NURSING UP PORTA GOVERNO E REGIONI IN TRIBUNALE E ANNUNCIA RICORSO AL TAR CONTRO ASSISTENTE INFERMIERE

ROMA, 12 SETTEMBRE 2025 – Il sindacato Nursing Up annuncia ricorso al TAR contro l’introduzione dell’“assistente infermiere”, con prima udienza fissata il 21 settembre. «È una figura fragile e ambigua – dichiara il presidente Antonio De Palma – priva delle competenze universitarie necessarie e capace solo di generare confusione e rischi».

Il sindacato denuncia che dietro questa misura si nasconde la carenza strutturale di 175mila infermieri (rispetto agli standard europei), mentre le immatricolazioni universitarie continuano a crollare: dai 46mila iscritti del 2010 ai poco più di 21mila attuali. Nel 2025, su 20.699 posti disponibili ci sono solo 19mila iscrizioni, e si stima che solo 10.300 studenti arriveranno alla laurea, con abbandoni già previsti intorno al 50%.

Per Nursing Up, «si gioca pericolosamente con la salute dei cittadini e con la dignità dei professionisti». L’assistente infermiere viene definito un «surrogato a basso costo», incapace di rispondere alla crisi della professione e alla fuga dei giovani.

«La politica sceglie scorciatoie invece di investire in carriere, stipendi e formazione – conclude De Palma –. Per questo abbiamo portato Governo e Regioni davanti al TAR: la professione infermieristica va difesa perché difendere gli infermieri significa difendere la qualità delle cure».

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