Firmato oggi, il protocollo d’intesa tra Distretto Socio Sanitario di Cerignola e Ambito Territoriale Sociale per la gestione condivisa del Punto Unico di Accesso (PUA), concepito con l’obiettivo di garantire ai cittadini accoglienza semplificata e coordinamento per l’accesso ai servizi sanitari, sociosanitari e sociali. 

L’INTESA

Il protocollo, della validità di un anno e rinnovabile, è stato siglato nella sede del DSS della città ofantina che ospita il PUA, in via XX Settembre. Alla presenza del Vicepresidente della Regione Puglia e Assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, hanno firmato per l’Ambito Territoriale Sociale, il Sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, e la Vicesindaca di Cerignola e Assessora al Welfare e alle Politiche sociali Maria Dibisceglia, e per ASL Foggia, il Direttore Generale Antonio Nigri e la Direttrice del Distretto Socio Sanitario di Cerignola Mina De Gennaro.

PRIMA ESPERIENZA OPERATIVA IN PUGLIA

“Questa di Cerignola – ha dichiarato il Vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese – è la prima esperienza operativa in Puglia che dà piena attuazione al nuovo modello di assistenza territoriale previsto dal Decreto ministeriale 77 che, in seguito alla dura esperienza del COVID-19, ha riformato il sistema spingendo la sanità vicino a casa. La Regione Puglia – ha aggiunto Piemontese – è presente per riconoscere un lavoro che va nella direzione giusta, per costruire una sanità più vicina e in grado di semplificare la vita ai cittadini. Il PUA, infatti, mette fine alle corse da un ufficio all’altro, alle file inutili, ai documenti da portare a mano: un’anziana sola non dovrà più chiedere a un familiare di accompagnarla fisicamente a ogni sportello per un’informazione, né un paziente cronico dovrà raccontare la propria storia a ogni passaggio. Saranno gli operatori a fare rete, a coordinarsi, a far partire da remoto le risposte giuste. È il sistema che va incontro al cittadino e non il contrario — ha concluso l’assessore regionale alla Sanità — e questa è politica nel senso più alto: mettere in campo soluzioni che semplificano la vita: un modello che vogliamo replicare nel resto della Puglia”.

“La sottoscrizione dell’intesa – ha affermato il Direttore Generale di ASL Foggia, Antonio Nigri – è esempio concreto della capacità di fare alleanza tra le istituzioni, per essere filiera e azzerare le distanze con i cittadini, in modo da rispondere in maniere diretta, tempestiva e appropriata al bisogno di salute e promuovere sul territorio il benessere della comunità”.

IL PUA

Il Punto Unico di Accesso, in attuazione dei principi previsti dal DM 77/2022 nell’ottica della riorganizzazione della sanità territoriale, è la porta di ingresso all’intera rete dei servizi e delle risorse, a cui il cittadino può rivolgersi per avere tutte le informazioni e il supporto necessari. 

Con il PUA le dimensioni, sanitaria e sociale, dialogano in modo strutturato e coordinato, rivisitato e potenziato nel quadro della riforma territoriale, per garantire benessere della persona, attraverso un approccio multiprofessionale integrato.

Il PUA, come front office dedicato all’accoglienza e all’ascolto, svolge attività di:

• informazione e orientamento su diritti, servizi e interventi del sistema locale
• raccolta della segnalazione 
• coordinamento delle attività dei professionisti coinvolti nella presa in carico 

L’INTEGRAZIONE

La sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Distretto Socio Sanitario e Ambito di zona mira a rendere operativa l’integrazione sociosanitaria sul territorio attraverso:

• la condivisione delle modalità di valutazione multidimensionale del bisogno;
• l’individuazione congiunta del setting assistenziale appropriato (ad esempio, assistenza domiciliare integrata, strutture intermedie, supporto sociale);
• l’attivazione coordinata dei servizi, secondo criteri di appropriatezza, tempestività e continuità.

Le parti si sono impegnate a valutare periodicamente l’efficacia organizzativa del PUA, con possibilità di aggiornare il protocollo in base ad eventuali nuove disposizioni regionali o necessità territoriali.