Oggi, in occasione della XVIII Giornata Nazionale SLA, la facciata della Casa della Comunità San Francesco di via Demurtas sarà illuminata di verde
NUORO, 18 SETTEMBRE 2025 – Grazie alla stretta collaborazione di AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) con l’ASL 3 di Nuoro, in particolare del Servizio Qualità, governo clinico e gestione dei processi clinici e logistici diretto dal Dottor Gianluca Doa, è stato attivato il tavolo di lavoro congiunto per il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA), al fine di garantire una cura appropriata e continuativa, in linea con le linee guida regionali.
Nel tavolo sarà preso in esame tutto l’iter di assistenza, dalla fase diagnostica alla terapia, garantendo appropriatezza, trasversalità e continuità, e rappresenta un segnale di sinergia con gli enti territoriali nella condivisione di intenti a favore della Comunità SLA.
Gli studi epidemiologici nella popolazione sarda mostrano dati più elevati, sia di incidenza (2,5-3,6/100.000 abitanti/anno) che di prevalenza (18/100.000 abitanti), stimando pertanto, al momento attuale, una popolazione complessiva di circa 300 malati. La malattia può esordire a qualunque età, la fascia più colpita è quella compresa tra 60 e 80 anni. Un esordio più precoce è osservato soprattutto nei malati che presentano familiarità per la malattia. La SLA prevale lievemente nel sesso maschile con un rapporto maschi/femmine di 1,5:1.
«Siamo felici e orgogliosi – evidenzia Angelo Zuccarelli, Commissario Straordinario dell’ASL 3 di Nuoro – di lavorare al nuovo PDTA paziente con (SLA), e ringrazio tutti i professionisti aziendali che contribuiranno ogni giorno ad alimentarlo con la propria attività. Fondamentale, inoltre, che al team aziendale collabori fattivamente l’AISLA, perché ritengo che il dialogo con chi sostiene e accompagna pazienti e familiari è per noi un riferimento significativo, che ci potrà consentire di mettere a fuoco gli aspetti del sistema che possono essere migliorati e rendere sempre più efficace la presa in carico».
«Il nostro intento – aggiunge Gianluca Doa – è quello di rivolgere una particolare attenzione al bisogno dei malati e delle loro famiglie, ed è per questo che abbiamo lavorato su un percorso aggiornato e completo che, ci auguriamo, possa offrire risposte ai bisogni complessi delle persone con SLA. Le linee guida non devono essere considerate un punto di arrivo, ma un importante punto di partenza affinché la persona possa essere presa in carico globalmente durante tutto il percorso della malattia, soprattutto al domicilio con i propri cari accanto».
«È importante evidenziare – sottolinea Rosa Puligheddu, Referente AISLA Nuoro – che l’Associazione rappresentativa delle persone con SLA sia parte attiva del processo di costruzione del PDTA. La collaborazione tra ETS e Pubblica Amministrazione, alla luce dell’Art. 55 del Codice Unico del Terzo Settore, in ambito di co-programmazione e co-progettazione, testimonia come si possano e si debbano integrare le competenze tra chi è deputato ad erogare i servizi di presa in cura delle persone con SLA e chi è portatore di bisogni specifici e complessi».