Ospedale di Portoferraio. Per la prima volta posizionata con successo protesi esofagea metallica autoespansibile

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Per la prima volta all’ospedale di Portoferraio è stata eseguita con successo una procedura avanzata di posizionamento endoscopico di protesi esofagea metallica autoespansibilegrazie all’intervento congiunto dell’équipe dell’endoscopia dell’Elba e di Raffaele Manta, direttore della gastroenterologia ed endoscopia digestiva di Livorno e coordinatore della rete aziendale di endoscopia digestiva.

Le protesi autoespansibili vengono comunemente impiegate per trattare in modo mini-invasivo restringimenti, benigni o maligni, del tratto gastrointestinale – tra cui esofago, stomaco, intestino e colon. Finora, i pazienti elbani affetti da queste problematiche venivano trasferiti all’ospedale di Livorno, centro di riferimento per queste procedure. L’intervento eseguito il 19 giugno segna dunque una significativa svolta in termini di prossimità e qualità dell’assistenza sanitaria sul territorio elbano.

Il paziente trattato ha 88 anni e da circa due settimane soffriva di gravi difficoltà nell’alimentazione. Dopo la segnalazione del medico di famiglia all’oncologa, Elisa Biasco, è stata programmata un’esofagogastroduodenoscopia (EGDS) che ha confermato un restringimento nell’esofago a causa di un precedente intervento chirurgico.

Alla luce dei risultati e delle condizioni generali del paziente, si è tenuto un consulto multidisciplinare che ha coinvolto l’équipe chirurgica diretta da Italo Corsale, da Elisa Biasco e dal responsabile della rianimazione Massimo Bugliazzini. Considerata l’esperienza di Raffaele Manta e la disponibilità logistica, si è deciso di procedere al posizionamento della protesi direttamente all’Elba. Grazie alla pronta collaborazione della farmacia ospedaliera, il dispositivo è stato consegnato già nella mattinata del 18 giugno. Il pomeriggio il paziente è stato ricoverato in chirurgia e il 19 giugno, l’intervento è stato eseguito con successo.

Già 24 ore dopo l’intervento, il paziente ha potuto alimentarsi con cibi morbidi e, considerato il buon esito clinico, è stato dimesso per far ritorno al proprio domicilio.

Raffaele Manta e Stefano Pallotta esprimono un sincero ringraziamento a tutto il personale dell’endoscopia elbana per la professionalità e la disponibilità dimostrata, sottolineando come questa sinergia abbia reso possibile un intervento complesso, mai realizzato prima sull’isola.

“Questa esperienza – sottolinea la direttrice generale, Maria Letizia Casani – rappresenta un esempio concreto di come l’integrazione tra competenze specialistiche, organizzazione territoriale e lavoro di squadra possa elevare la qualità delle cure anche nelle realtà periferiche, portando l’alta specializzazione più vicina ai cittadini. Un ringraziamento particolare a tutto il personale che ha reso possibile questo innovativo intervento”. 

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