Il 20 e 21 settembre a Olbia le iniziative “Esci dal tunnel” e “Insieme verso lo screening del polmone”
Olbia, 18 settembre 2025 – Prevenzione e sensibilizzazione sono le parole chiave delle iniziative in programma il 20 e il 21 settembre a Olbia per dire no al fumo e per lanciare il progetto di screening del tumore al polmone che coinvolgerà tutto il territorio gallurese. Il programma, patrocinato dal Comune di Olbia, è realizzato dalla ASL Gallura in collaborazione con il Mater Olbia Hospital. Uno dei due eventi vedrà coinvolta anche Walce Aps, l’associazione che svolge a livello nazionale attività di informazione e supporto per pazienti oncologici e le loro famiglie e promuove la Rete Italiana Screening del Polmone (RISP).
Sabato 20, dalle 10.00 alle 18.00, e domenica 21 settembre, dalle 10.00 alle 16.30, la prevenzione scende in piazza Elena di Gallura con l’evento “Esci dal Tunnel. Non bruciarti il futuro”, realizzato da Walce per coinvolgere e sensibilizzare sempre più persone sull’importanza della prevenzione primaria e sui danni arrecati dal fumo. Sarà installato uno stand a forma di sigaretta gigante (alto 3 metri e lungo 14), unico nel suo genere. L’interno è un vero e proprio percorso multimediale: al desk di accoglienza all’entrata seguirà un percorso suddiviso in tappe con un’area dedicata alla prevenzione primaria per tutte le fasce di età e un’area medica in cui sarà possibile sottoporsi gratuitamente a un test spirometrico di base con la presenza di medici specialisti.
Sempre nella giornata di sabato 20 settembre, il Grand Hotel President ospiterà, dalle ore 9.30, il convegno “Insieme verso lo screening del polmone”: sarà l’occasione per approfondire i temi legati all’efficacia delle prevenzione e delle cure per il tumore al polmone, ma soprattutto per lanciare ufficialmente il progetto pilota “Ambulatorio diffuso per la prevenzione e lo screening del tumore polmonare”, finanziato dalla Regione Sardegna grazie ai fondi per la prevenzione primaria con il potenziamento dell’attività degli ambulatori anti-fumo e ai fondi per l’esenzione degli esami radiologici nel sospetto di neoplasia. Il progetto interesserà tutto il territorio gallurese con una stretta integrazione tra ospedale e territorio grazie alla collaborazione tra le Unità Operative della ASL Gallura: Oncologia e Radiologia dei presidi ospedalieri di Olbia, Tempio Pausania e La Maddalena, Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze e Dipartimento di Prevenzione Area Medica. Il programma verrà portato avanti in sinergia con il Mater Olbia Hospital. Un progetto capillare che prevede un programma di prevenzione primaria in collaborazione con laRete Regionale Scuole che Promuovono Salute-Network Scuola e salute NESS Sardegna, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, con la distribuzione agli insegnanti della scatola gioco “Questa non me la fumo” di Walce. Un progetto che entrerà pienamente nel vivo grazie all’attivazione degli ambulatori antifumo della Case di Comunità, dove una equipe formata da psicologo, assistente sociale ed oncologo gestirà ambulatori di gruppo a cadenza settimanale per la disassuefazione dal fumo garantendo il supporto psicologico e farmacologico necessario. Il progetto prevede la premialità per chi aderirà al percorso di disassuefazione di uno screening secondario nelle strutture di Radiologia della ASL Gallura e del Mater Olbia Hospital dove, nei pazienti ritenuti ad alto rischio secondo le indicazioni della Rete Italiana per lo Screening Polmonare, sarà effettuata la caratterizzazione del quadro polmonare e cardiaco anche attraverso il supporto di sistemi di Intelligenza Artificiale con successivi percorsi di presa in carico dedicati in caso di quadri patologici.
«La nostra Amministrazione sostiene con forza iniziative come “Esci dal Tunnel” e il progetto di screening del polmone, perché prevenzione e sensibilizzazione sono il fulcro di una comunità sana. Questi eventi – sottolinea il Sindaco di Olbia, Settimo Nizzi – rappresentano un concreto impegno per ridurre i danni del fumo e tutelare il benessere e la salute delle persone. Invitiamo tutti a partecipare, a partire dai giovani: insieme possiamo fare la differenza per il futuro di noi tutti».
«Siamo molto soddisfatti – commenta il Commissario Straordinario della ASL Gallura, Ottaviano Contu – perché questo progetto si sta sviluppando grazie alla collaborazione tra istituzioni, tra diverse strutture della nostra ASL e in sinergia con il Mater Olbia Hospital». «Va sottolineato anche il ruolo della medicina territoriale: le Case di Comunità saranno fondamentali per intercettare gli utenti che parteciperanno alla campagna di screening», aggiunge il Direttore Sanitario della ASL Gallura, Pietro Masia. «Il coinvolgimento del Mater Olbia Hospital in questo progetto segna un passo significativo nella collaborazione con la rete ospedaliera territoriale. La sinergia con i presidi della ASL Gallura è essenziale per garantire ai cittadini percorsi strutturati di prevenzione e diagnosi precoce del tumore al polmone, e per costruire, insieme, una strategia di salute pubblica concreta ed efficace», afferma Marcello Giannico, AD del Mater Olbia Hospital». Paolo Anibaldi, Direttore Sanitario del Mater Olbia Hospital, rimarca, con dati statistici, la gravità e la pericolosità del tumore al polmone: «Ogni anno nel mondo 1,8 milioni di persone ricevono una diagnosi di tumore al polmone, circa 44.000 in Italia. La sopravvivenza media a 5 anni non supera il 23%. In oltre due terzi dei casi in stadio avanzato la diagnosi tardiva preclude ai pazienti l’intervento chirurgico, ecco perché questo programma di screening è particolarmente importante per la popolazione della Gallura».
«Gli eventi di questo fine settimana – aggiunge Claudio Sini, Dirigente Medico dell’Ospedale Giovanni Paolo II e componente del Direttivo nazionale di Walce Aps – ci consentiranno di puntare i riflettori sull’importanza della lotta al fumo e della prevenzione primaria, fulcro fondamentale di tutto il progetto di screening che abbiamo costruito in rete con i professionisti del territorio». «Sarà determinante il ruolo svolto dagli ambulatori antifumo – dice Myriam Melillo, referente del Serd di Olbia della ASL Gallura – perché potremo fare prevenzione nei pazienti fumatori che aderiranno al corso di disassuefazione dal consumo di tabacco, garantendo premialità per i soggetti a maggiore rischio e agevolando la prevenzione secondaria per le malattie fumo-correlate». Anche le più moderne tecnologie saranno di supporto nella campagna di screening: «L’intelligenza artificiale – spiega Davide Cusumano, Responsabile UO di Fisica Medica e Radioprotezione del Mater Olbia Hospital – sarà impiegata per una seconda lettura centralizzata delle immagini radiologiche. L’analisi di una vasta mole di dati clinici, opportunamente anonimizzati, consentirà di sviluppare modelli predittivi utili a identificare precocemente i soggetti a maggior rischio e a orientare percorsi di screening e cura sempre più personalizzati».