LA SPEZIA. “ReMiAmo” CORSO DI CANOTTAGGIO PER DONNE OPERATE ALLA MAMMELLA

Oggi, 21 ottobre, nella sede Canottieri Velocior 1883 della Spezia, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di “RemiAmo”, il primo progetto in Liguria dedicato alla riabilitazione fisica e psicologica attraverso il canottaggio per le donne che hanno affrontato un intervento alla mammella. “RemiAmo” è stato ideato dal Soroptimist Club della Spezia, in collaborazione con la Società Canottieri Velocior 1883 e ASL 5 La Spezia, con il patrocinio del Comune della Spezia e della LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori La Spezia.

Presenti all’incontro: Marilisa Carrieri, presidente Soroptimist International Club La Spezia, Paolo Cavagnaro, direttore generale ASL 5 La Spezia, Gianluca Beverini, presidente Canottieri Velocior 1883, Tindaro Scolaro, coordinatore Breast Unit Levante Ligure e direttore Dipartimento Oncologico e SC Radioterapia ASL 5, Patrizia Rossi, responsabile progetto “ReMiAmo” Soroptimist International Club La Spezia, Giulio Guerri, assessore comunale alla sanità in rappresentanza del Comune della Spezia.

Il progetto nasce dall’adesione del Soroptimist Club della Spezia ai programmi nazionali “Donne e Sport” e “Salute e Medicina di Genere” del Soroptimist International d’Italia, e si inserisce nelle iniziative dell’Ottobre Rosa, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. L’obiettivo è offrire alle donne operate un percorso di rinascita e di benessere attraverso la pratica sportiva del canottaggio, in un contesto di condivisione, fiducia e forza collettiva.

Le partecipanti seguiranno un corso di canottaggio sia indoor, presso la palestra e la vasca di simulazione della Canottieri Velocior, sia in mare, accompagnate da istruttori qualificati. Il Soroptimist Club della Spezia sosterrà con un contributo il percorso di allenamento. A carico delle signore una quota, comprensiva di assicurazione, iscrizione annuale alla Federazione Italiana Canottaggio, accessori per l’allenamento, e il costo del corso per i mesi successivi al primo.

ASL 5 e LILT collaboreranno al progetto promuovendo l’iniziativa e sensibilizzando, presso ambulatori e studi medici, le donne che hanno subito un intervento al seno. L’obiettivo condiviso è incoraggiare la ripresa fisica e psicologica dopo la malattia, divulgando al tempo stesso la prevenzione e l’attività sportiva come strumenti di salute.

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato, infatti, che il canottaggio rappresenta un’attività ideale per il recupero dopo un intervento al seno: i movimenti simmetrici e controllati del remo migliorano la postura, la mobilità articolare e la forza muscolare della parte superiore del corpo, contribuendo a ridurre il rischio di linfedema. Allo stesso tempo, l’allenamento in barca, il lavoro di squadra e il contatto con l’acqua favoriscono il rilascio di endorfine, migliorano l’umore e rafforzano l’autostima, generando un profondo benessere psicologico e una rinnovata fiducia in sé stesse.

Per informazioni e iscrizioni:

Soroptimist Club La Spezia – e-mail: soroptimistclublaspezia@gmail.com

Società Canottieri Velocior 1883 – tel. 0187 731725 (segreteria 9-12, lunedì-venerdì).

Dichiarazioni:

Marilisa Carrieri, presidente Soroptimist International Club della Spezia:

“È con grande piacere e orgoglio, in qualità di presidente e di medico, che sono qui oggi a dare vita a un progetto che unisce l’associazionismo, la Canottieri Velocior — una delle realtà sportive più antiche della Spezia — ed i professionisti sanitari della Breast Unit, in un contesto naturalistico di rara bellezza. Il Soroptimist, organizzazione mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali, promuove da sempre l’avanzamento della condizione femminile ed uno dei macrobiettivi è proprio la salute delle donne. In quest’ottica, abbiamo voluto offrire un percorso di sostegno e rinascita per chi sta affrontando la battaglia contro il tumore al seno”.

Paolo Cavagnaro, direttore generale ASL 5:

“Ringrazio i diversi attori di questa iniziativa, partita dal basso, per aver coinvolto l’ASL 5 poiché questo tipo di attività sportive sono valide come terapia complementare e integrativa alla terapia medica. La priorità in questo tipo di patologie spetta alla prevenzione primaria, quando purtroppo accade però che lo screening evidenzia una neoplasia bisogna attivare, dopo le necessarie terapie chirurgiche e /o mediche, la prevenzione secondaria e terziaria e in questo ambito rientrano attività come il canottaggio. Sono tutte attività che non rientrano nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), e per questo non sono offerte dal servizio sanitario nazionale, ma sono importanti per il benessere fisico e il supporto psicologico, come dimostrano molti studi scientifici. Per questo è importante valorizzarle, se validate scientificamente in quanto prive di effetti collaterali, per questo da parte mia e dell’azienda che rappresento ci impegneremo a potenziarle e promuoverle il più possibile anche in collaborazione con altri enti pubblici come il Comune della Spezia”.

Gianluca Beverini, presidente Società Canottieri Velocior 1883:

“Presso la Velocior, lo sport diventa strumento di rinascita, solidarietà e forza condivisa. Il corso di canottaggio dedicato alle donne operate alla mammella partirà tra poche settimane e offriremo loro la possibilità di riscoprire il piacere del movimento e la potenza del lavoro di squadra. Il canottaggio, con i suoi movimenti armonici e il contatto con la natura, aiuta a migliorare postura, mobilità e tonicità, ma soprattutto restituisce fiducia e gioia di vivere. Non si tratta solo di insegnare a remare, ma di condividere un’esperienza di rinascita, dove ogni colpo di remo diventa un passo verso una nuova consapevolezza di sé”.

Tindaro Scolaro, coordinatore Breast Unit Levante Ligure e direttore Dipartimento Oncologico e SC Radioterapia ASL 5:

“L’attività fisica in generale è uno strumento di prevenzione per diverse patologie, questo è vero anche in ambito oncologico dove, sicuramente, ci sono attività sportive che più di altre sono in grado di migliorare la qualità di vita delle pazienti sia durante le terapia che nella fase successiva. L’attività sportiva rientra, infatti, tra quelle che vengono chiamate terapie integrate. Il canottaggio e gli sport che in genere possiamo definire di “remo”, hanno un impatto benefico sulla capacità di prevenire il linfedema del braccio dal lato operato e sottopongono a un movimento continuo e armonico diversi muscoli e in particolare le strutture muscolo-articolari del cingolo scapolare. L’attività fisica si associa ad un miglioramento dello stato mentale delle pazienti con riduzione degli stati di ansia creando un benessere psicologico”.

Ben vengano quindi tutte quelle iniziative come il progetto “ReMiAmo che hanno lo scopo di avvicinare le pazienti colpite da neoplasia mammaria ad attività di questo tipo. In ambito di Breast Unit è importante poter offrire alle pazienti un percorso che oltre a prevedere momenti di cura adeguati sia rivolto a creare anche un benessere psico-fisico.

Patrizia Rossi, responsabile progetto Soroptimist International Club della Spezia: “RemiAmo” si inserisce tra i progetti nazionali “Donne e Sport” e “Salute e Medicina di Genere”. È rivolto a donne che hanno affrontato e superato un tumore al seno. Insieme alla società Velocior, dove si svolgeranno i corsi, vogliamo diffondere un messaggio di speranza, forza e prevenzione attraverso la pratica sportiva del canottaggio come strumento di riabilitazione psicofisica. Siamo orgogliose che La Spezia sia il primo Comune in Liguria a realizzare questa iniziativa”.

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