sulle connessioni tra salute pubblica, salute animale e salute dell’ecosistema. Numerosi studi hanno identificato la plastica come un vettore di composti chimici tossici, quali ftalati, bisfenolo A (BPA) e metalli pesanti, che possono interferire con i sistemi endocrini e aumentare il rischio di malattie croniche come obesità, disturbi metabolici e problemi riproduttivi. Le microplastiche sono state evidenziate anche nel latte materno e nella placenta”.

“Ringrazio la riserva naturale Monte Rufeno per la preziosa collaborazione – commenta il direttore generale della Asl viterbese, Egisto Bianconi – unitamente alla sindaca e all’assessore all’Ambiente del Comune di Acquapendente, Alessandra Terrosi e Glauco Clementucci, per la partecipazione e il sostegno all’iniziativa. Ringraziamento che estendo anche all’Isde – Associazione medici per l’ambiente, alla cui campagna nazionale la Asl di Viterbo ha aderito, a partire dallo scorso anno, e ad Apoteca Natura per aver fornito il materiale informativo e didattico distribuito agli studenti. Condividere progettualità in sinergia, rispetto a tematiche così importanti, come quelle che riguardano la tutela dell’ambiente, è garanzia di una maggiore efficacia e pervasione del progetto”.

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