Versilia. Numero verde SEUS consegnato ufficialmente al Pronto soccorso Ospedale e ai comuni

Lido di Camaiore, 31 ottobre 2025 –  Oggi (31 ottobre 2025) nell’auditorium dell’ospedale Versilia si è svolta la consegna ufficiale del numero verde unico regionale del Sistema Emergenza Urgenza Sociale (SEUS) al Pronto soccorso dell’ospedale, alle amministrazioni comunali e agli assessori al ramo della Versilia.

Delle 18 Zone già attive sul territorio regionale è la prima volta che il numero viene consegnato a una struttura di Pronto soccorso anticipando lo step della consegna alle Forze dell’Ordine.

Nella giornata, coordinata dalla direttrice di Zona Manuela Folena, sono state illustrate le ragioni e le peculiarità di questa scelta.

Ad aprire l’incontro, che ha fatto registrare un’ampia partecipazione di “addetti ai lavori” e di personale sanitario del territorio e dell’ospedale (anche molti primari), è stato l’intervento del presidente della Conferenza zonale dei sindaci della Versilia Bruno Murzi, il quale ha evidenziato la sua soddisfazione e quella degli altri amministratori per questo ulteriore e significativo passo in avanti in questa zona distretto sul fronte degli interventi legati al sociale e all’integrazione ospedale-territorio. Ha quindi ringraziato l’Asl e le associazioni del territorio per l’impegno profuso in tale ambito.
Murzi ha parlato anche di altri sindaci e assessori presenti all’evento.

Cristina Corezzi della Regione Toscana (Direzione Sanità, welfare e coesione sociale – Settore Welfare e Innovazione Sociale) ha ricordato che la maggior parte delle segnalazioni per il SEUS arrivano dalle forze dell’ordine e dalle strutture di Pronto soccorso. Il passaggio di oggi (31 ottobre) al Versilia – ha detto – è quindi molto rilevante ed è la conferma di una Zona all’avanguardia, in cui il servizio di Emergenza Urgenza Sociale funziona e può essere di esempio per altre realtà, visto che l’obiettivo è quello di arrivare a coprire con il sistema SEUS tutto il territorio regionale.

La direttrice del Dipartimento dei Servizi Sociali Asl Toscana nord ovest Laura Guerrini ha espresso grande soddisfazione per la consegna numero verde al Pronto soccorso del Versilia e ha fatto presente che questa Zona si dimostra particolarmente tempestiva nel mettere in pratica azioni come queste, in grado di venire incontro alle esigenze dei cittadini. Il SEUS rappresenta infatti un servizio trasversale e un modello di integrazione socio-sanitaria sempre più avanzata, in un momento in cui le fragilità sociali necessitano di percorsi realmente integrati. Ha anche ringraziato per la sensibilità e la collaborazione la direttrice dell’ospedale Grazia Luchini e il direttore del PS Giuseppe Pepe.

La referente SEUS per l’Asl Toscana nord ovest Marica Ghiri ha illustrato il percorso lungo e complicato che è stato portato avanti in questi mesi. Dopo la fase dell’aggancio, viene infatti sempre attivata l’altrettanto significativa azione di monitoraggio. Il gruppo che segue questo percorso ha accolto diverse sfide, tra cui appunto quella di consegnare numero verde al Pronto soccorso, una scelta basata proprio sulle necessità della cittadinanza. Il SEUS in questo senso – ha ricordato – può costituire un “acceleratore di integrazione”.

La direttrice dell’ospedale Grazia Luchini ha messo in rilievo il fatto che la Versilia è la prima zona in cui il numero viene consegnato a un Pronto soccorso. Ha fatto presente che i servizi territoriali si stanno organizzando e che il dovere della sanità è di creare i presupposti per risolvere i problemi dei cittadini, in un’ottica di salute globale. La scelta di coinvolgere il PS è stata adottata anche e per dare una risposta alla problematica degli accessi impropri nella struttura

Il direttore del Pronto soccorso Giuseppe Pepe ha affermato che è necessario tornare a una vera “Solidarietà della porta accanto” e che il SEUS sarà importante per le gestioni legate al sociale. Oggi il 38% delle attivazioni arriva proprio dal PS e l’aspettativa dei professionisti è quella di arrivare a una percentuale sempre più bassa. Quando questo numero verrà utilizzato poco – ha osservato – vorrà dire che il sistema sarà diventato in grado di anticipare le situazione di emergenza sociale.

La referente del Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Versilia Silvia Navari ha ribadito i concetti di Pepe mettendo in evidenza il ruolo del servizio SEUS in situazioni in cui sono coinvolti i bambini.

Eleonora Biagini, RES, ha quindi presentato l’esperienza della Zona Versilia e i componenti del gruppo operativo di emergenza sociale (GOES), che ha finora raccolto un 32% di segnalazioni legate a soggetti anziani e non autosufficienti, un 24% per minori e un altro 24% per adulti (tra questi anche i casi di codice rosa).
Sono stati messi in rilievo anche l’entusiasmo e la passione di queste persone che hanno lavorato al progetto, credendo molto in quello che si stava predisponendo.
I vice RES Ombretta Severini, Gianluca Vannucci, Veronica Nassi (referente territoriale codice rosa) e Alberto Letari hanno spiegato il ruolo del GOES, unità che si inserisce all’interno di un sistema ormai consolidato, i compiti dello staff di coordinamento (dall’alert fino alla chiusura del processo). Hanno anche ricordato che la presa in carico dell’emergenza sociale dura di norma 72 ore ma può essere prorogata, trovando un coordinamento con gli altri soggetti coivolti.
L’allarme scatta quando una persona si trova ad affrontare da sola un bisogno complesso. In questi casi il servizio sociale garantisce un intervento tempestivo e qualificato.

A spiegare il funzionamento della centrale operativa (COES) e delle unità territoriali (UTES) sono stati poi la local manager della Cooperativa Sociale Proges Antonella Rosa e la coordinatrice della COES e delle UTES (sempre Cooperativa Sociale Proges) Arianna Giannelli.

Da evidenziare che le unità UTES sono collocate in sedi territoriali e vengono attivate un po’ come avviene per il 118, in base alla disponibilità della squadra più vicina al luogo in cui è richiesto l’intervento. Visto il contesto emergenziale, una volta sul posto gli operatori lavorano esclusivamente per la “messa in sicurezza nell’immediato della persona” e non quindi per un progetto a lungo termine.

Il momento clou dell’incontro di oggi (31 ottobre) è stato quello della consegna ufficiale del numero verde al Pronto soccorso del Versilia e ai Comuni della Zona distretto.


E’ bene ribadire che il SEUS è un servizio di secondo livello. Non viene cioè attivato direttamente dai cittadini ma a far partire le segnalazioni sono soggetti pubblici: servizi sociali territoriali, forze dell’ordine, dipartimento dell’emergenza urgenza sanitaria, altri servizi sanitari, soggetti del territorio che si trovino di fronte ad una situazione di emergenza-urgenza sociale personale o familiare.

Il pronto soccorso sociale, che la Regione Toscana ha introdotto per prima, si sta rivelando di grande utilità. Risponde infatti in maniera tempestiva ed adeguata a situazioni sociali gravi e improvvise, permettendo di integrare la risposta sociale con quella sanitaria e consentendo una continuità fondamentale tra l’evento che ha determinato l’intervento e la presa in carico dei servizi sociali.
Tra le motivazioni più frequenti per cui viene attivato il servizio ci sono esplosioni di alta conflittualità in nuclei familiari fragili, episodi di violenza e maltrattamento di donne o di persone anziane, manifestazioni di grave malessere in ragazzi e adolescenti, improvviso abbandono o stato di solitudine di persone non autosufficienti o gravemente disabili. In situazioni come queste, per le quali un intervento sociale è necessario e indifferibile, questo servizio garantisce l’attivazione tempestiva di un pronto intervento di sostegno per garantire una stabilizzazione della situazione, o per evitare un suo peggioramento o un rischio per l’incolumità della persona coinvolta.

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