Endocrinologia. Reparto livornese da 50mila accessi all’anno protagonista al congresso mondiale sul cancro alla tiroide di Boston

L’esperienza dell’Unità Operativa Dipartimentale di Endocrinologia di Livorno guidata da Daniele Barbaro che ogni anno fa registrare circa 50mila accessi è stata protagonista del congresso mondiale sul cancro alla tiroide di Boston (World Congress of Thyroid Cancer) uno dei principali appuntamenti mondiali dedicati alla diagnosi, alla terapia e alla ricerca sul carcinoma tiroideo. All’evento che ha visto la partecipazione di circa 1300 studiosi provenienti da tutto il mondo e ha rappresentato un momento di confronto ad altissimo livello tra i maggiori esperti internazionali.

Il World Congress of Thyroid Cancer, giunto alla sua quinta edizione, ha ribadito il ruolo centrale della multidisciplinarietà e della ricerca clinica nel miglioramento delle cure. La relazione di Daniele Barbaro si è focalizzata sul ruolo della terapia neoadiuvante nel carcinoma tiroideo avanzato, tema che negli ultimi anni ha conosciuto importanti sviluppi grazie all’introduzione delle target therapy, i cosiddetti inibitori chinasici, capaci di ridurre la massa tumorale e rendere operabili tumori altrimenti inoperabili.

“Da anni il nostro reparto, prima centro ospedaliero non universitario a livello toscano – commenta il primario Daniele Barbaro – rappresenta un riferimento importante nel panorama sanitario locale e non solo. Per questo è stato un grande onore partecipare al congresso mondiale come unico primario toscano e tra gli undici italiani invitati a far parte della faculty internazionale. Il congresso ha offerto un quadro aggiornato su tutte le principali novità riguardanti il carcinoma tiroideo, una patologia in espansione epidemiologica. Sono emersi due elementi fondamentali: da un lato la diagnosi molecolare, che attraverso l’analisi delle mutazioni genetiche permette una più accurata caratterizzazione del tumore e quindi una migliore personalizzazione delle cure; dall’altro le nuove target therapy, che stanno rivoluzionando il trattamento dei carcinomi non più suscettibili di radioiodio. In particolare, la possibilità di utilizzare questi farmaci prima dell’intervento, come terapia neoadiuvante, rappresenta una svolta importante: è un approccio che abbiamo già applicato con successo qui a Livorno. Portare questa esperienza sul palcoscenico internazionale è motivo di grande orgoglio non solo personale ma per tutta l’endocrinologia livornese, che si conferma all’avanguardia e in costante dialogo con i più importanti centri mondiali”.

La presenza del dottor Barbaro al Congresso di Boston conferma l’alto livello raggiunto dal reparto di Endocrinologia di Livorno, che si distingue non solo per la qualità della pratica clinica, ma anche per il contributo scientifico e innovativo portato all’attenzione della comunità medica internazionale. Le competenze sviluppate localmente e le esperienze maturate con successo sul campo hanno infatti permesso di presentare casi clinici di grande rilevanza, riconosciuti e discussi con i maggiori specialisti mondiali. La partecipazione del primario Barbaro rafforza il prestigio aziendale, testimoniando come Livorno sia oggi un punto di riferimento nella lotta al carcinoma tiroideo.

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