ULSS EUGANEA. INAUGURATA LA PRIMA CASA DELLA COMUNITA’ DI PADOVA E PROVINCIA

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Inaugurata stamane la nuova struttura a Vigonza: forma innovativa di offerta di salute, è frutto di una ristrutturazione e un ampliamento del valore di 1.306.000, quasi totalmente a carico del PNRR. In 1.100 metri quadrati trovano spazio molteplici attività di assistenza sanitaria e socio-sanitaria primaria rivolti alla popolazione di Vigonza, Villanova di Camposampiero, Campodarsego, Vigodarzere. Debutta l’“infermiere di famiglia”. Il DG Fortuna: “Qui, la salute è di casa”. In via di realizzazione in Ulss 6 Euganea altre 19 Case della Comunità, per un investimento complessivo di quasi 40 milioni di euro.

E’ un luogo fisico di prossimità e di facile individuazione che eroga servizi sanitari e socio-sanitari di base: taglio del nastro stamane per la Casa della Comunità di Vigonza, prima di venti analoghe strutture realizzate tra Padova e provincia grazie a un finanziamento complessivo di 39.547.601 euro, di cui 26.805.000 fondi PNRR, 9.631.000 in quota FSR (Fondo Sanitario Regionale) e per la restante parte riconducibili ad altre voci (Fondo Opere Indifferibili, GSE). La struttura vigontina, locata in via Paradisi, si estende su 1.100 metri quadrati, frutto di lavori di ristrutturazione e ampliamento del valore di 1.306.000 euro, quasi interamente targati PNRR. Si va quindi a inaugurare una forma innovativa di offerta di salute, più vicina alle persone e più facilmente fruibile: presenti alla cerimonia, l’Assessore regionale a Sanità e Sociale Manuela Lanzarin, il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna, il Sindaco del Comune di Vigonza Gianmaria Boscaro, una folta rappresentanza di Sindaci del territorio e Medici di medicina generale, consiglieri regionali, autorità civili, politiche, religiose. Moderno modello organizzativo di assistenza di prossimità, la Casa della Comunità servirà la popolazione di Vigonza, Villanova di Camposampiero, Campodarsego, Vigodarzere, in particolare le persone con cronicità, complessità o fragilità. Tra le novità, il debutto dell’“infermiere di famiglia”.

“Prende corpo una nuova strategia di combinazione della Sanità al Territorio e alle necessità di salute del cittadino, per tutte quelle risposte che non necessitano di pronto soccorso o ospedalizzazione. La Casa di Comunità – ha detto il Direttore generale Paolo Fortuna – è una struttura tecnico-funzionale mediante la quale l’Azienda assicura l’assistenza primaria attraverso un elevato livello di integrazione tra i diversi servizi che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, in modo da consentire una risposta coordinata e continuativa ai bisogni della popolazione, secondo i criteri di equità, accessibilità, appropriatezza. Ogni Casa della Comunità, frutto di un utilizzo efficiente e ragionato dei fondi messi a disposizione dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), offre i servizi di base previsti dalla normativa nazionale e regionale, con declinazioni e funzioni adatte alla conformazione del contesto dell’area e della popolazione di riferimento. Insomma, qui “la salute è di casa” anche con l’introduzione di una nuova figura professionale: l’infermiere di famiglia e di comunità, un professionista con formazione universitaria specifica e competenze specialistiche, nell’area infermieristica delle cure primarie e sanità pubblica. Questa figura professionale si occupa della promozione della salute, della prevenzione e della presa in carico delle persone nel loro ambiente di vita familiare e della comunità; aiuta il paziente a gestire situazioni di fragilità e di cronicità in stretta sinergia con il medico di famiglia, il pediatra di libera scelta e con i professionisti della rete ospedaliera e territoriale, afferente alla comunità della CdC”.

Il progetto della Casa della Comunità di Vigonza ha previsto l’ottimizzazione funzionale dell’attuale Distretto socio-sanitario di Vigonza, che si sviluppava su una superficie lorda di 851 mq, attraverso un ampliamento di ulteriori 254 mq e una riorganizzazione complessiva delle attività. “L’ampliamento ha consentito la realizzazione – ha spiegato l’Ing. Emanuele Scarabel, direttore dell’Ufficio Tecnico Ulss 6 – di otto nuovi ambulatori, tra cui uno strumentale e uno specialistico, entrambi dotati di spogliatoio e servizio igienico accessibile in condivisione. La nuova struttura include inoltre una sala d’attesa, servizi igienici accessibili per l’utenza, un’area spogliatoi per il personale con relativi servizi igienici dedicati, tre depositi (per attrezzature, materiale pulito e raccolta specifica) e un locale tecnico con accesso esterno, a servizio dei nuovi impianti attuali. L’edificio attuale, a piano unico, si compone di due corpi di fabbrica con copertura a pagoda, collegati rispettivamente a est ea ovest dell’atrio d’ingresso principale. Da quest’ultimo si sviluppa, in direzione ortogonale verso nord, un nuovo corpo di fabbrica, anch’esso a piano unico, caratterizzato da una copertura piana”.

“La CdC è una struttura pubblica dell’Ulss facilmente riconoscibile dalla popolazione per l’accesso, l’accoglienza, l’orientamento dell’assistito, la progettazione e l’erogazione degli interventi sanitari, in risposta ai bisogni del singolo cittadino e della comunità. Costituisce – ha evidenziato il dottor Matteo Ciuffreda, Direttore del Distretto socio-sanitario Alta Padovana – un progetto innovativo: con l’ampliamento verranno attivati nuovi servizi con i medici di medicina generale, la presenza del nuovo ruolo dell’infermiere di famiglia e di comunità, la continuità assistenziale diurna, il punto unico di accesso (PUA) con funzione di assistenza al pubblico. Tutti i professionisti all’interno della Casa di Comunità lavorano in modalità multidisciplinare per erogare interventi di prevenzione e promozione della salute, di presa in carico della cronicità e della fragilità, di promozione e tutela della salute dei minori e della donna, interventi integrati con i servizi sociali. L’assistenza primaria viene garantita in integrazione con la continuità assistenziale (ex guardia medica) presente in sede e l’attività deve essere organizzata in modo tale da permettere un’azione di equipe multiprofessionale e multidisciplinare tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, infermieri di famiglia e di comunità, le cure primarie e altri professionisti quali psicologi, ostetriche, professionisti della prevenzione e assistenti sociali”.

Elenco dei Servizi presenti all’interno della Casa della Comunità di Vigonza: Ambulatorio di Ginecologia, Ambulatorio Chirurgico, Ambulatorio Cardiologico, Ambulatorio Oculistico, Ambulatorio Allergologico, Ambulatorio Diabetologico, Ambulatorio Endocrinologico, Ambulatorio Dermatologico, Punto Prelievi, Ambulatorio Infermieristico, Ambulatorio Ecografie Cardiologiche e Ginecologiche, SIAD, Continuità Assistenziale (ex guardia medica), Sportello Amministrativo Distrettuale, Studio Medico Cure Primarie. Servizi di nuova istituzione: Ambulatorio MMG (è stato costituito un gruppo di lavoro per individuare le aree di collaborazione con MMG), Punto Unico di Accoglienza (PUA), Ambulatorio IFoC (Infermiere di Famiglia e Comunità), Sportello CUP in collegamento funzionale col CUP Aziendale (in via di attivazione), Consultorio Familiare (trasferito il 26 maggio da via Germania). Presente inoltre una Sala Riunioni, a disposizione anche delle Associazioni del Volontariato del territorio.

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