Felice Spaccavento: sei proposte operative per una rete di soccorso più efficace in Puglia 

Ripensare in profondità l’organizzazione della rete del 118 e dei pronto soccorso, potenziando l’uso della telemedicina e dei sistemi di collegamento tra ambulanze e ospedali“Dobbiamo garantire ai cittadini un sistema di soccorso rapido ed efficiente in ogni situazione di emergenza sanitaria. Oggi i medici a bordo delle ambulanze sono pochi e, nonostante i concorsi, mancano figure specializzate disponibili per le assunzioni. Per questo, in attesa di formare nuove figure, è necessario ripensare in profondità l’organizzazione della rete dell’emergenza-urgenza, potenziando l’uso della telemedicina e dei sistemi di collegamento tra ambulanze e ospedali”. Lo afferma Felice Spaccavento, medico anestesista e rianimatore, specializzato in terapia intensiva, che con la sua candidatura al Consiglio regionale nella lista Decaro Presidente, presenta con un video sui suoi canali social (https://www.facebook.com/reel/1799743083999012) sei proposte per una riforma strutturale e tecnologica della rete dell’emergenza-urgenza in Puglia.

  1. Ambulanze più attrezzate con apparecchi di telemedicina – serve dotare i mezzi di soccorso non solo di telecardiografi, ma anche di ecografi portatili ed emogas analizzatori, che attraverso protocolli condivisi tra infermieri e medici possano garantire soccorso immediato ed evitare eventuali accessi inutili al pronto soccorso.
  2. Rete regionale dei Trauma Center – programmazione di una rete unica del trauma, organizzata in base alle potenzialità dei singoli ospedali, per garantire che il paziente con traumi gravi o lesioni  venga trasportato nella struttura più vicina e più adatta a trattarlo nel minor tempo possibile.
  3. Connessione diretta tra 118, Pronto Soccorso, strutture territoriali con sistemi digitali condivisi e un coordinamento costante per migliorare i tempi di risposta nelle strutture che possano garantire presa in carico senza lasciare i pazienti in attesa in barella.
  4. Un’unica convenzione regionale per l’elisoccorso, così da garantire interventi tempestivi anche nelle aree più periferiche e nei casi più gravi.
  5. Istituzione di un Dipartimento unico regionale dell’emergenza-urgenza, per gestire in modo integrato mezzi, risorse e personale.
  6. Body cam per gli operatori a bordo delle ambulanze – Introdurre telecamere indossabili a tutela degli operatori del 118 durante gli interventi. Uno strumento di sicurezza utile a documentare le situazioni di rischio e prevenire aggressioni.

“La dignità del paziente deve essere garantita sempre, anche nell’emergenza. Mettere ordine nella rete dei soccorsi – conclude Spaccavento – significa restituire ai cittadini fiducia nel sistema sanitario e assicurare che nessuno, mai, si senta solo davanti a un’emergenza”. 

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