Vicenza. Ospedale di Santorso: ecografo all’avanguardia per Ostetrica e Ginecologia per diagnosi pre-natale di 2° livello

L’apparecchiatura, del valore di 140 mila euro, è stata inaugurata oggi pomeriggio e rientra nell’ambito di un più ampio piano di crescita del servizio di Ecografia e Diagnosi Pre-Natale

È stato inaugurato oggi pomeriggio all’ospedale di Santorso, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin, un nuovo ecografo all’avanguardia installato presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia. L’apparecchiatura, del valore di 140 mila euro, sarà utilizzata per le attività di diagnostica pre-natale avanzata, grazie ad alcune caratteristiche innovative: oltre alla qualità delle immagini in alta risoluzione, infatti, consente di creare ricostruzioni in 3D e 4D in tempo reale ed è inoltre dotata di un modulo specifico per lo svolgimento delle ecocardiografie fetali, esame attraverso il quale è possibile diagnosticare le malformazioni cardiache nel feto, che rappresentano la più frequente tipologia di malformazione congenita. Il nuovo sistema consente dunque uno studio più accurato e precoce delle anomalie fetali, potenziando l’offerta dell’Ostetricia di Santorso e migliorando l’accessibilità delle pazienti a esami specialistici di secondo livello, ma allo stesso tempo consentirà di migliorare anche l’efficienza operativa, grazie ad una riduzione significativa della durata media degli esami.

«Ringrazio la Direzione per questo ulteriore investimento che va a potenziare il nostro reparto e a valorizzare ulteriormente le elevate competenze presenti al suo interno – commenta la dott.ssa Sara Fantinato, Direttore dell’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Santorso -. Ogni anno a Santorso eseguiamo oltre 6 mila esami ecografici, inclusi naturalmente i controlli per le gravidanze a rischio e gli screening prenatali. Proprio la crescente domanda di prestazioni complesse ha motivato l’introduzione di un ecografo di nuova generazione in grado di supportare percorsi diagnostici avanzati direttamente in sede. Questo nuovo ecografo ci consente una visualizzazione più dettagliata e dunque una migliore comprensione delle condizioni cliniche del feto e della madre, anche in condizioni complesse: possiamo vedere meglio patologie che in passato magari potevamo solo sospettare e per le quali prima dovevamo rimandare poi la donna ad un ulteriore esame diagnostico in un altro centro». 

Il tutto grazie anche ad una collaborazione strategica tra l’Ostetrica e Ginecologia dell’ospedale di Santorso e il team di ecografisti dell’Azienda Ospedaliera di Padova, che due volte al mese vengono all’ospedale Alto Vicentino per eseguire esami morfologici a maggiore complessità, le ecocardiografiche sulle gravide con patologie cardiache o ancora le ecocardiografie fetali, per le quali in passato le pazienti venivano inviate a Padova.

«Questo è un modello organizzativo innovativo – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza – perché anziché far muovere i pazienti, con tutti i disagi e anche i rischi del caso trattandosi spesso di gravidanze a rischio, sono gli specialisti a venire dai pazienti. Il tutto senza gelosie o campanilismi, anzi con uno spirito di totale collaborazione. Con questo modello organizzativo, in prospettiva futura puntiamo a far crescere ulteriormente la diagnostica pre-natale, offrendo alle pazienti la possibilità di trovare direttamente all’ospedale di Santorso tutte le tecnologie e tutte le competenze di un centro di 2° livello».

L’installazione del nuovo ecografo rientra infatti nell’ambito di un progetto più ampio, come spiega la dott.ssa Fantinato: «Lo abbiamo chiamato progetto “Artemide”, come la dea della caccia, perché andiamo a caccia di buone soluzioni per problemi difficili. Per raggiungere questo risultato abbiamo gradualmente messo insieme più elementi, tutti essenziali per rendere il nostro ospedale di Santorso in prospettiva un centro per la diagnosi pre-natale di 2° livello: c’era un requisito tecnologico, pienamente soddisfatto con questo nuovo ecografo all’avanguardia, c’è un tema di competenze ultraspecialistiche, per le quali possiamo appunto contare sugli ecografisti dell’Azienda Ospedaliera di Padova, e c’è un tema di multidisciplinarietà, perché si tratta di casi complessi che non possono essere gestiti da un solo specialistica. Abbiamo costituito dunque un gruppo di lavoro multidisciplinare perinatale, composto dai nostri specialisti di Ostetricia e di Pediatria, i genetisti e i cardiologi pediatrici dell’Azienda Ospedaliera di Padova oltre ai chirurghi pediatrici di Vicenza: questo team una volta al mese si riunisce per esaminare i casi più complessi e definire il percorso più appropriato di presa in carico».

«Con questo progetto, destinato a concretizzarsi nei prossimi mesi, l’Azienda ULSS 7 Pedemontana conferma il proprio impegno a favore della prossimità delle cure, della qualità delle prestazioni e della valorizzazione dei servizi sanitari pubblici sul territorio», conclude il Direttore Generale Carlo Bramezza.

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