Dal 1 ottobre prossimo sarà trasferito dal reparto al quarto piano presso il P.S. generalista. Tranchida:”Un percorso di eccellenza costruito con un confronto che ha portato a una decisione condivisa”
Cuneo, 23 giugno 2025. Dal prossimo 1 ottobre il pronto soccorso pediatrico dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle sarà trasferito presso il Pronto soccorso generale. “L’idea presentata un anno fa sta andando in porto, dopo la condivisione di un percorso che ha coinvolto tutti i professionisti e le associazioni: tutti hanno saputo cogliere una grande opportunità, decidendo modi e termini della decisione” ha spiegato il direttore generale dell’Azienda Livio Tranchida in conferenza stampa. E aggiunge: “I passaggi pediatrici al Pronto sono quasi 12 mila, un numero molto elevato rispetto al bacino di utenza del S. Croce. La percezione della realtà di un ospedale sicuro è fondamentale e va al di là dello stato delle mura. Tutti sono stati protagonisti di una scelta che rende eccellente un percorso.”
La nuova logistica garantirà sicurezza e quindi migliore qualità del servizio. Eleonora Tappi è direttore della Pediatria: “Si potrà contare sulla presenza di un infermiere pediatrico e, contestualmente, di assistenza di altri consulenti e la possibilità di eseguire esami diagnostici evitando lo spostamento del paziente all’interno dell’ospedale”. Giuseppe Lauria, direttore della struttura di Medicina e Chirurgia d’Urgenza sottolinea la collaborazione tra le professioni: “C’è un tema di crescita della professionalità, con un arricchimento ulteriore portato dagli infermieri pediatrici.” Sostanzialmente si tratta di un percorso di formazione continua, come sottolinea il coordinatore infermieristico Mauro Giraudo: “La formazione, già avviata, continuerà dopo il 1 ottobre che è una data di avvio di un perfezionamento che si costruisce sul campo. L’infermiere pediatrico entra nel percorso del Pronto soccorso, quello generalista apprende dal pediatrico.”
C’è un aspetto di contesto e uno di sistema. Lo spiega il direttore del dipartimento di Emergenza e Aree Critiche Giuseppe Coletta: La garanzia di sicurezza e qualità significa sicurezza per il paziente e serenità per i genitori. Anche i colleghi anestesisti si sono formati al Meyer di Firenze, per entrare in un sistema di multidisciplinarietà che pone al centro il paziente con più specialità che lavorano insieme”. E’ d’accordo Silvia Errico, presidente dell’associazione “La Favola di Marco”: “Lo scorso anno avevamo esposto qualche perplessità, soprattutto per i pazienti più fragili che accedono sempre più sovente al Pronto soccorso. Ora abbiamo capito l’importanza della riorganizzazione, che migliora anche i tempi di intervento, spesso fondamentali.”