AUSL VALLE D’AOSTA. LISTE DI GALLEGGIAMENTO RIDOTTE AL 2%

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Nel primo trimestre 2025 si è superato del 23% l’incremento 

di prestazioni previsto dagli obiettivi concordati con le varie Strutture ospedaliere, su visite specialistiche ed esami diagnostici a più alta richiesta

L’Azienda USL comunica che anche nel mese di luglio 2025 prosegue il percorso di miglioramento dell’accesso alle prestazioni sanitarie, con risultati significativi nonostante l’inizio della stagione turistica e la fisiologica diminuzione del 25% di personale presente dovuta al periodo di ferie obbligatorio. Un dato particolarmente rilevante riguarda la riduzione delle liste di galleggiamento, che scendono al 2%, il valore più basso mai registrato da inizio monitoraggio, a fronte del 7% di giugno e del 21% di dicembre 2024. Le liste di galleggiamento rappresentano un sistema temporaneo utilizzato per gestire le richieste quando non è immediatamente disponibile un appuntamento, e la loro riduzione è un chiaro segnale di una maggiore capacità di risposta del sistema sanitario.

I dati aggiornati a luglio 2025 mostrano che il 65% delle prestazioni ambulatoriali monitorate (una leggera flessione rispetto al 69% di giugno) è stato erogato entro i tempi previsti dagli standard nazionali. A dicembre 2024 solo il 27% delle prestazioni rientrava nei tempi. Il confronto con ottobre 2019, prima della pandemia, evidenzia un ulteriore miglioramento: in quel periodo il 40% delle prestazioni risultava fuori standard e il 21% delle agende era chiuso. Inoltre, implementando le procedure specifiche per garantire il rispetto dei tempi massimi previsti dalle classi di priorità, l’86% delle richieste di percorsi di tutela ha già ricevuto risposta. 

I grafici mostrano il trend delle liste di galleggiamento (rosso) e delle prestazioni nei tempi standard (in verde).

Massimo Uberti, Direttore Generale dell’Azienda USL: “Considero molto importante questa conferma di un andamento positivo anche in un momento tradizionalmente complesso come l’estate. I risultati ottenuti continuano ad essere incoraggianti, anche con le inevitabili fluttuazioni fisiologiche. Le azioni sistematiche che abbiamo messo in campo ci confermano che stiamo percorrendo la strada giusta verso un sostanziale miglioramento dei tempi di attesa ambulatoriali. Il nostro obiettivo rimane chiaro: assicurare ai cittadini tempi certi e appropriati di accesso alla cura, rafforzando l’integrazione tra ospedale e territorio e introducendo innovazioni organizzative e cliniche che rendano il sistema più efficiente e sostenibile”.

Per far fronte alla domanda e migliorare l’accesso, la Direzione Strategica ha lavorato in stretto raccordo con tutte le strutture aziendali, definendo le risorse disponibili, il personale necessario e gli obiettivi legati agli incentivi economici. Questo ha permesso, nel primo trimestre 2025, di superare del 23% l’incremento di prestazioni previsto, in particolare su visite specialistiche ed esami diagnostici a più alta richiesta. Anche il privato accreditato è stato coinvolto, contribuendo al potenziamento dell’offerta. Il tutto è supportato da un sistema di monitoraggio continuo, che consente di rilevare criticità e intervenire tempestivamente.

Per ampliare ulteriormente l’accessibilità, sono stati attivati ambulatori in orario serale e nel fine settimana in alcune specialità a forte domanda. Le visite, prenotabili tramite CUP, riguardano Pneumologia, Nefrologia, Geriatria, Medicina Interna (visite ematologiche), e Ostetricia e Ginecologia, che ha attivato sedute straordinarie nei weekend. Queste aperture, rese possibili grazie ad accordi con la dirigenza medica, offrono opzioni più flessibili per i cittadini.

Parallelamente, l’Azienda ha avviato due progetti strutturali per intervenire sul fronte dell’appropriatezza della domanda. Il primo progetto prevede la revisione dei criteri RAO (Raggruppamenti di Attesa Omogenei), fondamentali per definire quando una prestazione è necessaria e con quale urgenza. La revisione è attualmente in corso e verrà condivisa con i Medici di Medicina Generale per uniformare i comportamenti prescrittivi e rendere i percorsi più appropriati e sostenibili.

Il secondo progetto riguarda l’introduzione dell’ecografia di base nelle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT). Con la formazione specifica di circa il 50% dei medici di base e la dotazione di ecografi nelle Case di Comunità (attivate questo mese con gli ambulatori ad accesso diretto), l’obiettivo è rendere questi professionisti in grado di eseguire autonomamente ecografie di primo livello, riservando l’invio al radiologo solo nei casi che necessitano di approfondimenti. Questo intervento, che sarà completato l’anno prossimo, risponde all’aumento della domanda di ecografie, migliorando la capacità diagnostica diffusa sul territorio con effetti positivi sulla diminuzione della pressione nell’unico Pronto Soccorso regionale.

L’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Carlo Marzi: “Il tema delle liste d’attesa è una sfida strutturale e complessa, che da anni riguarda l’intero sistema sanitario pubblico, a livello nazionale e regionale. Proprio per questo, i risultati che stiamo registrando in questi mesi rappresentano un segnale concreto che le azioni messe in campo stanno andando nella direzione giusta. Non si tratta di soluzioni miracolose, ma del frutto di un lavoro quotidiano, fatto di programmazione, scelte coraggiose e interventi coordinati. Le aperture serali e festive, il potenziamento delle attività con il privato accreditato, e l’attenzione costante ai bisogni del territorio sono tasselli di una strategia efficace che inizia a dare frutti, e che intendiamo rafforzare con determinazione per garantire un accesso sempre più tempestivo e appropriato alle cure”.

Questi risultati sono il frutto di un approccio integrato, basato sul rafforzamento dell’offerta ambulatoriale, la razionalizzazione della domanda, il miglior uso delle risorse disponibili e la valorizzazione del ruolo della medicina di prossimità.

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