Tre nuove querce donate e messe a dimora nel Presidio “Gravina” dai Carabinieri della Biodiversità di Cosenza in collaborazione con Fadoi Sicilia. La gratitudine dell’Asp di Catania.
CALTAGIRONE – L’Ospedale “Gravina” è tra i trentasette ospedali italiani scelti per il progetto nazionale “Un albero per la salute”.
Ieri, il Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza, nell’ambito delle attività promosse dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Roma in collaborazione con la Fadoi (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), ha donato e proceduto alla messa a dimora di tre piante di Quercus ilex (leccio) presso il presidio ospedaliero calatino.
L’iniziativa si inserisce nel progetto nazionale “Un albero per il futuro”, realizzato dai Carabinieri per la Tutela della Biodiversità in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, che unisce la promozione della salute alla tutela dell’ambiente e alla sensibilizzazione delle comunità locali.
Per il 2025 è prevista la donazione e messa a dimora di 37 nuovi alberi in altri ospedali italiani, portando così a 100 il totale delle piante messe a dimora nei tre anni del progetto.
Ogni albero sarà geolocalizzato grazie a uno speciale cartellino identificativo, e sarà possibile seguirne la crescita online, monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride carbonica (Co₂).
Alla conferenza svoltasi presso il nosocomio calatino hanno preso parte: il capitano Francesca Failla, del Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza; il comandante della Compagnia Carabinieri di Caltagirone, capitano Nastassija Magno; il presidente eletto Fadoi Sicilia, Roberto Risicato; il direttore dell’Uoc di Medicina dell’Ospedale di Caltagirone, Claudia Ferrigno, che ha curato l’organizzazione e il coordinamento dell’evento.
I lavori sono stati conclusi dal direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio.
Sono inoltre intervenuti: il direttore amministrativo del presidio, Giampaolo Runza; il referente della Direzione medica del Presidio, Salvatore Bonfante; il direttore del Distretto sanitario di Caltagirone, Maria Rivoltato; il direttore del Dipartimento risorse tecnologiche, Francesco Alparone; il componente del Consiglio direttivo Fadoi Sicilia, Antonio Giovanni Versace; i direttori delle Unità operative del Presidio e il personale sanitario.
All’iniziativa hanno partecipato anche circa ottanta alunni delle classi terze della scuola primaria “Arcoleo Feltre” di Caltagirone, accompagnati dalla dirigente scolastica Antonella Satariano e dal corpo docente. I militari hanno donato ai bambini gadget sostenibili realizzati dalle maestranze del Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza.
Dopo la conferenza, gli alunni hanno collaborato alla messa a dimora delle piante e alla loro geolocalizzazione. Fotografando il cartellino identificativo sarà possibile seguirne la crescita sul portale web del progetto e monitorare l’assorbimento di Co₂.
L’iniziativa si è conclusa con la benedizione delle piante, dei partecipanti e dell’intera comunità ospedaliera da parte di don Davide Paglia.Soddisfazione e gratitudine alla Fadoi e ai Carabinieri del Raggruppamento Biodiversità di Cosenza sono state espresse dal direttore generale LagangaSenzio: «Desidero ringraziare i Carabinieri del Raggruppamento Biodiversità e la Fadoi per aver condiviso con noi questa iniziativa, che unisce impegno scientifico, sensibilità ambientale e responsabilità sociale. Piantare un albero in un luogo di cura significa ribadire l’impegno delle istituzioni sanitarie a prendersi cura delle persone in senso ampio, estendendo il concetto stesso di cura alla tutela dell’ambiente e alla crescita culturale della comunità. La presenza delle scuole rende questo gesto ancora più significativo, perché testimonia un dialogo concreto con le giovani generazioni: educare alla salute e al rispetto della natura è il modo migliore per costruire il futuro».