Carrara, 27 ottobre 2025 – Nel corso del 2025, il centro simulazione Carrara ha promosso due eventi formativi rivolti agli studenti del terzo anno del corso di laurea in Infermieristica, con l’obiettivo di rafforzare le competenze cliniche attraverso la simulazione. Le attività si sono svolte nel centro formazione in simulazione dell’Azienda USL Toscana nord ovest di Carrara, con il coinvolgimento complessivo di 50 studenti.
Come evidenziano la responsabile scientifica della struttura Patrizia Vannucci e i referenti formativi Arianna Sellari e Giuseppe Remedi, nel corso del primo evento è stata effettuata una simulazione clinica focalizzata in particolare sul riconoscimento dei segni di criticità del paziente, monitorizzazione parametri vitali (pressione arteriosa frequenza cardiaca, tracciato ECG e via dicendo) con l’ausilio di simulatori virtuali dedicati.
Nella seconda occasione è stata proposta una simulazione ibrida, che ha integrato ambienti virtuali e manichini o simulatori, offrendo un’esperienza più immersiva e interattiva.
Entrambi gli incontri si sono svolti nell’ambito delle attività didattiche previste dal piano di studi del corso di laurea di Infermieristica, su base volontaria, e si sono conclusi con la somministrazione di un questionario anonimo di gradimento.
L’analisi delle risposte ha evidenziato un miglioramento generalizzato nella percezione della seconda esperienza formativa. In particolare, gli studenti hanno attribuito punteggi più alti all’organizzazione complessiva, alla chiarezza dei contenuti, all’innovazione didattica e alla possibilità di interagire con colleghi e docenti. La modalità ibrida ha favorito una maggiore partecipazione attiva, una migliore gestione dei tempi e una più ampia varietà di stimoli, risultando più efficace nel promuovere l’apprendimento.
Il questionario compilato dagli studenti al termine dei due eventi formativi era composto da 21 item a risposta chiusa e le domande miravano a rilevare la percezione complessiva dell’esperienza formativa, esplorando diverse dimensioni: l’organizzazione del corso, la completezza e la chiarezza dei contenuti, l’adeguatezza delle metodologie didattiche, la qualità dei materiali di supporto, il grado di coinvolgimento, l’innovazione percepita, l’interazione con colleghi e docenti, e l’impatto sulle competenze professionali.
Attraverso questa struttura, è stato possibile raccogliere dati quantitativi utili a confrontare le due esperienze e a valutare l’efficacia della simulazione come strumento didattico.
Tra le 21 voci del questionario, le medie delle valutazioni sono cresciute in modo significativo tra la prima e la seconda edizione. Ad esempio, la voce “Organizzazione complessiva” è passata da 3,7 a 4,3, “Adeguatezza delle metodologie applicate” da 3,2 a 4, “Grado di coinvolgimento percepito” da 4,2 a 4,4. Anche la dimensione dell’innovazione è stata valorizzata: le strategie didattiche utilizzate nel secondo evento hanno ottenuto una media di 4,5, rispetto al 4,2 del primo.
Le risposte alle domande chiuse finali confermano questa tendenza: il 96% degli studenti ha consigliato la partecipazione alle simulazioni ai propri colleghi e il numero di studenti “completamente soddisfatti” è raddoppiato, passando da 7 a 14. Le risposte aperte, raccolte in forma anonima, hanno evidenziato suggerimenti costruttivi e una prevalenza di commenti positivi.
Molti studenti hanno proposto più ore di pratica, maggiore interazione con i manichini e la possibilità di svolgere simulazioni sin dal primo anno di corso.
Questi risultati confermano il valore della simulazione ibrida come strumento didattico ad alto impatto, capace di integrare teoria e pratica, stimolare la riflessione critica e rafforzare le competenze professionali.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno dell’Azienda USL Toscana nord ovest per una formazione innovativa, centrata sui bisogni reali degli operatori sanitari di domani.