Sono stati istituiti gruppi di lavoro per elaborare il Gender Equality Plan 2026-2028
I nuovi percorsi sulla parità di genere dell’Azienda USL Toscana sud est sono stati al centro del “2° DE&I Day – Due anni di noi. In viaggio verso il nuovo Gender Equality Plan” che ha avuto luogo oggi 23 ottobre nell’aula “Antonio Cardini” del Polo Mattioli dell’Università di Siena. La giornata è stata anche l’occasione per celebrare il superamento dell’audit di sorveglianza della certificazione di genere Kiwa Cermet Italia.
Dopo i saluti della professoressa Alessandra Viviani, direttrice del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena e delegata del rettore Di Pietra, e del professor Giuseppe Marciano, delegato del cardinale e arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino cardinale Augusto Paolo Lojudice, la dottoressa Vittoria Doretti, presidente del Comitato Unico di Garanzia (CUG) aziendale, Diversity, Equity & Inclusion (DE&I), manager Asl Tse e responsabile Rete regionale Codice Rosa, nell’introdurre i lavori della giornata, ha voluto ricordare il superamento dell’audit di sorveglianza della certificazione di genere: «Il superamento della verifica per la certificazione di genere è il frutto di un percorso duro. Siamo ancora lontani dalla perfezione, ma lavoreremo per raggiungerla, giorno dopo giorno. Ringrazio il team che ci ha lavorato e la Direzione aziendale per il supporto».
Ha preso poi la parola il direttore generale dell’Asl Toscana sud est Marco Torre, che ha voluto sottolineare che: «Quella del DE&I è una sfida culturale strategica che riguarda nel suo complesso i circa 10mila dipendenti Asl Tse. Per vincerla, è importante la coerenza quotidiana. Per questo, dobbiamo prenderci cura dei e delle pazienti, dei nostri colleghi e delle nostre colleghe».
Claudia Segre, presidente Global Think Foundation e “Think Tank Empower Your Life”, durante il suo intervento su “Empowerment al femminile e Financial Health” ha evidenziato che: «Il fatto di essere in salute ci fa essere proattive e proattivi nelle cose della vita. Dobbiamo tenere in considerazione che la questione economica-finanziaria rientra nei fattori determinanti che incidono sul nostro benessere e che le differenze di genere in questo settore restano tante. Altro aspetto importante, è capire che lavorare in un ambiente in cui la diversità è rappresentata, aiuta la produttività e l’innovazione».
La Convenzione ILO 190 e il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia sono stati al centro dell’intervento dell’avvocata Antonella Ninci, coordinatrice nazionale rete CUG. La professoressa dell’Università di Siena Maria Dolores Santos, invece, ha presentato la situazione generale relativa a molestie e violenze nel mondo del lavoro. L’esperienza dei percorsi museali per persone fragili o con disabilità è stata illustrata dalla professoressa dell’Università di Siena Alessandra Nardini. Francesca Casalino, principale CEO di WeMamy, ha raccontato la propria esperienza di startupper che aiuta le mamme a conciliare maternità e lavoro.
Al termine della mattinata, il professor Giuseppe Patota, ordinario di Linguistica italiana all’Università di Siena, ha discusso della discriminazione linguistica verso le donne e varie minoranze, illustrando le radici antiche di questo fenomeno e ha rimarcato che: «L’attenzione verso il linguaggio usato nei confronti delle persone non può interessare solo le linguiste e i linguisti, deve essere fondamentale anche per chi lavora in Sanità».
In seguito, sono stati istituiti cinque gruppi di lavoro tra i presenti per discutere della costruzione del Gender Equality Plan 2026–28 dell’Asl Toscana sud est su queste macro-aree:
Macro-area 1 – Equilibrio vita-lavoro e cultura organizzativa inclusiva
Macro-area 2 – Equilibrio di genere nella leadership e negli organi decisionali
Macro-area 3 – Parità di genere nel reclutamento e nella crescita professionale
Macro-area 4 – Integrazione della dimensione di genere nella ricerca, nella didattica e nella formazione
Macro-area 5 – Contrasto a molestie, violenze di genere e discriminazioni nei luoghi di lavoro
Durante la giornata, il direttore generale Asl Tse Marco Torre ha anche presentato i primi risultati del Cantiere Sanità, il grande progetto aziendale di partecipazione e condivisione pensato per costruire, insieme a tutto il personale, un nuovo modello organizzativo fondato sulla medicina del valore.