Questa mattina, nell’atrio dell’Ospedale Santa Maria della Scaletta, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del pianoforte donato all’Azienda USL di Imola dall’Istituto Comprensivo IC7 “Luigi Orsini” e dall’Associazione Genitori APS Secondaria Orsini. Un gesto concreto di vicinanza e cura, che rafforza il legame tra scuola, famiglie e sanità pubblica.
Ad aprire gli interventi è stata la dirigente scolastica dell’IC7, dottoressa Isabella Valenti, che ha evidenziato come “la scuola, quando dialoga con il territorio, genera cultura che cura. Questo pianoforte è un invito a sentirsi parte di una comunità che si prende per mano”.
È poi intervenuto Pier Paolo Balladelli, presidente dell’Associazione Genitori APS Secondaria Orsini, che ha sottolineato: “Abbiamo voluto contribuire con entusiasmo a questo progetto, perché crediamo che la musica possa essere un linguaggio universale capace di alleviare le fatiche e creare connessioni. È un dono che nasce dal cuore della nostra comunità”.
La direttrice generale dell’Azienda USL di Imola, dottoressa Agostina Aimola, ha ringraziato i donatori, ricordando che “la cura non è fatta solo di competenza, ma anche di accoglienza. Questo pianoforte, già suonato spontaneamente da cittadini e operatori nei giorni scorsi, è diventato un segno vivo di apertura e umanità. Ogni nota potrà restituire un frammento di serenità. Ringrazio di cuore chi ha reso possibile tutto questo, perché un gesto come questo non solo arricchisce il nostro ospedale, ma ci ricorda che la comunità è parte viva del prendersi cura”.
La cerimonia si è conclusa con un breve ed emozionante concerto a cura degli allievi della classe della professoressa Emanuela Cilli. Hanno suonato in ordine di apparizione: Ilaria Camurani (2A) con Il trenino di A. Trombone, Matteo Capobianco (3D) con Bohemian Rhapsody dei Queen, Miranda Capizzi (3C) con Van Gogh di V. Aiello, Alessia De Marco (2E) con Polacca in Sol minore di Chopin, Tommaso Murano (3D) con Passaggio di L. Einaudi, Thomas Mazza (3A) con River Flows in You di Yiruma.
A chiusura dell’evento, tutte le voci coinvolte si sono unite in un messaggio condiviso: “Questo pianoforte è della comunità. Che ogni nota possa essere un abbraccio, un sollievo, un sorriso.”