Viene offerta gratuitamente a tutti i nati tra il 1 aprile 2025 e il 31 marzo 2026
Con l’arrivo della stagione autunnale e invernale, prende avvio la campagna di profilassi per la prevenzione della bronchiolite nei neonati, una patologia respiratoria che può comportare complicazioni anche gravi nei primi mesi di vita.
La bronchiolite è causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV), molto diffuso nei mesi più freddi. Questo virus, che è diverso da quello influenzale (e pertanto l’eventuale vaccino antinfluenzale è del tutto inefficace), nei bambini più grandi e negli adulti generalmente provoca sintomi lievi, ma nei bambini più piccoli può avere gravi conseguenze. Più in dettaglio, al di sotto di 1 anno di età è particolarmente pericoloso e i rischi diventano ancora più elevati al di sotto dei 3 mesi di vita, fascia di età in cui può provocare difficoltà respiratorie tali da richiedere l’assistenza mediante la somministrazione di ossigeno o anche la ventilazione meccanica, e nei neonati entro il primo mese di vita può addirittura provocare crisi di apnea tali da portare anche all’arresto cardiaco.
A questi gravi rischi immediati si aggiungono inoltre le conseguenze più a lungo termine: infatti i bambini che hanno contratto il virus nei primi mesi di vita possono essere soggetti fino ai 5-6 anni di età a crisi respiratorie simili a quelle asmatiche.
Per ridurre il rischio di tali forme gravi di bronchiolite, per tutti i nati dal 1° ottobre 2025 al 31 marzo 2026 sarà proposta gratuitamente una specifica profilassi, entro 48 ore dalla nascita e dunque prima delle dimissioni.
Parallelamente, il Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’ULSS 7 Pedemontana e i Pediatri di Libera Scelta contatteranno i genitori di tutti i nati tra il 1° aprile e il 30 settembre per offrire anche a loro gratuitamente la profilassi, con somministrazione direttamente presso lo studio del Pediatria di famiglia che li ha in carico.
Inoltre, per sensibilizzare i futuri genitori sull’importanza della profilassi, una informativa viene distribuita dai ginecologi durante il percorso nascita, al raggiungimento della 37a settimana.
La somministrazione avviene con un’unica dose per via intramuscolare e garantisce una protezione che copre l’intera stagione epidemica del virus.
In concreto quello che viene proposto in profilassi non è un vaccino in quanto l’inoculazione non contiene nessuna parte di virus o batterio, nemmeno in forma attenuata, bensì consente la somministrazione diretta di anticorpi monoclonali.