Stati Generali a Napoli, Limone (Rete IZS): Istituti zooprofilattici sono presidio più avanzato di sanità preventiva

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“La Rete degli Istituti Zooprofilattici è il presidio più avanzato di sanità pubblica preventiva in Italia: siamo noi a monitorare e combattere le malattie trasmesse da vettori, a sorvegliare il rischio di spillover, a contrastare l’antimicrobico-resistenza. Non solo: gli Istituti Zooprofilattici sono i ‘commensali discreti’ a tavola con ogni italiano: controllano il cibo, proteggono la salute e sostengono le produzioni agroalimentari di qualità. Siamo questo pregiatissimo punto di snodo. Il nostro è un ruolo cruciale, che andrebbe potenziato in un’ottica One Health e pienamente integrato in una visione unica e coerente di salute pubblica. Una nuova sanità che non si limiti più a curare le malattie, ma che le prevenga. Infatti, se ben utilizzata, la sanità di prevenzione è il solo strumento davvero efficace per ridurre il carico di malattie cronico-degenerative e oncologiche, per anticipare le diagnosi e quindi diminuire il numero dei pazienti, per alleggerire il sistema. Ed è esattamente ciò che la Rete IZS fa ogni giorno”.

Così Antonio Limone, Coordinatore della Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani e Direttore Generale dell’Istituto del Mezzogiorno, in occasione dell’apertura degli Stati Generali della Prevenzione in corso a Napoli.

“Non possiamo più limitarci a curare le malattie: dobbiamo prevenirle. Se non cambiamo l’approccio, anche culturale, per poi indirizzare le scelte e cambiare la visione, non cambieremo la sanità. Capisco bene che la medicina preventiva non ‘buchi lo schermo’, ma è quella che svuota gli ospedali e i reparti di oncologia, quella che salva le persone. E non possiamo più rimandare: la salute globale passa dalla rigenerazione dei suoli, dalla tutela dell’acqua, dalla qualità dell’ambiente, dalla sicurezza degli alimenti, dal benessere animale. È l’olismo di una sanità che predica la One Health e se gli Stati Generali a Napoli serviranno a questo, allora saranno utili. Avere avuto la capacità scientifica di leggere questo fenomeno, senza averlo tradotto in atteggiamenti pratici, reali, concreti e quotidiani, sarebbe un’occasione sprecata”, conclude Limone.

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