De Palma: «Nei principali Paesi UE è prevista almeno un’indennità o una forma di compenso per tirocinanti infermieri e ostetriche. In Italia ancora nulla, solo silenzio»
ROMA, 14 LUGLIO 2025 – In Germania, Francia, Belgio, Olanda, Austria e nei Paesi scandinavi esistono da anni meccanismi di compenso economico per gli studenti delle professioni sanitarie non mediche impegnati nei tirocini clinici. L’Italia, invece, resta tra i pochi Stati europei a non prevedere alcuna forma di retribuzione o rimborso spese, nonostante l’apporto concreto di questi studenti alla tenuta del Servizio Sanitario Nazionale.
«Parliamo di studenti che lavorano ogni giorno in corsia, coprendo carenze strutturali e sopportando carichi assistenziali importanti – dichiara Antonio De Palma, Presidente del Nursing Up –. Eppure, a differenza dei loro colleghi europei, non ricevono nulla in cambio: né tutele, né compensi, né contributi. Solo doveri, senza diritti».
Il sindacato chiede l’immediata apertura di un tavolo tecnico interministeriale, con l’obiettivo di istituire un meccanismo di riconoscimento economico per i tirocini clinici e porre fine a un’anomalia che penalizza migliaia di studenti ogni anno.
«Non è più solo una questione di equità – conclude De Palma – ma di dignità professionale e di competitività formativa rispetto all’Europa».