ROMA, 23 OTTOBRE 2025 – «La Manovra 2026 ignora ancora una volta infermieri, ostetriche e tutte le professioni sanitarie non mediche. Lo stralcio dell’articolo 70-bis, che avrebbe dovuto introdurre la sperimentazione della libera professione intramuraria, rappresenta un segnale gravissimo di disattenzione», denuncia Antonio De Palma, presidente del Nursing Up.
«Le promesse – aggiunge – sono state ancora una volta disattese: gli annunci del Ministro Schillaci sullo sblocco del vincolo di esclusività si sono dissolti nel nulla. Restiamo di fronte a un sistema che chiede sempre di più ai professionisti ma non offre né prospettive né strumenti concreti».
Un SSN curato con “latte e miele”
De Palma sottolinea come la strategia del Governo sia inadeguata: «Si parla di 6mila assunzioni a fronte di una carenza strutturale di 175mila unità. È come curare un malato grave con latte e miele: il Servizio Sanitario Nazionale rischia il collasso».
Aumenti irrisori e confronto assente
Il leader del sindacato evidenzia anche la delusione sul fronte economico: «Gli aumenti reali sono minimi, appena 40 euro netti dall’attuale Manovra, con l’indennità tanto che sbandierata porta in busta paga 88-90 euro grazie al totale dei fondi già esistenti. È un bluff. E intanto, nonostante le nostre richieste, il Ministro non ha mai aperto un tavolo di confronto. Siamo stati esclusi dalla discussione».
Professionisti ignorati, SSN sempre più fragile
Il Nursing Up denuncia infine la deriva del dibattito politico: «Si parla di reclutare infermieri all’estero o di introdurre figure ibride come l’“assistente infermiere”, senza alcuna base normativa chiara. Intanto i professionisti italiani vengono lasciati soli, senza risposte. Il SSN peggiora, i professionisti fuggono, e la politica resta ferma alle promesse mancate».