ULSS Pedemontana. Ospedale San Bassiano: ora la chirurgia ginecologica è in 3D

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È stata installata al San Bassiano una nuova colonna laparoscopica del valore di circa 140 mila euro che va a potenziare ulteriormente le dotazioni all’avanguardia dell’ospedale per la chirurgia ginecologica.

Al San Bassiano, a pochi giorni di distanza dall’installazione di una nuova colonna laparoscopica per la chirurgia urologica, anche l’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia si dota di una analoga apparecchiatura, del valore di circa 140 mila euro.

Anche in questo caso la nuova colonna presenta caratteristiche all’avanguardia, con una microcamera ad altissima risoluzione (4K) e sistema di visualizzazione 3D, il tutto supportato da un innovativo software per l’elaborazione delle immagini in grado di migliorare ulteriormente la nitidezza dei dettagli anatomici.

Il salto di qualità, rispetto all’apparecchiatura precedentemente in uso, è netto, come spiega il dott. Roberto Rulli, direttore dell’U.O.C. Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Bassano: «Sicuramente questa nuova colonna rappresenta un grande progresso, in particolare per la possibilità di visualizzare in 3D l’area su cui si interviene, dunque riuscendo a cogliere più chiaramente anche la profondità. Questo è particolarmente rilevante perché tipicamente in laparoscopia la visione è limitata, lavorando su spazi molto piccoli e sottocute, mentre in questo modo tutto è molto più chiaro e più semplice, agevolando così il lavoro del chirurgo. In questo modo anche per interventi non eseguiti con la chirurgia robotica possiamo garantire standard di livello altissimo, con i più i benefici tipici della chirurgia laparoscopica per quanto riguarda i tempi di recupero, che sono più brevi rispetto alla chirurgia tradizionale, e con un minore dolore post operatorio». 

In questo senso, la nuova colonna si inserisce nell’ambito di una dotazione tecnologica più ampia e sempre di altissimo livello che caratterizza il San Bassiano, come sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza: «La scelta della metodica di intervento è e deve rimanere di esclusiva competenza dei chirurghi, anche se a volte i pazienti vorrebbero una soluzione piuttosto che un’altra in base a quello che magari leggono su Internet. In ogni caso, qualsiasi sia l’approccio scelto dai nostri specialisti, mettiamo a disposizione dei nostri medici, e di riflesso per i pazienti, le tecnologie più avanzate: non è un caso se il San Bassiano ha una grande tradizione sia nella chirurgia robotica sia in quella laparoscopica, una doppia tradizione sulla quale continuiamo investire, garantendo standard qualitativi sempre più elevati».

Ogni anno al San Bassiano vengono svolti circa 1.100 interventi addominali di chirurgia ginecologica, oltre l’85% dei quali in laparoscopia, ma quando opportuno utilizzando anche la chirurgia robotica.

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