È stata presentata oggi martedì 22 luglio al reparto di Neonatologia e Pediatria dell’ospedale di Campostaggia la culla di co-sleeping acquistata grazie a una donazione fatta a gennaio da appartenenti alla Polizia Penitenziaria degli istituti penitenziari di Siena e San Gimignano. Il presidio sanitario sarà impiegato per garantire la sicurezza e facilitare l’allattamento, rendendo possibile a mamma e neonato di dormire vicini.
All’evento, in rappresentanza dei due Istituti penitenziari, hanno preso parte il comandante della Casa Circondariale di Siena Marco Innocenti, il vice comandante della Casa di Reclusione di San Gimignano Giuseppe Bonfitto e alcuni rappresentanti del Corpo di Polizia Penitenziaria di ciascun reparto. Presenti anche la direttrice di Campostaggia Lucia Grazia Campanile, il direttore di Neonatologia e Pediatria Angelo Cardiello, Corrado Tonelli della Direzione infermieristica Zona Distretto e PO Alta Val d’Elsa, la coordinatrice infermieristica di Neonatologia e Pediatria Francesca La Rossa, infermiere e ostetriche del Reparto e la ginecologa del Punto nascita.
«Oggi ho il piacere di ringraziare ancora una volta la Polizia Penitenziaria per la donazione al nostro Reparto che ha permesso l’acquisto della culla per neonati next to me, – le parole del direttore di Neonatologia e Pediatria di Campostaggia Angelo Cardiello. – Questo oggetto utile e importante per la sicurezza durante il rooming in ed il co-sleeping, cioè la degenza del neonato in camera con la madre per mantenere e favorire anche dopo il parto il contatto e l’allattamento al seno, si aggiunge ad altre culle dello stesso tipo per un sempre migliore servizio alla popolazione del nostro punto nascita come Ospedale amico delle bambine e dei bambini dell’Unicef».
«Siamo grati al Reparto di Pediatria dell’ospedale di Campostaggia per averci invitato a celebrare questo evento, – afferma il comandante della Casa Circondariale di Siena Innocenti. – Gli istituti penitenziari di Siena e San Gimignano hanno voluto sottolineare, con questa donazione, la loro vicinanza ai piccoli pazienti e alle loro famiglie».