Con lo strumentario per la chirurgia mini-invasiva in laparoscopia – unico in Sardegna -, donato dall’Associazione Gianni Fresu, già operata d’urgenza una neonata di tre giorni. Questa mattina un altro intervento su un piccolo paziente con una patologia congenita particolarmente complessa. Nella biblioteca del Materno Infantile consegnate le attrezzature per la Chirurgia pediatrica neonatale e un rilevatore di vene per la Clinica pediatrica
Sassari 14 ottobre 2025 – Si è chiusa, con la consegna formale nei reparti di Chirurgia pediatrica e neonatale e di Clinica pediatrica, la donazione realizzata dall’Associazione Gianni Fresu. Il sodalizio guidato da Salvatore Fresu, grazie alle iniziative svolte sul territorio turritano, al contributo del Comune di Porto Torres e della Fondazione di Sardegna, ha raccolto 50mila euro per l’acquisto di uno strumentario per la chirurgia mini-invasiva neonatale – unico in Sardegna – e di un rilevatore di vene.
In realtà la Chirurgia pediatrica e neonatale aveva già ricevuto con anticipo una parte della strumentazione prevista dalla donazione. Una vera e propria opportunità che ha permesso ai chirurghi della struttura guidata dal professor Francesco Saverio Camoglio di realizzare un intervento urgente su una piccola neonata, di appena tre giorni.
Nella sala operatoria della Stecca Bianca i chirurghi pediatrici e neonatali hanno operato la piccola di appena due kg affetta da una patologia che richiede un intervento chirurgico da realizzare entro le prime 48-72 ore di vita.
Gli specialisti, sotto la guida del professor Camoglio, hanno realizzato tre piccoli fori della dimensione di tre millimetri nell’addome della piccola attraverso cui, poi, con la nuova strumentazione chirurgica mini-invasiva, hanno effettuato l’intervento in laparoscopia.
L’intervento – hanno fatto sapere dalla Chirurgia pediatrica – è ben riuscito e la piccola è ora sotto osservazione da parte dei medici dell’Aou di Sassari.
Questa mattina, inoltre, i chirurghi erano ancora una volta in sala per realizzare un nuovo intervento su un altro piccolissimo paziente affetto da una patologia congenita particolarmente complessa
La consegna delle apparecchiature è avvenuta nella biblioteca della Pediatria, al secondo piano del Materno Infantile, alla presenza del commissario straordinario dell’Aou di Sassari Mario Carmine Palermo, del sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, del primo cittadino di Porto Torres Massimo Mulas, quindi del direttore della Clinica pediatrica Gianfranco Meloni. Quindi la responsabile dell’Area Affari Legali e Generali della Fondazione di Sardegna Patrizia Paschino. Alla consegna era presente anche la dottoressa Marina Iole Crasti, direttrice degli Affari generali, legali, comunicazione e urp, struttura che ha curato le procedure della donazione. Erano presenti, inoltre, il direttore amministrativo dell’Aou di Sassari Alberto Mura e il dottor Roberto Foddanu della struttura Qualità e accreditamento. Per la Chirurgia pediatrica e neonatale era presente il dottor Marco Iannuccelli.
A portare le attrezzature sono stati il presidente dell’Associazione Gianni Fresu, Salvatore Fresu, e la vicepresidente Antonella Ruggiu, accompagnati da una rappresentanza dell’associazione.
Assente giustificato il direttore della Chirurgia pediatrica e neonatale, Francesco Saverio Camoglio, impegnato in sala operatoria per il delicato intervento sul piccolo paziente.
Dai convenuti sono arrivati gli apprezzamenti per una donazione di così grande importanza, che ha permesso appunto, già da subito, la realizzazione dei primi interventi complessi su bambini in età neonatale, in video laparoscopia, in Sardegna. Quindi, ancora, è stato sottolineato come il gesto realizzato dall’Associazione rappresenti un messaggio che serve a creare comunità.
Lo strumento donato alla Chirurgia pediatrica viene utilizzato per la chirurgia mini-invasiva neonatale e consente di eseguire interventi in laparoscopia su neonati dal primo giorno di vita, anche sotto i 2 kg di peso
Il rilevatore di vene professionale, per la Clinica pediatrica, proietta l’immagine dei vasi sanguigni sulla superficie cutanea con precisione e rapidità, consentendo all’equipe medica di trovare facilmente le vene, osservare spessore vascolare, lunghezza, curva e ramificazione per determinare il punto ideale in cui effettuare la puntura, riducendo al minimo il dolore. Il macchinario è anche dotato di supporto e carrello.